Serrenti (Su), 9 Ott 2025 – Ieri sera, i Carabinieri della Stazione di Samassi, con il supporto dei colleghi delle Stazioni di Guasila e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sanluri, nel rispetto dei diritti delle persone coinvolte e della presunzione di innocenza, per quanto risulta allo stato e salvo ulteriori approfondimenti, stante la fase attuale delle indagini preliminari, hanno arrestato un 28enne disoccupato di Serrenti, già noto alle Forze di Polizia, ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. E nello stesso contesto operativo, è stato deferito in stato di libertà un 48enne disoccupato, anch’egli già noto alle Forze di Polizia, residente nella provincia di Milano ma domiciliato a Samassi, indagato per concorso nel medesimo reato.
L’intervento dei Carabinieri è scaturito da una richiesta giunta al 112 Nue proprio da quest’ultimo, che aveva segnalato una lite in corso presso l’abitazione del 28enne. E le pattuglie dell’Arma una volta giunte sul posto, hanno subito riportato la calma tra i due, accertando, quasi increduli, che il diverbio sarebbe scaturito da divergenze legate alle modalità di gestione dell’attività di spaccio.
Compresa la reale ragione sottesa al litigio, i Carabinieri hanno immediatamente deciso di sottoporre i presenti a perquisizione personale e domiciliare, attività che hanno permesso di rinvenire, all’interno dell’abitazione del 28enne, quasi due chilogrammi di Marijuana, 77 grammi di Cocaina e una somma in contanti pari a 2.371 euro, ritenuta provento dell’attività di spaccio, materiale che è stato sequestrato e sarà sottoposto a esami di laboratorio presso il Reparto Investigazioni Scientifiche, per determinarne la qualità e la capacità dopante.
Gli approfonditi accertamenti eseguiti dai militari nell’immediatezza, anche attraverso un’attenta ricostruzione dei ruoli dei due uomini, hanno consentito di chiarire come tutta la droga rinvenuta fosse in realtà riconducibile al giovane arrestato, individuato quale effettivo gestore dell’attività illecita, relegando il secondo ad un ruolo subordinato che gli è valsa la sola denuncia in stato di libertà.
Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato condotto e rinchiuso presso la casa circondariale “Ettore Scalas” di Uta, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
L’operazione, frutto di un tempestivo intervento e di un’attenta attività di verifica sul territorio, si inserisce nel quadro delle azioni di prevenzione e contrasto allo spaccio di stupefacenti che l’Arma dei Carabinieri conduce in modo capillare in tutta la provincia, con l’obiettivo di tutelare la sicurezza e la salute delle comunità locali.







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