Kiev, 9 Nov 2025 – Non solo gli ucraini senza luce e al freddo. Infatti, due regioni russe al confine con l'Ucraina, hanno subito domenica interruzioni di corrente che hanno colpito 20.000 persone dopo gli attacchi ucraini alle infrastrutture energetiche, hanno annunciato le autorità locali, all'indomani dei bombardamenti russi in Ucraina. Nella regione di Belgorod, regolarmente presa di mira dai bombardamenti ucraini, il governatore Viatcheslav Gladkov ha riferito su Telegram che "la rete di fornitura di elettricità e riscaldamento ha subito gravi danni" nella capitale regionale omonima. "Diverse strade sono colpite da problemi di corrente (...) Più di 20.000 abitanti sono senza elettricità", ha aggiunto. Nella regione di Kursk, anch'essa al confine con l'Ucraina, "è scoppiato un incendio in uno degli impianti energetici del villaggio di Korenevo", lasciando 10 località senza elettricità, ha annunciato su Telegram il governatore Alexander Khinshtein. E nella regione di Voronezh, secondo il governatore Alexander Goussev, è scoppiato un incendio in un impianto di riscaldamento. Il ministero della Difesa russo ha riferito di aver abbattuto 44 droni sopra la regione di Briansk, un altro territorio di confine.
Sabato, la Russia aveva condotto massicci attacchi contro la rete elettrica, quella del gas e le ferrovie dell'Ucraina. L'attacco ha causato interruzioni di corrente e ingenti danni alle centrali elettriche ucraine e ha provocato almeno quattro morti, secondo le autorità. Nella notte tra sabato e domenica, le forze russe hanno lanciato 69 droni sull'Ucraina, 34 dei quali sono stati abbattuti, secondo l'aeronautica militare.
Dmytro Lubinets, Commissario del Parlamento ucraino per i diritti umani, ha pubblicato questa mattina una dura accusa all'Italia sulle condizioni di detenzione di Serhii Kuznietsov, il cittadino ucraino arrestato ad agosto nel riminese con l'accusa di essere coinvolto nel sabotaggio del gasdotto Nord Stream. Scrive Lubinets di avere incontrato la moglie del detenuto, Halyna Kuznetsova: “Mi ha riferito che Serhii continua il suo sciopero della fame e versa in condizioni di salute critiche. Per questo motivo la situazione richiede un intervento urgente e ho deciso di occuparmene personalmente. Sono già state intraprese alcune misure specifiche: sono state inviate lettere ufficiali a mio nome al ministero degli Affari Esteri dell'Ucraina, al ministero della Giustizia italiano, alla vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno, al Difensore civico italiano e al Difensore civico della regione Lazio Marino Fardelli, al Garante nazionale per i diritti delle persone private della libertà personale (l'istituzione responsabile della tutela dei diritti delle persone detenute nei luoghi di detenzione in Italia)”.
Prosegue Lubinets: "Il mio consigliere Oleksandr Horodetskyi, ben noto alla comunità ucraina in Italia come difensore dei diritti umani, sta attualmente lavorando in Italia. Ha partecipato a una manifestazione per chiedere che vengano urgentemente garantite condizioni di detenzione adeguate al cittadino ucraino e, date le sue condizioni di salute, che gli vengano immediatamente forniti i farmaci e il cibo necessari. Inoltre, Oleksandr Horodetskyi ha consegnato personalmente la mia lettera ufficiale al ministero della Giustizia italiano. Dobbiamo fare tutto il possibile per proteggere i diritti del cittadino ucraino. La detenzione di Serhii in un istituto di massima sicurezza e in condizioni inadeguate è inaccettabile e viola la Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali".
Chi rompe deve pagare. E in questo la Russia essendo lei l’aggressore e il devastatore di un nel po’ di territorio ucraino, quindi deve e non dovrebbe, pagare i danni. Non si può muovere guerra contro un popolo civile e democratico e poi farla franca. Quindi il ministro degli esteri russo prima di parlare dovrebbe riflettere a fondo. E quest’arrogante orso russo, ha detto: "Il cinismo con cui la Commissione Europea interpreta la Carta dell'Onu e altre norme giuridiche internazionali, comprese le disposizioni sull'immunità sovrana e l'inviolabilità degli asset delle banche centrali, ha smesso da tempo di sorprendere. Tali azioni costituiscono un vero e proprio inganno e una rapina". Lo dice il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, sull'ipotesi di utilizzo degli assett russi congelati per sostenere Kiev, citato da Ria Novosti. "Non importa come sia orchestrato il piano per estorcere denaro ai russi, non esiste un modo legale per farlo" e "la Russia risponderà in modo appropriato".
Le Forze di difesa ucraine e le unità russe ingaggiato nelle ultime 24 ore 196 scontri, con il settore di Pokrovsk che ha registrato l'attività più intensa, dove gli ucraini affermano di aver respinto 73 attacchi nemici. Lo si legge nell'ultimo aggiornamento fornito dallo Stato maggiore delle forze armate ucraine, secondo cui le forze russe hanno lanciato un attacco missilistico e 54 attacchi aerei su posizioni ucraine e aree popolate, utilizzando 41 missili e sganciando 126 bombe aeree guidate. Inoltre, comunica sempre lo Stato Maggiore ucraino, i russi hanno schierato 5.276 droni kamikaze e condotto 4.697 bombardamenti su posizioni e insediamenti delle Forze di difesa ucraine, oltre un centinaio dei quali con sistemi di lancio multipli.
Le autorità di Mosca hanno denunciato un attacco con droni in nottata sulla centrale termoelettrica CHPP-1, che fornisce energia termica a quattro distretti della città russa di Voronezh, circa 250 chilometri dal confine con l'Ucraina: Livoberezhni, Zaliznichni, Leninski e Tsentralni, nonché a un migliaio di imprese, tra cui il più grande impianto della città, il petrolchimico Voronezhsintezkauchuk. L'attacco ha causato un incendio nella struttura, che è stato rapidamente spento, oltre a interruzioni di corrente e riscaldamento, confermate dal governatore della regione, Alexander Gusev. Gusev ha inoltre riferito che diversi droni sono stati intercettati dai sistemi di difesa aerea russi.
Una base russa è stata colpita nel villaggio di Mikhailivka, a Zaporizhia. Lo scrive Ukrinform, citando Petro Andriushchenko, direttore del Centro per lo studio dell'occupazione su Telegram, secondo cui in base a rapporti preliminari a Mikhailivka "la base degli occupanti è stata colpita". Secondo lo stesso giornale, nelle ultime 24 ore i russi hanno lanciati 651 attacchi con droni contro 17 insediamenti nella regione, e una donna rimasta ferita.
Infine, la bellissima e brava attrice americana Angelina Jolie, ha visitato le città ucraine questa settimana nell'ambito di una visita organizzata dalla Legacy of War Foundation, e in particolare Mykolaiv e Kherson, città entrambe molto vicine alla linea del fronte. Ha scritto oggi in un post su Instagram: “Questa settimana ho visitato Mykolaiv e Kherson, in Ucraina, per incontrare le famiglie che vivono in prima linea. La minaccia dei droni era una presenza costante e opprimente. Si sente un ronzio basso nel cielo. È diventato noto localmente come safari umano, con i droni utilizzati per tracciare, cacciare e terrorizzare le persone, costantemente. C'è stato un momento in cui abbiamo dovuto fermarci e aspettare mentre un drone volava sopra le nostre teste. Io indossavo un equipaggiamento protettivo e per me si è trattato solo di un paio di giorni. Le famiglie qui vivono questa situazione ogni singolo giorno. Hanno trasferito le loro scuole, cliniche e asili nido in scantinati rinforzati, determinate a continuare a vivere. È stato difficile ma stimolante assistere a tutto questo. Molte persone mi hanno parlato del peso psicologico di vivere sotto una minaccia continua e della paura più profonda di essere dimenticati dal mondo. È difficile capire come, in un mondo con una così forte capacità diplomatica, i civili in Ucraina, Sudan, Gaza, Yemen, Repubblica Democratica del Congo e in tanti altri luoghi soffrano quotidianamente, come se non ci fosse nulla che chi detiene il potere possa fare per porre fine a questi conflitti e proteggere tutti i civili in modo equo. Ciò che mi dà speranza è l'incredibile coraggio e competenza delle organizzazioni locali, dei volontari e di coloro che li sostengono”.
Arrestato dai Carabinieri della Stazione di Siliqua un 27enne per resistenza a Pubblico Ufficiale e detenzione di stupefacenti.












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