Press "Enter" to skip to content

Nonostante tutto i moldavi amano ancora la libertà e non il gioco del criminale di guerra Putin. Infatti la Moldova resta europeista, i filo-russi denunciano brogli. Sconfitti in malo modo i filo russi. Oltre il 44% a chi vuole l’ingresso nella UE, al 28,25% il blocco vicino a Mosca.

Moldavia, 29 Sett 2025 - Al Partito d'Azione e Solidarietà (Pas) della presidente Maia Sandu va oltre il 44 dei voti nelle elezioni parlamentari di ieri. Il risultato potrebbe avere un impatto decisivo sul percorso di integrazione del Paese nell’Unione Europea. 

Ma al momento il Pas ha meno del 50% che gli occorre per governare da solo. Al secondo posto con il 28,25% c’è il Blocco Patriottico filorusso, guidato dall’ex capo di Stato Igor Dodon. 

Accuse reciproche di irregolarità hanno contraddistinto il voto, che la presidente Maia Sandu ha descritto come un momento esistenziale per la piccola nazione dell’Europa orientale, in bilico da tempo tra l’influenza europea e quella russa.

I funzionari governativi hanno denunciato diversi tentativi di interrompere il voto, tra cui attacchi informatici alle infrastrutture elettorali e false minacce di bombe nei seggi elettorali in Moldavia e all’estero. Il Pas, che dal 2021 controlla 61 dei 101 seggi alla Camera, punta a mantenerli per continuare a perseguire il suo obiettivo di aderire all’Ue entro il 2030 e di fare uscire definitivamente la Moldavia dall’orbita russa. Se non ci riuscisse, dovrà cercare di formare una coalizione con partiti più piccoli.

A fare da ago della bilancia saranno ancora una volta i moldavi all’estero: quasi un quinto dell’elettorato, ma con punte record di affluenza per un totale di 270mila votanti, che già un anno fa consegnarono la vittoria agli europeisti con appena 13mila preferenze di differenza nel referendum sull’adesione all’Ue.

Stanislav Secrieru, consigliere per la sicurezza nazionale di Sandu, scrive su “X” che i funzionari si aspettavano “un’ulteriore escalation” di attacchi informatici lanciati da diversi Paesi contro la Commissione elettorale centrale e altri siti governativi. Come denuncia sempre Secrieru, finte minacce di attentati sono state lanciate nei seggi elettorali di Roma, Bruxelles e degli Stati Uniti, un segnale di “forti pressioni da parte della Russia e dei suoi alleati” per interrompere il voto.

Mosca ha negato l’ingerenza e afferma che il governo sta diffondendo un’isteria anti-russa per ottenere voti. Il leader del partito patriottico, Igor Dodon, ex presidente, ha annunciato per lunedì forme di protesta davanti al parlamento, sostenendo che Sandu stava pianificando di annullare il voto. Dodon non ha fornito prove. Sandu e altri alti funzionari hanno a lungo messo in guardia da una vasta campagna russa per influenzare il voto.

Le forze dell’ordine nelle ultime settimane hanno effettuato centinaia di blitz prendendo di mira i finanziamenti illeciti ai partiti e presunte reti sostenute dalla Russia con l’obiettivo di fomentare disordini durante il voto. All’inizio di questa settimana i funzionari elettorali hanno escluso due partiti filorussi dalle urne a causa di accuse di finanziamenti illeciti.

Gruppi di opposizione come il Blocco Patriottico hanno fatto leva sul malcontento degli elettori per i problemi economici e la lentezza delle riforme, facendo leva anche su una diffusa disinformazione. L’inflazione nel Paese resta alta, intorno al 7%, mentre i moldavi devono sostenere anche costi più elevati per importare l’energia.

Viorica Burlacu, venditrice di frutta nella capitale Chisinau, afferma che la guerra in Ucraina dimostra che la Moldavia ha bisogno della protezione dell'Europa: “Abbiamo paura della guerra, nessuno la vuole. Quindi ci stiamo rivolgendo all’Europa per avere almeno un po’ di protezione”.

A Balti, una città nel Nord della Moldavia, l’82enne Maria Scotari rivela invece di essere stata felice da giovane studentessa nell’Unione Sovietica: “Che cosa c'era di così male? La vita era così. Ero una studentessa, tutto andava bene, tutto era fantastico”.

More from PRIMO PIANOMore posts in PRIMO PIANO »

Comments are closed.