Cagliari, 30 Sett 2025 – La seduta pomeridiana del Consiglio regionale, come ogni ultimo martedì del mese, è stata interamente dedicata al Question Time con lo svolgimento di interrogazioni e interpellanze presentate dai consiglieri di maggioranza e opposizione.
La prima a prendere la parola è stata la consigliera di Sinistra Futura, Paola Casula che, vista l’assenza in Aula dell’assessore all’Industria, ha chiesto di rinviare l’interrogazione n.229/A presentata dal suo Gruppo sulla programmazione delle attività estrattive nel territorio regionale.
La stessa consigliera Casula ha rinunciato all’illustrazione dell’interrogazione n.234/A avendo ricevuto una risposta scritta da parte della Giunta.
Stessa decisione da parte del consigliere Gianluigi Rubiu sull’interrogazione n.254 sulla situazione dell’ortopedia e chirurgia ortopedica negli ospedali di Iglesias e Carbonia: «E’ arrivata da qualche ora la risposta della Giunta che non ho ancora letto – ha detto Rubiu – rilevo però che le interrogazioni hanno lo scopo di far discutere i problemi. Far arrivare la risposta poche ore prima del Question Time non è corretto».
Ha quindi preso la parola il consigliere Alessandro Sorgia firmatario dell’interrogazione n.233/A sulla necessità di un’iniziativa legislativa in materia di energia rinnovabile ispirata alla proposta di legge popolare “Pratobello24”.
Nel suo intervento, Sorgia ha ricordato i due provvedimenti legislativi adottati dal Consiglio regionale nell’ultimo anno: la legge 5 del 2024 che introduceva una moratoria per la realizzazione di impianti eolici e fotovoltaici e la n.20 del 2024 per l’individuazione delle aree idonee e non idonee all’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. «Su questo fronte la Giunta ha fallito – ha detto l’esponente della minoranza - nessuno dei due strumenti è stato efficace per proteggere la Sardegna dalla speculazione energetica in atto. Entrambe le leggi sono state impugnate e una, quella sulla moratoria, dichiarata incostituzionale. L’unica legge che avrebbe potuto consentire alla Sardegna il controllo energetico è quella di iniziativa popolare “Pratobello24”. Non c’è stata però la volontà politica di discuterla. Il silenzio della maggioranza su questa proposta nata dal basso è assordante. Un insulto alla partecipazione popolare».
Sorgia ha quindi chiesto alla Giunta se ritenga ancora efficace l’attuale impianto normativo in materia di energia da fonti rinnovabili e se intenda predisporre e approvare con urgenza un disegno di legge da sottoporre al Consiglio regionale che ricalchi sostanzialmente i contenuti e le finalità della proposta di legge popolare Pratobello24, al fine di dare riscontro concreto alla volontà popolare manifestata da oltre duecentodiecimila cittadini.
A Sorgia ha replicato, a nome della Giunta, l’assessore Francesco Spanedda: «La legge 20 non è un fallimento nonostante l’impugnazione. E’ inserita in un quadro normativo complesso. Attualmente è pienamente vigente. Era necessario uno strumento legislativo che regolasse la materia e ponesse un argine al rischio speculazioni. Non c’è nessun fallimento. Siamo una delle poche regioni ad aver approvato una legge sulle aree idonee dopo un lungo confronto con il territorio. In Sardegna non sono stati autorizzati nuovi impianti energetici in aree non idonee perché la legge regionale non può essere disattesa».
Secondo Spanedda la legge 20 “permette di raggiungere gli obiettivi delle direttive europee. E’ un esempio di proposta dal basso visto che istituisce un fondo consistente per le comunità energetiche. Un piano di incentivi per l’autoconsumo che è già avviato. Anche chi non ha un capitale iniziale potrà costruire un impianto fotovoltaico».
Sulla mancata discussione della “Pratobello 24”, l’assessore ha ricordato che alcuni aspetti di quella proposta sono presenti nella legge n.20. «Stiamo monitorando la situazione alla luce del quadro normativo generale e in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale».
Il consigliere Sorgia si è dichiarato totalmente insoddisfatto: «La presidente Todde, sul rischio speculazioni, dovrebbe rispondere a se stessa visto che faceva parte del Governo Draghi che ha emanato il decreto sulle energie rinnovabili – ha detto Sorgia - noi produciamo molta più energia di quella che consumiamo e paghiamo le bollette più alte d’Italia. La speculazione non è stata fermata. La Giunta ha approvato due legge che sono state impugnate e non esiste nessuna strategia regionale. Rimane il fatto che si è ignorata una proposta di legge firmata da 21mila persone in spregio alla volontà popolare».
Si è poi passati alla discussione dell’interrogazione n. 236, prima firmataria Paola Casula (Sinistra Futura) sul malfunzionamento della piattaforma Sian che ha provocato gravi rallentamenti nella gestione dei pagamenti di alcune misure destinate ai Gruppi di azione locale. Casula ha chiesto quali Azioni si stiano mettendo in campo e sollecitato la concessione di una proroga ai Gal per la presentazione dei progetti e la rendicontazione di quelli approvati.
L’assessore all’Agricoltura Gianfranco Satta ha rimarcato che il suo l’assessorato e il servizio di sviluppo delle aree rurali segue con attenzione le azioni dei Gal. «E’ vero che il malfunzionamento del Sian ha causato rallentamenti. Si tratta di un meccanismo gestito da Agea nazionale. Ci sono difficoltà di intervento da parte dell’organismo regionale pagatore. Abbiamo chiesto e ottenuto un finanziamento di 3 milioni di euro per sviluppare un sistema autonomo regionale. In questo modo si potrà intervenire per la risoluzione delle anomalie». Sull’iter relativo alle sottomisure destinate al Gal, Satta ha assicurato che sarà data la possibilità di presentare la documentazione oltre i termini previsti.
La consigliera Casula si è detta soddisfatta e ha invitato la Giunta a proseguire il dialogo per trovare un punto di incontro tra la Regione e chi ha avuto problemi per cause di forza maggiore.
Successivamente si è passati all’esame dell’interrogazione n.272 (primo firmatario Alessandro Sorgia) che ha chiesto chiarimenti sulla decisione della Regione di affidare al Fatto Quotidiano la campagna pubblicitaria per la promozione del progetto scientifico dell’Einstein Telescope. «Si sono spesi 68mila euro, senza gara, con un affidamento a un soggetto politicamente schierato vicino alla maggioranza della presidente Todde. E’ un insulto alla comunità accademica».
Sorgia ha quindi chiesto chiarimenti su chi abbia individuato la festa del Fatto Quotidiano quale sede promozionale per l’Einstein Telescope, quali criteri siano stati utilizzati per l’affidamento, se siano stati presi in considerazione altri soggetti e la presentazione di una relazione ufficiale che documenti il ritorno effettivo di immagine e di visibilità.
A nome della Giunta ha replicato l’assessore Francesco Spanedda che ha ricordato che gli affidamenti competono al settore amministrativo. «In ogni caso, il Fatto Quotidiano è un organo di informazione e non di partito. La campagna pubblicitaria oltre ai contesti scientifici è rivolta anche ai non addetti ai lavori. E’ quindi giustificata la promozione del progetto in ambiti popolari. Per questo la Festa del Fatto con talk, passaggi web e dibattiti era un luogo adatto per la divulgazione dell’iniziativa dell’Einstein Telescope»
Spanedda ha poi specificato che gli uffici regionali hanno pianificato le strategie di comunicazione eterogenei prevedendo eventi di animazione sul territorio regionale e nazionale. «Ci sono state convenzioni con soggetti pubblici, istituzioni e operatori scientifici. Sono previste però anche attività di animazione. Sull’affidamento al Fatto Quotidiano ci sarà una relazione dettagliata».
Il consigliere Sorgia ha giudicato insufficiente la risposta dell’assessore: «La domanda era chiara. E’ stata una scelta opportuna? Se l’obiettivo era quello di coinvolgere l’opinione pubblico, l’evento è stato del tutto inadeguato. Il Fatto è apertamente schierato con il M5S. E’ paradossale che venga scelto per promuovere un evento scientifico. Il giornale si vanta di non prendere contributi pubblici e poi incassa soldi per le campagna pubblicitaria da un soggetto pubblico. E’ stato imbarazzante vedere il simbolo della Regione insieme a quello di Terna ed Enel in un momento in cui in Sardegna monta il dissenso contro gli speculatori energetici».
Il capogruppo di FdI, Paolo Truzzu, primo firmatario della interrogazione 280C “sulla partecipazione della Regione Sardegna alla Festa de "Il Fatto Quotidiano" per la promozione del progetto "Einstein Telescope (ET) Sos Enattos", indirizzata alla Presidente della Regione, ha deciso di rinviare la discussione del testo per l’assenza in aula della Presidente Todde.
Il presidente Comandini ha chiuso la seduta. Il Consiglio si riunirà domani, 1 ottobre, alle 10.30 per la Seduta statutaria. Com
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