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Via libera del Cdm alla Manovra da 18 miliardi di euro. Tutte le novità.

Roma, 18 Ott 2025 - Il consiglio dei ministri ha approvato la manovra di bilancio per il 2026. Una manovra economica di 18 miliardi di euro complessivi, in crescita rispetto ai 16 miliardi iniziali. Le misure sono garantite da coperture finanziarie anche dal sistema bancario e assicurativo (circa 4,3-4,5 miliardi) e rimodulazione di programmi del PNRR e spending review. "La manovra vale 18,7 miliardi di euro, è più leggera delle precedenti e tiene conto anche nel quadro complessivo". Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo in conferenza stampa dopo il Cdm che ha dato via libera alla manovra.

“Dedichiamo alla famiglia circa 1,6 miliardi di euro in più. Aumentiamo da 40 a 60 euro al mese il bonus per le mamme lavoratrici”. Ha detto la premier Meloni. "Interveniamo sull'Irpef, ci concentriamo sul ceto medio" con una misura che pesa "circa 2,8 miliardi di euro", mettiamo 1,9 miliardi sui salari", con detassazione dei premi di produttività e turni festivi e notturni. “Una manovra seria che si concentra sulle stesse grandi priorità delle precedenti: famiglia e natalità, riduzione delle tasse, sostegno alle imprese e sanità". Meloni ha introdotto così la manovra. 

Tra le misure più rilevanti c’è l’aumento del bonus per le mamme lavoratrici da 40 a 60 euro mensili e l’esclusione della prima casa dal calcolo dell’ISEE per alcuni bonus sociali, con un limite al valore catastale dell’immobile. Sul fronte fiscale, è previsto un taglio dell’IRPEF per il ceto medio, con la seconda aliquota ridotta dal 35% al 33%, per un impatto di circa 9 miliardi nel triennio. La manovra prevede anche investimenti per circa 8 miliardi destinati alle imprese, con il rifinanziamento di incentivi come la “Nuova Sabatini”, e un contributo delle banche agli investimenti nella sanità in cambio di una riduzione della tassazione su utili distribuiti. È stato inoltre approvato un aumento della pensione anticipata di tre mesi, esclusi però i lavori gravosi e usuranti. Ora la legge di bilancio sarà inviata al Parlamento per l’approvazione definitiva.

Ecco per punti le principali misure, qui l'approfondimento:

Riduzione della seconda aliquota Irpef dal 35% al 33%, con un impatto di circa 9 miliardi nel triennio, a favore del ceto medio.

Stanziamento di circa 2 miliardi per adeguamento salariale al costo della vita.

Proroga al 2026, alle stesse condizioni del 2025, delle detrazioni fiscali per spese edilizie (bonus casa al 50% per ristrutturazioni sulla prima abitazione senza limiti di reddito).

Pacchetto famiglia e lotta alla povertà con circa 3,5 miliardi nel triennio, inclusi congedi parentali facoltativi all’80% per 3 mesi e una “dote previdenziale” per i nuovi nati.

Riforma dell’Isee che prevede l’esclusione dell’abitazione principale dal patrimonio calcolato e revisione delle scale di equivalenza, con un impatto di circa 500 milioni annui.

Nuove risorse per sanità e sostegno alle imprese.

Nessuna introduzione di plastic tax o sugar tax per tutto il 2026.

Prosecuzione della pacificazione fiscale per contribuenti, con definizione di iniziative specifiche.

Ulteriori fondi per il welfare e agevolazioni per madri lavoratrici.

Queste misure mirano a sostenere il reddito medio-basso, le famiglie, le imprese e la sanità, bilanciando crescita e sostenibilità dei conti pubblici secondo il nuovo Documento programmatico di bilancio 2026 approvato in Consiglio dei ministri.

Sul tema del sistema assicurativo e bancario "non temo contraccolpi. Ho detto che non c'era alcun intento punitivo. Il tema era concentrarsi sulle priorità mantenendo una traiettoria che ci permette di essere seri e credibili". Ha detto Meloni. "Abbiamo chiesto al sistema di darci una mano. Gli interlocutori sono stati aperti, poi ci sono state interlocuzioni nella maggioranza. Comprendo il principio culturale" alla base della richiesta di FI sul fatto che non bisognava introdurre una tassa sugli extraprofitti. "Non temo contraccolpi. Ho trovato una consapevolezza del sistema bancario e sulla volontà di dare una mano. Poi possiamo non essere d'accordo sulla cifra", conclude la premier.

L'incremento delle spese per la difesa "verrà coperto con misure aggiuntive rispetto alla legge di Bilancio". Ha precisato Meloni.

"Per favorire le nuove assunzioni abbiamo introdotto e confermato la super deduzione del costo del lavoro che sale al 130% per alcune categorie più fragili e abbiamo sterilizzato plastic e sugar tax, rifinanziamo le zone logistiche semplificate, la nuova Sabatini". Lo ha detto il premier Giorgia Meloni, nel corso della conferenza stampa al termine del consiglio dei ministri. "Per le imprese parliamo di circa 8 miliardi di investimenti", ha aggiunto.
''Non ci saranno tasse sugli extraprofitti. Mi considero soddisfatto. Ringrazio il ministro Giorgetti e la presidente del Consiglio Meloni. È stato un lavoro condiviso". Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani durante la conferenza stampa.

"La rottamazione di tutte le cartelle esattoriali fino a tutto il 2023, sono 16 milioni di italiani, escludendo chi non ha mai fatto dichiarazione dei redditi e includendo tutti coloro che per problemi vari non sono riusciti a versare, pur dichiarando, tutto il dovuto, 9 anni tutti uguali senza una maxi-rata d'ingresso, senza le sanzioni, si paga il capitale con gli interessi con una sorta di mutuo a lungo termine, 108 rate tutte uguali". Lo ha detto il vice presidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini in conferenza stampa sulla manovra.

Le opposizioni, dal Movimento 5 Stelle al Partito Democratico, da Avs a Italia Viva, hanno duramente criticato la manovra, definita rinunciataria, attenta solo ai conti pubblici e agli evasori, priva di strumenti per aiutare i cittadini.

"È la manovra più modesta e rinunciataria degli ultimi anni. Di fronte a un'economia ferma, ai contraccolpi dei dazi americani e all'aumento delle disuguaglianze, il governo ha scelto la strada dell'austerità e della stagnazione. Tiene i conti in ordine, ma senza una strategia di crescita: il risultato è una manovra con un impatto zero sul Pil e addirittura negativo sugli investimenti". Lo dichiara il senatore Antonio Misiani, responsabile Economia nella segreteria del Pd, e aggiunge: "La pressione fiscale - spiega - resta inchiodata al massimo degli ultimi dieci anni, mentre la sanità e molti altri servizi pubblici continuano a essere sotto finanziati.

Sui social il leader M5s Giuseppe Conte scrive che: "Il governo italiano annuncia una "manovrina" di bilancio in cui si pensa di affrontare col secchiello lo tsunami che colpisce milioni di italiani, alle prese con stipendi bassi, con oltre 20 miliardi in 3 anni di tasse che si mangiano i salari assieme a inflazione e carovita, con pensionati minimi a cui arriveranno 20 euro in più. Misure del tutto insufficienti per imprese che sono in crollo industriale da 31 mesi su 34, per una sanità nemmeno lontanamente vicina al 7% del Pil a cui doveva arrivare subito, per scuole che cadono a pezzi come raccontano le cronache anche oggi".

Il leader della Cgil, Maurizio Landini, rilancia la proposta di una patrimoniale sulle grandi ricchezze e agiunge: "Nel nostro Paese abbiamo un'evasione fiscale che non ha precedenti e nella legge di bilancio c'è l'ennesimo condono: c'è una nuova rottamazione delle cartelle ", "Non trovo accettabile che ci siano redditi che hanno già una tassa piatta e non hanno la progressività. Penso che così com'è progressiva la tassazione sul lavoro dipendente e sui pensionati, progressiva dovrebbe essere anche quella sulle rendite finanziarie, sui profitti, sulle rendite immobiliari". 

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