Kiev, 30 Sett 2025 - Nella notte un attacco notturno di droni russi nella regione nord-orientale di Sumy, ha causato la morte di una famiglia di quattro persone. Lo ha dichiarato Oleg Grygorov, capo dell'amministrazione militare regionale, su Telegram. "Stanotte, il nemico ha preso di mira un edificio residenziale nel villaggio di Chernechchyna, nella comunità di Krasnopillia", ha scritto Grygorov, aggiungendo che "i soccorritori hanno recuperato, da sotto le macerie, i corpi di quattro persone decedute. Si tratta dei genitori e dei loro figli, di sei e quattro anni".
L'Ucraina vorrebbe costruire uno scudo di difesa aerea congiunto per proteggersi dalle minacce della Russia insieme ai suoi partner europei, ha dichiarato lunedì il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. I leader della Nato hanno affermato che la Russia sta mettendo alla prova la prontezza e la determinazione dell'alleanza con incursioni nello spazio aereo della Polonia e degli Stati baltici, e Kiev sostiene che la sua esperienza nell'affrontare le minacce aeree sarebbe preziosa.
"L'Ucraina propone alla Polonia e a tutti i nostri partner di costruire uno scudo congiunto completamente affidabile contro le minacce aeree russe", ha affermato in un discorso al Forum sulla sicurezza di Varsavia trasmesso in videoconferenza. "Questo è possibile. L'Ucraina è in grado di contrastare tutti i tipi di droni e missili russi e, se agiamo insieme nella regione, avremo armi e capacità produttive sufficienti". Interrogato su Donald Trump, Zelenskiy ha affermato che l'atteggiamento del presidente degli Stati Uniti nei confronti dell'Ucraina e della sicurezza in Europa è cambiato. "Ad oggi, la posizione del presidente Trump è, a mio avviso, davvero equilibrata e sostiene la posizione dell'Ucraina, anche se indubbiamente egli vuole rimanere e fungere da mediatore tra noi e la Russia per porre fine a questa guerra".
La Germania fornirà all'Ucraina altri due sistemi di difesa aerea Patriot entro la fine del 2025. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa tedesco Boris Pistoruis al Forum sulla sicurezza di Varsavia, come riporta il Kiev Independent. Kiev ha ripetutamente esortato gli alleati occidentali a fornire sistemi Patriot, tra i pochi al mondo in grado di difendere dai missili balistici, per contribuire a proteggere le città e le infrastrutture ucraine dagli attacchi russi. La scorsa settimana, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha confermato che Israele ha consegnato un altro sistema Patriot. Secondo Pistorius, la Germania fornirà all'Ucraina ulteriori sistemi con il supporto dei partner norvegesi, oltre ai tre già forniti.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato i partner europei a "costruire uno scudo comune contro le minacce aeree russe", durante un discorso in videoconferenza al Forum sulla sicurezza di Varsavia. Lo riporta Ukrinform.
"Quasi tutte le minacce alla sicurezza in Europa oggi derivano dalle azioni distruttive della Russia, dalla guerra che Putin si rifiuta di porre fine. Pertanto, l'Ucraina propone alla Polonia e a tutti i nostri partner di costruire uno scudo comune e veramente affidabile contro le minacce aeree russe", ha affermato.
La Russia ha preso atto delle dichiarazioni degli Stati Uniti sulle possibili forniture di missili Tomahawk all'Ucraina e le sta analizzando attentamente: "I nostri esperti militari stanno monitorando attentamente la situazione", ha affermato nel quotidiano briefing con la stampa il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov: "Non esiste alcuna panacea che possa cambiare l'attuale situazione sul fronte per il regime di Kiev (sic)". Ha aggiunto Peskov: "La domanda, come prima, è la seguente: chi può lanciare questi missili, anche se si trovano sul territorio del regime di Kiev. Possono essere lanciati solo dagli ucraini o devono essere lanciati comunque dai militari americani? Chi assegna gli obiettivi a questi missili? Qui è necessaria un'analisi molto approfondita". Il portavoce ha poi affermato che i negoziati con l'Ucraina hanno subito una pausa "a causa della riluttanza del regime di Kiev a proseguire il dialogo".
Sulle elezioni in Moldavia, il Cremlino sostiene che centinaia di migliaia di moldavi in Russia sarebbero stati privati della possibilità di votare alle elezioni parlamentari "poiché per loro erano stati aperti solo due seggi, il che, naturalmente, era insufficiente e non ha permesso a tutti coloro che lo desideravano di votare". Peskov ritiene comunque prematuro dare un giudizio sulle elezioni parlamentari in Moldova: "Sarebbe sbagliato da parte nostra dare valutazioni affrettate. Le valutazioni vanno fatte solo dopo, quando avremo capito come le forze politiche stesse definiranno le loro posizioni su queste elezioni".
Quanto al territorio separatista moldavo della Transnistria, dove Mosca mantiene da oltre trent'anni un contingente di 1500 militari, il portavoce dice che la situazione è attualmente "abbastanza tranquilla", "ma allo stesso tempo non si possono escludere provocazioni. Per quanto riguarda la risoluzione, si tratta di un tema molto, molto complesso. Avendo come interlocutore l'attuale leadership moldava, ovviamente è molto difficile e quasi impossibile parlarne in questo momento".
Il presidente del Consiglio europeo António Costa sta guidando un'iniziativa volta a far avanzare la domanda di adesione dell'Ucraina all'UE, nonostante l'opposizione dell'Ungheria.
Questo è quanto riferisce Politico, dopo alcune indiscrezioni fornite da cinque diplomatici e funzionari a cui è stato garantito l'anonimato. Secondo Politico, il presidente Costa ha fatto pressioni direttamente sui leader dell'Ue durante il recente "tour des capitales" in cui ha incontrato diversi leader europei, nonché durante i colloqui bilaterali svolti a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite della scorsa settimana a New York. "L'allargamento è una priorità importante per il presidente del Consiglio europeo", ha affermato uno dei funzionari al giornale di Bruxelles. "Lo considera l'investimento geopolitico più importante che l'Ue possa fare. Per questo motivo, ritiene fondamentale continuare a discutere le modalità per garantire che gli sforzi di riforma dell'Ucraina possano tradursi in passi concreti", riporta Politico. La proposta di Costa, secondo quanto evidenziato da Politico, è un tentativo di oltrepassare il veto espresso dal leader ungherese Viktor Orban, attraverso l'apertura dei cluster negoziali tramite una maggioranza qualificata e non unanime. Ciononostante, la chiusura di un cluster richiederebbe comunque il sostegno di tutte le capitali dell'Ue, ma la soglia più bassa per l'apertura dei negoziati consentirebbe a Ucraina e Moldova di avviare le riforme necessarie per dimostrare i progressi compiuti verso gli standard europei in specifici settori politici.
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