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Idf, dopo Doha anche lo Yemen: 35 morti. Finalmente la Ue alza la testa contro il genocidio in atto a Gaza da parte dei criminali di guerra Netanyahu e l’esercito. Infatti è calato il gelo tra Israele e Ursula von der Leyen.

Bruxelles, 11 Sett 2025 – la dottrina dell'esercito israeliano è quella di colpire il nemico ovunque si trovi. A 24 ore dall'audace attacco a Doha, mercoledì pomeriggio 12 caccia dell'Iaf hanno volato per 2.350 chilometri fino in Yemen e attaccato con oltre 30 bombe campi militari, un deposito di carburante e il quartier generale del dipartimento di propaganda degli Houthi, a Sanaa e altre città. Il ministero della salute yemenita ha riferito un bilancio di almeno 35 morti e 131 feriti. Nel frattempo, il primo ministro Benyamin Netanyahu ha risposto alle critiche internazionali dopo lo strike in Qatar: in un video in inglese ha accusato di ipocrisia i leader mondiali ricordando che è la vigilia dell'11 settembre, data che ricorda la barbarie islamista che ferì l'America. "Gli Stati Uniti diedero la caccia ai terroristi responsabili ovunque si trovassero. In Pakistan, in Afghanistan. Tutti applaudirono. E' la stessa cosa che abbiamo fatto noi in Qatar. Il nostro 11 settembre è il 7 ottobre", ha detto. Nel video ha quindi minacciato di intervenire nuovamente nel paese del golfo: "Dico a tutte le nazioni che danno rifugio ai terroristi: o li espellete, o li consegnate alla giustizia. Perchè se non lo farete, lo faremo noi", ha affermato. In precedenza aveva avuto due lunghi colloqui telefonici con Donald Trump. 

La giornata di mercoledì è apparsa particolarmente tesa in Israele. Di ora in ora è trapelato un pessimismo sempre maggiore sulla riuscita del raid contro i leader di Hamas riuniti a Doha. Fonti della sicurezza hanno rilasciato diverse dichiarazioni anonime ai media nazionali mettendo in dubbio il successo dell'operazione. Dall'Iran è arrivata una ricostruzione che spiegherebbe come sia siano salvati dai missili: era l'ora della preghiera di mezzogiorno, si sono spostati in un'altra stanza della villetta, lasciando i telefoni cellulari nella sala dei negoziati. Circostanza che avrebbe tratto in inganno l'intelligence israeliana che li collocava erroneamente nella zona dell'edificio presa di mira. A questo si aggiunga che l'Idf, volendo evitare danni collaterali, ha direzionato i missili con precisione sul luogo individuato. Tuttavia non ci sono notizie ufficiali da parte di Israele sull'esito dell'attacco, e neppure da parte di Hamas, del Qatar e degli Usa. Solo il quotidiano saudita Asharq al-awsat riporta che due alti funzionari di Hamas sono rimasti feriti nell'attacco, uno in maniera grave. Entrambi sono ricoverati in un ospedale privato sotto stretta sorveglianza. 

Nell'operazione a Doha, a 1.800 chilometri da Israele, sono stati usati 15 caccia che hanno lanciato 12 missili fuori dallo spazio aereo qatarino, forse dal golfo. Media internazionali hanno sottolineato, alludendo all'ipotesi che il Qatar fosse informato sul raid, che la difesa aerea di fabbricazione americana non è proprio entrata in azione. E le sirene d'allarme non sono state attivate. Il primo ministro al-thani ha spiegato che "i radar non hanno rilevato l'arma israeliana", ha parlato di "risposta" e ha affidato a un team di avvocati l'incarico di azioni legali contro Netanyahu. Il presidente israeliano Isaac Herzog in un'intervista al Daily Mail ha detto che l'obiettivo principale era Khalil al-Hayya, il capo negoziatore di Hamas che "ostacolava un accordo di cessate il fuoco e liberazione degli ostaggi a Gaza": "continuava a dire 'sì, ma' durante i negoziati".  

Il primo ministro del Qatar intanto ha spiegato alla Cnn che Doha sta ripensando al proprio ruolo di mediatore nei negoziati. A Israele ha fatto sapere di essere indisponibile. 

A Gaza nel frattempo l'Idf, dopo un avviso urgente ai residenti, ha raso al suolo la torre Tayba, il quinto edificio a più piani abbattuto negli ultimi giorni. Fonti palestinesi hanno riferito che l'attuale comandante militare di Hamas, Izz al-din Haddad, ha ordinato ai miliziani di rimanere a Gaza city e di prepararsi a una battaglia di mesi. Altri gruppi jihadisti hanno minacciato di punire i combattenti se avessero lasciato la città. La popolazione invece sta lasciando la città, la stima dell'idf è che 150mila residenti si siano già spostati nel sud della striscia.

Intanto nel suo più difficile discorso dell'Unione, Ursula von der Leyen ha annunciato la sospensione parziale della collaborazione bilaterale tra la Commissione e Israele, un rapporto che vale oltre 30 milioni di euro. "Proporremo sanzioni contro i ministri estremisti e contro i coloni violenti. Proporremo anche una sospensione parziale dell'accordo di associazione sulle questioni commerciali", ha annunciato von der Leyen, ricordando, tuttavia, come sul tema i 27 siano divisi. E incappando nella rapida e iraconda reazione del ministro degli esteri israeliano Gideon Saàr, che l'ha accusata di essere "influenzata dalla propaganda di Hamas".

Parlando con l'emittente statunitense Cnn, il primo ministro del Qatar, sceicco Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani, ha dichiarato che ci sarà una "risposta collettiva" all'aggressione israeliana.

"Ci sarà una risposta che arriverà dalla regione. Questa risposta è attualmente oggetto di consultazioni e discussioni con altri partner regionali" ha detto lo sceicco Mohammed. "Speriamo - ha aggiunto - in qualcosa di significativo che dissuada Israele dal continuare questo atteggiamento di prepotenza".

Il presidente degli Stati uniti Donald Trump ha detto al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu che la sua decisione di colpire Hamas in Qatar non è stata saggia. Lo ha riportato il Wall Street Journal, citando alti funzionari dell'amministrazione.

Trump avrebbe fatto queste osservazioni durante quella che il giornale ha descritto come una telefonata accesa avvenuta martedì, dopo l'attacco.

Netanyahu avrebbe risposto di aver avuto una breve finestra di opportunità per lanciare i raid e di averla sfruttata. Una seconda telefonata tra i due leader, avvenuta più tardi lo stesso giorno, è stata invece cordiale, con Trump che ha chiesto a Netanyahu se l'attacco avesse avuto successo.

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