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Infrastrutture digitali, dal digital divide alla cittadinanza digitale: la Sardegna alla sfida dell’innovazione.

Cagliari, 30 settembre 2025 - “Le infrastrutture digitali sono oggi decisive non solo per garantire diritti e servizi, ma anche per costruire un futuro di sviluppo e coesione. Connettere la Sardegna significa combattere lo spopolamento, rendere attrattivi i nostri borghi e offrire opportunità a chi vuole lavorare, studiare o fare impresa ovunque si trovi, anche nelle aree più interne”. Lo ha dichiarato l’assessora degli Affari generali, con delega all’Innovazione e SicurezzaIT, Mariaelena Motzo, intervenendo all’incontro promosso da Infratel Italia dal titolo “Infratel incontra le Regioni. Libertà e democrazia digitale: infrastrutture, servizi e connettività”.

Ad aprire l’incontro, moderato dal giornalista Antonello De Fortuna, è stato il saluto del vicepresidente della Regione e assessore della Programmazione, Giuseppe Meloni, intervenuto su delega della presidente Alessandra Todde.

“Porto il saluto della presidente - ha detto Meloni - che mi ha incaricato di rappresentare la Regione Sardegna su un tema a noi tanto caro. Dal 2015 ci confrontiamo con Infratel per un programma ancora in itinere e sono convinto che il dialogo tra istituzioni sia fondamentale per accelerare il percorso verso la digitalizzazione e l’interconnessione. Si tratta di servizi essenziali non solo per le imprese, ma per tutti i cittadini. L’obiettivo comune è ottimizzare e agevolare la diffusione e la fruizione dei servizi digitali in tutta l’Isola: non dobbiamo lasciare nessuno indietro, tutti devono avere pari opportunità nell’accesso a strumenti che ormai sono indispensabili”.

L’iniziativa, che si è tenuta nella sala Anfiteatro della Regione Sardegna, a Cagliari, ha posto al centro il ruolo delle infrastrutture digitali come leva di crescita economica e sociale. A delineare il quadro degli interventi nella Regione Sardegna l’amministratore delegato di Infratel Italia, Pietro Piccinetti.

L’assessora Mariaelena Motzo ha fatto il punto sulla situazione nell’Isola: “La Rete Telematica Regionale - ha detto - è un’infrastruttura strategica per la digitalizzazione che oggi copre 2400 chilometri di fibra ottica con 742 sedi collegate, inclusi Comuni, ospedali, università, forze dell’ordine. Un segnale importante di come la volontà della Regione di interconnettere l’isola stia diventando realtà: il nostro obiettivo è connettere l’interno, le aree rurali, con le aree metropolitane, garantendo pari dignità e pari cittadinanza digitale a tutte e tutti i sardi”.

“Il digital divide - ha sottolineato l’Assessora - non è solo un limite tecnico: è un freno che incide sulla scelta di rimanere o partire. Una comunità senza connettività è una comunità che rischia di perdere i suoi giovani, le sue imprese, la sua vitalità. Portare internet veloce ovunque significa invece offrire nuove possibilità ai nomadi digitali, alle start-up, al turismo sostenibile e al lavoro da remoto. In una parola: significa ridare futuro ai nostri paesi, anche quelli più marginali”.

Nel corso dell’incontro sono stati illustrati i progetti in corso in Sardegna nell’ambito della banda ultralarga che ormai copre tutti i comuni sardi, Piano Italia a 1 Giga, del 5G e delle misure di riduzione del divario digitale. L’obiettivo è accelerare la realizzazione delle reti a banda ultralarga e garantire copertura omogenea in tutto il territorio regionale.

“La Sardegna – ha concluso l’assessora Motzo – ha affrontato questa sfida con determinazione, in stretta collaborazione con Infratel. La connettività è la nuova infrastruttura civile, al pari di strade e scuole: senza, non c’è piena cittadinanza. Insieme, possiamo scrivere una storia diversa di sviluppo, innovazione e comunità”.

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