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Si fingono carabiniere e perito per estorcere denaro e preziosi ad anziani: fermato dalla Polizia di Stato uno dei complici nel porto di Olbia. Recuperata ingente refurtiva e l’uomo rinchiuso in carcere.

Cagliari, 25 Sett 2025 – Agenti della Squadra Mobile di Cagliari e della Polizia di Frontiera di Caglliari, nella serata di mercoledì scorso, hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria, un 48enne di Napoli, per l’ipotesi di reato di estorsione aggravata consumata in due distinte circostanze nei confronti di due coppie anziane.

Il personale della Polizia di Stato del capoluogo sardo nello Scalo Marittimo di Olbia, hanno fermato i presunti autori, falsamente qualificatisi come operatori di un Comando dei Carabinieri, che in due distinte occasioni, verificatesi il 18 e 23 settembre, hanno raggirato telefonicamente le vittime convincendole con l’inganno che a Olbia era stata consumata una rapina di preziosi successivamente trafugati proprio presso la loro abitazione.

A quel punto, i telefonisti del gruppo, hanno convinto gli uomini a recarsi presso la vicina Stazione dei Carabinieri per essere sentiti in merito alla rapina, isolando così le donne all’interno della loro abitazione e consentendo ad un complice, un finto perito, di raggiungerle nelle mura domestiche ed intimidirle fino al punto di farsi consegnare tutti i preziosi ed il denaro disponibile per evitare eventuali ripercussioni in caso di rifiuto.

Gli agenti della Mobile, intervenuti sul posto unitamente al personale delle Volanti, hanno da subito avviato le indagini attraverso l’esame dei sistemi di videosorveglianza della zona che hanno poi consentito di identificare quale maggiore indiziato, un soggetto che per fattezze fisiche poteva corrispondere alle descrizioni fornite dalle vittime.

Per tale motivo, sono stati analizzati tutti i cartellini foto segnaletici dei pregiudicati, in ambito nazionale, specializzati in tale tipologia di reato, giungendo all’identificazione del presunto autore.

Le operazioni di ricerca dell’uomo sono state estese a tutti i porti ed aeroporti isolani e nella serata di ieri il suo nominativo è stato rintracciato nelle liste del traghetto di linea con partenza da Olbia e arrivo il giorno successivo a Civitavecchia.

Quindi il malfattore è stato individuato durante le operazioni d’imbarco ed è stato pertanto sottoposto ad un controllo dal personale della Squadra Mobile e della Polizia di Frontiera a seguito del quale gli agenti sono riusciti a recuperare i preziosi e il denaro risultati sottratti il 23 settembre a Cagliari.

In tarda serata entrambe le vittime di reato hanno riconosciuto l’autore che, stante i gravi indizi di colpevolezza, è stato sottoposto ad un provvedimento di fermo e ultimate le formalità di legge è stato condotto e rinchiuso presso la Casa circondariale di Tempio Pausania a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Proseguono le indagini per l’individuazione degli ulteriori complici e per stabilire se ai due arrestati siano riconducibili ulteriori eventi criminosi consumati di recente

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