Cagliari, 19 ottobre 2025 - Nuovi finanziamenti a favore dei comuni sardi che intendano infrastrutturare o istituire aree destinate all’insediamento di attività artigiane e industriali di piccole dimensioni di interesse locale.
La Giunta regionale, su proposta dell’assessore dell’Industria Emanuele Cani, ha deliberato nell’ultima seduta di destinare 33 milioni di euro al potenziamento e alla riqualificazione infrastrutturale delle aree preposte ai Piani per gli Insediamenti Produttivi (PIP) già formalmente costituite. Lo stanziamento, a valere sul bilancio 2025-2027, sarà ripartito in 7 milioni per l’annualità 2025, 13 milioni per il 2026 e 13 milioni per il 2027. Delle sovvenzioni potranno beneficiare sia comuni singoli che associati.
La deliberazione approva inoltre le direttive regionali sulla base delle quali sarà predisposto il relativo avviso pubblico per il 2025. L’importo massimo del finanziamento per ciascun soggetto sarà di 1 milione di euro, da assegnare secondo criteri a punteggio su percentuale di cofinanziamento, livello progettuale dell’intervento proposto e rotazione.
“Questa delibera è indirizzata ai comuni già dotati di aree PIP, ma evidenzia anche la necessità di sostenere la realizzazione di aree artigianali e industriali nei comuni che ancora ne sono privi, pertanto con una successiva deliberazione approveremo le direttive destinate agli interventi a favore dei comuni che intendano avviare o abbiano parzialmente avviato il procedimento per l’istituzione delle aree PIP, ai fini della predisposizione di un avviso calendarizzato nel 2026”, sottolinea l’assessore Cani.
“I comuni privi di aree PIP spesso non dispongono di risorse sufficienti per affrontare l’iter amministrativo, tecnico e burocratico previsto dalla normativa vigente in materia – spiega Cani - e dunque dotarli dei relativi servizi e di infrastrutture adeguate, come viabilità interna, allacci alle reti tecnologiche, energia, acqua e telecomunicazioni, significa creare condizioni concrete affinché le imprese possano insediarsi, crescere e generare valore aggiunto per la collettività, favorendo gli investimenti e nuova occupazione”.
Le direttive regionali prevedono tra i soggetti beneficiari anche le aree industriali in precedenza di proprietà dei Consorzi ZIR in liquidazione, la cui titolarità sia stata formalmente trasferita ai Comuni subentranti.
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