Cagliari, 9 Ott 2025 - La Seconda commissione, presieduta da Camilla Soru (Pd), ha avviato l’esame delle proposte di legge n. 10 (Piano e più) e n. 128 (Tunis e più) che hanno il medesimo titolo “Norme in materia di tutela delle prestazioni professionali per attività espletate per conto dei committenti privati e di contrasto all'evasione fiscale” e per le quali è stata preannunciata l’unificazione.
Entrambe le Pl mirano a tutelare le prestazioni professionali dei liberi professionisti e a contrastare l'evasione fiscale. Il provvedimento si concentra su garantire il pagamento delle spettanze dovute ai professionisti per lavori svolti su incarico di privati cittadini o imprese, introducendo un passaggio amministrativo che vincola il completamento dell'iter autorizzativo alla certificazione dell'avvenuto pagamento.
Sul punto hanno mostrato perplessità il presidente del collegio dei geometri di Cagliari, Alessandro Martini, e il consigliere dei collegio dei geometri di Sassari, Pasquale Messina, che, nel corso del loro intervento in audizione, hanno evidenziato alcune difficoltà che potrebbero insorgere nel rapporto tra committenza e professionista. A giudizio di Martini e Messina, infatti, le prestazioni e i servizi professionali, per alcune tipologie di incarico, non si possono considerare concluse con il rilascio dell’autorizzazione, o con riferimento ad una singola pratica concessoria, e dunque si rischierebbe di inficiare la corretta dinamica e il normale svolgersi del rapporto tra il committente e il professionista.
Piena condivisione per i contenuti delle due proposte di legge è stata invece manifestata dal presidente regionale dei geologi, Davide Boneddu, che ha definito l’iniziativa “una norma di civiltà per il mondo delle professioni” ed ha affermato che nella regione Calabria, dove è stato adottato un provvedimento simile, i risultati sono stati estremamente positivi.
Michele Mallus, segretario dell’ordine degli architetti di Cagliari, è intervenuto in rappresentanza anche dei colleghi di Nuoro, Oristano e Sassari, ed ha giudicato “la norma idonea al contesto lavorativo”. Non ha però mancato di evidenziare quanto già esposto dai rappresentanti dei geometri, circa la difficoltà ad indentificare la prestazione professionale con riferimento alla conclusione dell’iter autorizzativo. Citando come esempio, la cosiddetta direzione lavori (segue il momento autorizzattivo), ha avanzato la proposta perché si consideri come termine la dichiarazione di fine lavori, allegando come documentazione attestante la regolarità dei pagamenti a favore del professionista, il contratto, la parcella ed anche la Rc professionale (la polizza assicurativa che tutela il professionista da richieste di risarcimento danni). Com
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