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Continuano i crimini di guerra da parte di Netanyahu e i suoi complici come Trump e la sua accondiscendente prima ministro italiana. Infatti altro che tregua ma Israele bombarda ancora, Hamas consegna altri due corpi.

Gaza, 31 Ott 2025 - Le Nazioni unite hanno condannato con forza l'uccisione di civili a Gaza in seguito ai recenti bombardamenti israeliani. Lo ha dichiarato il portavoce dell'Onu, Stephane Dujarric. “Il segretario generale condanna fermamente le uccisioni di civili a Gaza a causa dei raid aerei israeliani, tra cui molti bambini” ha affermato Dujarric durante il consueto briefing. Ieri le forze israeliane hanno condotto attacchi aerei su diverse aree della Striscia, tra cui Gaza City, Khan Younis e Deir al-Balah, dopo che il primo ministro Benjamin Netanyahu aveva ordinato “colpi potenti” in risposta a presunte violazioni della tregua da parte di Hamas, tra cui un attacco a soldati israeliani a Rafah e la cattiva gestione dei resti di alcuni ostaggi.

Francesca Albanese, relatrice speciale dell'Onu per la Palestina, ha illustrato il suo rapporto che elenca nel dettaglio gli Stati complici del genocidio israeliano a Gaza. 

Presentando alla terza commissione dell'Assemblea Generale un rapporto di 24 pagine in cui esamina il ruolo di 63 Stati nel “crimine collettivo” del genocidio nella Striscia, la relatrice dice che Israele ha lasciato Gaza “strangolata, affamata, distrutta”. L'ambasciatore israeliano all'Onu Danny Danon per tutta risposta l'ha definita una “strega malvagia”. 

“Attraverso azioni illegali e omissioni deliberate, troppi Stati hanno danneggiato, fondato e protetto l'apartheid militarizzato di Israele, consentendo alla sua impresa coloniale di metastatizzare in genocidio, il crimine supremo contro il popolo della Palestina” ha affermato Albanese dal Sudafrica. Il rapporto analizza come l'“atrocità trasmessa in diretta streaming” sia stata facilitata da Stati terzi, concentrandosi su come gli Usa abbiano fornito “copertura diplomatica” per Israele. Tra gli Stati sotto accusa c'è anche l'Italia.

Un rapporto segreto dell'Ispettorato generale del Dipartimento di Stato americano ha rilevato che unità militari israeliane avrebbero commesso "centinaia di potenziali violazioni" della legge statunitense sui diritti umani a Gaza, secondo quanto riferito da due funzionari statunitensi al Washington Post.
L'analisi indica che al Dipartimento di Stato potrebbero servire "anni" per esaminare le denunce considerate credibili, sollevando dubbi sulla fattibilità di un'effettiva assunzione di responsabilità per le azioni di Israele. Si tratta della prima volta che un rapporto governativo americano riconosce la portata delle violazioni israeliane nell'ambito delle leggi Leahy, che vietano l'assistenza militare a unità straniere coinvolte in gravi abusi dei diritti umani.

Non solo la stampa italiana è convinta di crimini di guerra a Gaza ma ora se ne è accorta anche quella Usa. Infatti, un rapporto segreto dell'Ispettorato generale del Dipartimento di Stato americano ha rilevato che unità militari israeliane avrebbero commesso "centinaia di potenziali violazioni" della legge statunitense sui diritti umani a Gaza, secondo quanto riferito da due funzionari statunitensi al Washington Post.
L'analisi indica che al Dipartimento di Stato potrebbero servire "anni" per esaminare le denunce considerate credibili, sollevando dubbi sulla fattibilità di un'effettiva assunzione di responsabilità per le azioni di Israele. Si tratta della prima volta che un rapporto governativo americano riconosce la portata delle violazioni israeliane nell'ambito delle leggi Leahy, che vietano l'assistenza militare a unità straniere coinvolte in gravi abusi dei diritti umani.

Sono stati identificati i corpi di Amiram Cooper e Sahar Baruch, i due ostaggi israeliani i cui resti sono stati restituiti da Hamas e riconosciuti presso l'Istituto di Medicina legale. Il kibbutz Nir Oz ha comunicato che "Amiram Cooper, tra i fondatori del kibbutz Nir Oz, fu rapito il 7 ottobre e assassinato in prigionia a Gaza. Economista, agricoltore e poeta, era una persona amata e devota alla famiglia, marito di Nurit, padre di Rotem, Ravit, Lotan e Yisroel, e nonno di undici nipoti". Lo riporta Ynet. Il governo israeliano ha confermato che anche il 25enne Sahar Baruch è tra le vittime identificate. "Il governo condivide il profondo dolore delle famiglie Cooper e Baruch, e di tutte le famiglie degli ostaggi caduti", si legge in una nota dell'Ufficio del Primo Ministro.

Gli Stati Uniti hanno offerto ai militanti di Hamas un passaggio sicuro per uscire dalle aree di Gaza controllate da Israele alle zone sotto il controllo del gruppo. Lo riporta Axios citando funzionari statunitensi e israeliani. L'obiettivo della proposta americana, trasmessa ad Hamas mercoledì tramite mediatori egiziani e qatarioti, è quello di stabilizzare il cessate il fuoco e liberare metà della zona di Gaza controllata da Israele dai militanti di Hamas.

Sono state circa 200 mila le persone che hanno partecipato alla grande manifestazione degli ebrei ultraortodossi contro la leva obbligatoria nell'esercito israeliano, a Gerusalemme. Lo scrive Ynet. Un ragazzo di 15 anni è morto cadendo dal grattacielo in costruzione su cui si era arrampicato durante la protesta. A seguito della tragedia, gli organizzatori hanno annunciato la fine del raduno e i partecipanti hanno iniziato a disperdersi. Durante la manifestazione, soprannominata la "Marcia di un milione di uomini", secondo il Jerusalem Post, ci sono stati scontri tra dimostranti e passanti, alcuni giornalisti sono stati aggrediti con bastoni e gli sono state lanciati sassi e bottiglie. Un poliziotto è rimasto ferito. Le proteste hanno causato anche interruzioni dei trasporti in tutta Gerusalemme e nelle aree circostanti. Nonostante i disordini, la maggior parte dei manifestanti molti ultra-ortodossi hanno manifestato attraverso sessioni di preghiera per lo più pacifiche. Alcuni hanno steso a terra i loro scialli tallit e vi hanno posto sopra un cartello con la scritta "È bello morire per la nostra fede". Altri cartelli mostrano la foto di Ariel Shamai, uno studente della yeshiva Ateret Shlomo, arrestato e detenuto in una prigione militare per non aver obbedito agli ordini ricevuti.

Il presidente turco Tayyip Erdogan ha criticato aspramente la Germania per quella che ha definito la sua ignoranza nei confronti del "genocidio", della carestia e degli attacchi di Israele a Gaza, durante una conferenza stampa congiunta con il cancelliere tedesco Friedrich Merz tenutasi giovedì ad Ankara. 
Erdogan ha affermato che Israele possiede armi nucleari e di altro tipo che sta utilizzando e con cui sta minacciando Gaza, aggiungendo che il gruppo militante palestinese Hamas non ne possiede alcuna. Ha affermato che Israele ha attaccato nuovamente Gaza nei giorni scorsi nonostante il cessate il fuoco nell'enclave. 
"La Germania non vede tutto questo?", ha detto, aggiungendo che è dovere umanitario della Turchia, della Germania e di altri paesi porre fine alla carestia e ai massacri a Gaza. 

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