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Canada, Australia e UK riconoscono la Palestina. L’ira del criminale di guerra Netanyahu: “Combatteremo questi appelli”.

Cagliari, 21 Sett 2025 - "Oggi, per ravvivare la speranza dipace tra palestinesi e israeliani e di una soluzione a due Stati, il Regno Unito riconosce formalmente lo Stato diPalestina". Lo annuncia il premier britannico Keir Starmer su X.

"La soluzione a due stati non è una ricompensa per Hamas, perché significa che Hamas non potrà avere futuro, nessun ruolo nel governo, nessun ruolo nella sicurezza". Allo stesso tempo, "i bombardamenti incessanti e crescenti del governo israeliano su Gaza, l'offensiva delle ultime settimane, la fame e la devastazione sono assolutamente intollerabili. Decine di migliaia di persone sono state uccise, comprese migliaia mentre cercavano di procurarsi cibo e acqua. Questa morte e questa distruzione ci terrorizzano tutti. Devono finire". Lo dice Keir Starmer in un video-intervento di circa 6 minuti in cui ha annunciato il rinoscimento dello Stato palestinese da parte del Regno Unito.   "Hamas è un'organizzazione terroristica brutale. Il nostro appello per una vera soluzione a due Stati è l'esatto opposto della loro visione piena d'odio", ha aggiunto Starmer, ricordando che "abbiamo già sanzionato e sanzionato Hamas, e andremo oltre". Tanto che "ho diretto i lavori per sanzionare altre figure di Hamas nelle prossime settimane". Starmer allo stesso modo sottolinea che "nel frattempo la crisi umanitaria provocata dall'uomo a Gaza raggiunge nuove vette.

Anche l'Australia ha riconosciuto oggi la Palestina come Stato. Lo dice il premier australiano Anthony Albanese sui social.

Ed inoltre il Canada riconosce lo Stato di Palestina e offre la sua collaborazione per costruire la promessa di un futuro pacifico sia per lo Stato di Palestina che per lo Stato di Israele.

Lo afferma il primo ministro canadese Mark Carney, come riporta Sky News. Il Canada è la prima nazione del G7 a riconoscere ufficialmente la Palestina.

Dura giusta presa di posizione, del presidente spagnolo. "La destra è incapace di condannare il genocidio di Netanyahu a Gaza". Lo ha scritto in un messaggio su X il premier spagnolo, Pedro Sanchez, intervenuto oggi alla Festa della Rosa nel pugno del Partito socialista operaio spagnolo (Psoe) in Catalogna. "Difendere la causa dell'Ucraina e di Gaza non è questione di sinistra o di destra, è questione di umanità, di giustizia, di pace", evidenzia il leader socialista nel post.  Da Barcellona Sanchez raggiungerà direttamente New York, per far parte della delegazione iberica, che include il ministro degli Esteri, José Manuel Albares, alla 80ma Assemblea delle Nazioni Unite, guidata dal capo dello Stato, il re Felipe VI. In occasione anche del 70mo anniversario dell'adesione della Spagna all'Onu, sarà il monarca a tenere il discorso ufficiale all'Assemblea, per sottolineare "l'impegno al più alto livello" del Paese verso il multilateralismo, segnalano fonti ufficiali.   

L'agenda di Sanchez si concentra intensamente sulla situazione a Gaza e sulla soluzione dei due Stati per risolvere il conflitto in Medio Oriente. Il premier assisterà sia all'inaugurazione dell'Assemblea generale Onu martedì che al discorso di Felipe VI mercoledì.

La Spagna ha riconosciuto lo Stato di Palestina il 28 maggio2024, assieme a Irlanda, Norvegia e Slovenia, all'origine di un duro conflitto diplomatico fra Madrid e il governo israeliano. E accoglie con soddisfazione che altre nazioni si allineino alla posizione nella conferenza organizzata per lunedì da Francia e Arabia Saudita.

Domani, il capo dell'esecutivo progressista terrà una conferenza alla Columbia University e risponderà alle domande degli studenti, ribadendo la sua visione e l'impegno per la pace.

E nel frattempo il criminale di guerra Netanyahu minaccia il resto del mondo. Infatti, il premier israeliano ha affermato che "uno Stato palestinese metterebbe in pericolo l'esistenza di Israele" e ha promesso di "combattere gli appelli alla creazione di uno Stato palestinese davanti all'Onu". 

"All'Onu - ha detto il premier israeliano nella riunione settimanale del governo che parlerà venerdì davanti all'Assemblea generale - presenterò la verità. Questa è la verità di Israele, ma è anche la verità oggettiva della nostra giusta lotta contro le forze del male e della nostra visione di una vera pace: la pace attraverso la forza".  

"Dovremo anche combattere all'Onu e in tutte le altre arene contro la falsa propaganda rivolta a noi e contro gli appelli alla creazione di uno Stato palestinese, che metterebbero in pericolo la nostra esistenza e costituirebbero una ricompensa assurda per il terrore", continua, ripetendo, riporta il Timesof Israel, le precedenti dichiarazioni secondo cui le nazioni che riconoscono uno Stato palestinese all'Assemblea generale stanno ricompensando gli atti terroristici di Hamas contro Israele.  Dopo l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ricorda Netanyahu, "incontrerò il mio amico, il presidente Trump. Sarà la quarta volta che lo incontro dall'inizio del suo secondo mandato, più di qualsiasi altro leader mondiale. E abbiamo molto di cui discutere".

Il presidente della Turchia Tayyip Erdogan ha annunciato che solleverà la questione dei "massacri" israeliani a Gaza all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, espremimendo la speranza che un più ampio riconoscimento della Palestina acceleri gli sforzi per una soluzione a due stati, in dichiarazioni rilasciate prima della partenza per New York. Lo scrive The Time of Israel.

Almeno 71 palestinesi, tra cui cinque in attesa di aiuti, sono stati uccisi e 304 feriti negli attacchi israeliani a Gaza nelle ultime 24 ore. Lo ha riferito il ministero della Salute della Striscia, controllato da Hamas, secondo quanto riportato da Al Jazeera.

Il ministero ha aggiunto che quattro corpi sono stati recuperati dalle macerie di precedenti attacchi israeliani. Gli ultimi dati portano il bilancio della guerra a Gaza a 65.283morti e 166.575 feriti. 

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