Cagliari, 27 Ago 2025 - Prendono ufficialmente il via a Decimomannu i lavori di riqualificazione dell’attuale poliambulatorio, che verrà trasformato in una Casa della Comunità, un presidio moderno e integrato di sanità territoriale finanziato con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
L’intervento rientra nel piano regionale per la realizzazione di 50 Case della Comunità entro il 2026. La nuova struttura rappresenterà un punto di riferimento essenziale perla salute dei cittadini, offrendo assistenza sanitaria e socio-sanitaria di prossimità, in particolare per la gestione della cronicità, della fragilità e per l’erogazione delle cure primarie. All’interno della Casa di Comunità opereranno medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, infermieri di famiglia e di comunità, personale sanitario e amministrativo, in un approccio multidisciplinare e integrato.
Sarà inoltre attivo il PuntoUnico di Accesso (Pua), per facilitare l’orientamento dei cittadini all’interno dei servizi.
"Il progetto ha come obiettivo quello di creare una struttura a misura della comunità, capace di offrire cure più vicine, tempestive ecoordinate - commenta il Commissario Straordinario Aldo Atzori -. Grazie alle risorse del Pnrr, si realizza un modello innovativo e vicino ai bisogni delle persone, volto a rafforzare l’assistenza territoriale e a ridurre il ricorso inappropriato agli ospedali".
"La Casa di Comunità sarà un presidio fondamentale per migliorare l’accesso ai servizi sanitari e garantire una presa in carico più efficace e personalizzata" - aggiunge Pierpaolo Pateri, Direttore del Distretto Socio Sanitario Cagliari Area Ovest.
Il progetto prevede soluzioni distributive e funzionali, limitando al minimo gli interventi di demolizione dei locali esistenti, essenziali per la rifunzionalizzazione della struttura alla luce dei requisiti richiesti dal D.M. n. 77/2022 per la realizzazione di una Casa di Comunità Hub. L’organizzazione degli spazi della Casa di Comunità di Decimomannu prevede l’individuazione delle Macroaree omogenee, delle aree funzionali, delle tipologie di servizi generali e logistici per accogliere gli utenti in spazi flessibili che permetteranno alla Direzione Medica di modificare il modo in cui utilizzano gli spazi in base all’evoluzione delle esigenze, perciò migliorare la qualità e la continuità assistenziale.
Il nuovo impianto distributivo si allinea, infatti, alle geometrie derivanti dai vincoli strutturali dell’edificio esistente, permettendo di ricavare i locali destinati ai servizi e all’assistenza di prossimità nel piano terra e quelli adibiti alla medicina specialistica e cure primarie al primo piano. Com
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