Olmedo (SS), 20 Ott 2025 - Nel corso della serata di sabato scorso, i Carabinieri della Stazione di Olmedo, con il supporto dei colleghi della Stazione di Ittiri e della Compagnia di Alghero, nell’ambito di intensa attività di controllo finalizzata a contrastare la detenzione illegale di armi da fuoco, hanno arrestato in flagranza di reato un uomo ritenuto responsabile dei reati di detenzione e porto abusivo di armi clandestine e minaccia aggravata.
In particolare i militari, dopo le ore 14 di sabato, sono intervenuti presso una tabaccheria di Ittiri in quanto il proprietario aveva segnalato tramite il Numero di emergenza 112 di essere stato poco prima minacciato da un uomo armato. Pertanto il personale dell’Arma, giunti sul posto, hanno appreso che l’uomo, non essendo riuscito a saldare il conto utilizzando il suo bancomat, riteneva di essere stato ingannato dal proprietario della tabaccheria e per tale ragione ha iniziato a minacciarlo di morte mostrando - appoggiandola anche sul bancone - una pistola. E dopo qualche minuto, l’uomo ha abbandonato la tabaccheria a bordo della sua vettura dandosi alla fuga.
In seguito, dall’analisi dei filmati di videosorveglianza e a seguito dell’escussione a sommarie informazioni di alcuni testimoni, i Carabinieri, in pochissimo tempo, sono riusciti ad identificare l’autore del gesto che è stato poco dopo intercettato nelle vicinanze della sua abitazione.
Pertanto i Carabinieri hanno eseguito un’approfondita perquisizione personale, veicolare e domiciliare, a seguito della quale sono state trovate 1465 cartucce di vario calibro, 12 coltelli a serramanico nonché 3 pistole a salve, prive di matricola e tappo rosso, opportunamente modificate e rese idonee allo sparo con munizionamento cal.7,65 e cal.22. Tra queste veniva anche riconosciuta quella utilizzata per minacciare il proprietario della tabaccheria. Nella medesima circostanza sono state inoltre ritirate 3 pistole e 2 carabine ad aria compressa regolarmente detenute in quanto l’interessato è titolare di porto d’armi e custodite all’interno dell’abitazione.
Quindi al termine delle attività, le armi e tutto il munizionamento rinvenuto sono stati posti sotto sequestro mentre l’uomo, su disposizione della Procura della Repubblica di Sassari che dirige e coordina le indagini, è stato messo agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.
Per il principio della presunzione d’innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta alle indagini sarà definitivamente accertata solo se interverrà sentenza irrevocabile di condanna.
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