Villasimius (Su), 6 Ott 2025 - L’agricoltura sarda al centro delle sfide europee. È questo il messaggio lanciato dalla presidente della Regione, Alessandra Todde, intervenuta oggi al Forum Coldiretti 2025 all’Hotel Timi Ama di Villasimius. Nel suo intervento la presidente ha richiamato con forza la necessità di rivedere le regole comunitarie che penalizzano i produttori locali.
“Ho rappresentato tutte le Regioni d’Europa davanti alla Commissione UE per ribadire un no compatto al Fondo Unico. La Sardegna non è l’Emilia-Romagna, non è la Sassonia: non si possono applicare regole identiche a territori così diversi. Il rischio è cancellare intere filiere che invece investono in qualità e sostenibilità”.
Il panel a cui ha partecipato la presidente era intitolato “Agricoltura e geopolitica: leggere il presente, immaginare i futuri possibili”, e si sono approfonditi l’impatto delle guerre, le tensioni internazionali, la crisi energetica e climatica, le nuove rotte dei mercati globali sull’agricoltura e la sovranità alimentare.
I lavori sono stati introdotti dal sociologo Nicolò Migheli, esperto di processi sociali e culturali legati al mondo rurale.
La presidente della Regione ha inoltre sottolineato la necessità di una visione europea più coesa e lungimirante, capace di sostenere la competitività dei settori strategici, a partire da agricoltura ed energia, di fronte alle sfide poste dal mercato globale. “In Europa applichiamo regole molto stringenti – ha aggiunto – mentre prodotti provenienti da Paesi come Cina, India o Canada entrano nel mercato senza vincoli equivalenti, penalizzando chi investe in qualità e sostenibilità. Serve una leadership europea forte e unita, capace di difendere le proprie filiere e di promuovere la qualità come elemento distintivo.”
Todde ha ricordato le difficoltà aggiuntive legate all’insularità: il costo più alto delle materie prime, la logistica, i dazi e le misure ETS che gravano sulle imprese agricole. “Chi produce qui parte già con un handicap. Per questo serve un impegno condiviso, ci sederemo allo stesso tavolo per costruire misure adatte alla Sardegna. Con la prossima finanziaria vogliamo intervenire non solo a sostegno del comparto agricolo, ma anche per abbattere i costi logistici che frenano la crescita delle nostre economie”.
Tra i temi centrali toccati, la presidente ha posto particolare attenzione alla gestione delle risorse idriche ed energetiche, considerate fondamentali per il futuro dell’agricoltura e la sicurezza alimentare dell’isola.
“Abbiamo destinato una parte significativa del Fondo di Sviluppo e Coesione alla gestione delle risorse idriche – ha sottolineato Todde –. L’acqua sarà l’oro del futuro: senza una gestione efficiente, non c’è agricoltura possibile. Allo stesso modo, non possiamo permettere che altri pianifichino per noi l’uso del nostro territorio. Energia, paesaggio e produzione agricola devono essere gestiti in modo coerente e sostenibile.”
Infine, la presidente ha voluto richiamare la necessità per l’Europa di tornare a investire in ricerca, innovazione e intelligenza artificiale, recuperando il ritardo accumulato negli ultimi decenni: “Non ci mancano le risorse ma una visione coesa. L’Europa deve tornare a esprimere leadership e a difendere con forza i propri territori. Solo così potremo garantire un futuro ai nostri settori strategici e alle nostre comunità.”
Assieme alla presidente hanno partecipato al dibattito Stefano Bonaccini, Parlamentare europeo ed ex Presidente della Regione Emilia-Romagna (in videocollegamento); Paolo De Castro, Presidente di Filiera Italia e Nomisma, economista agrario, parlamentare europeo ed ex Ministro delle Politiche Agricole; Antonello Cabras, Vice Presidente di BPER, già Presidente della Regione Sardegna ed ex Senatore della Repubblica; Luciano Carta, Generale della Guardia di Finanza, già Direttore dell’Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna (AISE) e Presidente di Leonardo (in videocollegamento).
I lavori sono stati moderati da Luca Saba, Direttore di Coldiretti Sardegna e Capo Area Economica di Coldiretti nazionale, con la partecipazione del direttore della Nuova Sardegna, Luciano Tancredi, che ha animato il dibattito con un confronto diretto e aperto tra i relatori. Com
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