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Commissione dell’Eurocamera: sì all’immunità per Ilaria Salis. L’eurodeputata di Avs: “Un segnale importante e positivo”.

Cagliari, 23 Sett 2025 - La commissione giuridica del Parlamento europeo (Juri) ha votato contro la richiesta di revoca dell'immunità all'eurodeputata di Avs, Ilaria Salis. I contrari sono stati 13 e i favorevoli 12.

Il voto di oggi non è però quello definitivo: la decisione finale spetta infatti all'Aula, un passaggio che avverrà quasi sicuramente nella prima settimana di ottobre. La plenaria però tradizionalmente conferma il parere della commissione.

"Oggi la Commissione Juri ha deciso di difendere la mia immunità e l'indipendenza del Parlamento, e di respingere la richiesta di revoca avanzata dal regime ungherese. È un segnale importante e positivo. Ho piena fiducia che il Parlamento confermerà questa scelta nella plenaria di ottobre, affermando la centralità dello stato di diritto e delle garanzie democratiche". Questo il commento a caldo di Ilaria Salis.

“Difendere la mia immunità non significa sottrarmi alla giustizia, ma proteggermi dalla persecuzione politica del regime di Orbán. È per questo che la sua tutela è essenziale. Le autorità italiane restano libere di aprire un procedimento a mio carico, come io stessa auspico e chiedo con forza”, ha aggiunto l'eurodeputata Avs.

"La commissione non ha ritenuto ci fossero le condizioni per un processo giusto in Ungheria. È stata interpretata correttamente la normativa in tema di immunità parlamentare. Non si poteva non tener conto di alcuni dati oggettivi e di alcune problematiche che ci sono in Ungheria per quanto riguarda la violazione dello Stato di diritto". È il commento degli avvocati milanesi di Ilaria Salis, Eugenio Losco e Mauro Straini, dopo il voto della Commissione.

"Oggi è diventato chiaro: il Parlamento Europeo ha scelto di salvaguardare la sua protetta piuttosto che stare dalla parte delle persone. Schermando Ilaria Salis dalla presa di responsabilità, il Pe ha dimostrato che la sua bussola è la lealtà politica, non la giustizia". Lo ha affermato Balazs Orban, direttore politico dell'ufficio del premier ungherese, in un post su X.

"Le autorità ungheresi l'hanno arrestata e incriminata, ma lei ha trovato rifugio dietro un mandato di Bruxelles. Mantenendo questa protezione politica, il Pe ha fatto la sua scelta: non difendere la giustizia, ma proteggere i propri alleati ideologici", ha denunciato.

Lo scrive sui social Matteo Salvini, commentando la conferma dell'immunità parlamentare per Ilaria Salis votata in commissione Affari giuridici dell'Europarlamento che ha respinto, a voto segreto, la richiesta dell'Ungheria di togliere l'immunità all'eurodeputata italiana eletta nelle liste Avs.

Nel post del vice premier e segretario della Lega, una foto di Salis con la scritta "Vergogna, Vergogna. Poltrona salva, dignità persa".

In un successivo post Salvini aggiunge: "Al Parlamento europeo, nel primo voto in Commissione respinta (13 a 12) la richiesta di revoca dell'immunità a Ilaria Salis. A ottobre il voto decisivo in Aula a Strasburgo. Chi sbaglia, non paga".

"Ringraziamo i parlamentari della commissione Juri del Parlamento Europeo che hanno bocciato la revoca della richiesta dell’immunità per Ilaria Salis. Ilaria ha sempre detto di non voler fuggire dal processo ma di volere un giusto processo che non può essere garantito in Ungheria, dove Orban ha già scritto la sentenza di condanna, come dimostra il post del suo portavoce che ha mandato a Ilaria le coordinate del carcere in Ungheria. Per noi quella di Ilaria è stata ed è una battaglia per lo Stato di diritto e la democrazia in Europa". Lo affermano Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni di Avs.

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