Washington, 19 Ago 2025 - Donald Trump, al termine dei colloqui con i leader di Ucraina e Unione Europea, ha dichiarato di stare preparando un incontro diretto tra Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin. Il presidente degli Stati Uniti ha chiamato il capo del Cremlino durante le consultazioni con il leader ucraino e gli europei, cosa confermata da Mosca, dove però i massimi vertici non si sbilanciano sull'accelerazione che Trump tenta di dare al processo: il consigliere presidenziale Jury Ushakov si è limitato a dire che Putin e Trump hanno discusso della possibilità di “elevare il livello” dei negoziati diretti, per affrontare anche la spinosissima questione territoriale.
Vladimir Putin dice si al bilaterale con Volodymyr Zelensky. Il faccia a faccia fra i due rivali si terrà entro agosto in una località ancora da definire, e sarà seguito da un trilaterale con Donald Trump. "I preparativi sono in corso", ha detto il presidente americano riferendosi al summit fra i due leader. Un incontro storico durante il quale - ha ammesso Zelensky - si affronterà la questione dei territori, tema che non è stato affrontato nella lunga giornata di incontri alla Casa Bianca nonostante Trump parli da settimane di scambio di territori. L'attenzione dei leader è stata concentrata sulle garanzie di sicurezza, nodo su cui il confronto continuerà serrato.
"Abbiamo discusso delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina, garanzie che saranno fornite da vari paesi europei, in coordinamento gli Stati Uniti", ha spiegato Trump senza entrare nel dettaglio. "Stiamo valutando garanzie stile-articolo 5 della Nato", ha messo in evidenza il segretario generale Mark Rutte in un'intervista a Fox, precisando che non si è parlato dell'eventuale dispiegamento di truppe americane. "Lavoreremo nei prossimi giorni, abbiamo bisogno di discutere più dettagli", ha aggiunto.
"Gli occidentali formalizzeranno le garanzie di sicurezza per l'Ucraina entro 10 giorni", ha annunciato Zelensky, lasciando intendere che le trattative continueranno serrate. I leader europei, incluso il presidente ucraino, hanno parlato di un incontro buono e costruttivo alla Casa Bianca con Trump. I colloqui sono stati "intensi", ha messo in evidenza il cancelliere tedesco Friedrich Merz precisando che non possono essere imposte concessioni territoriali a Kiev. Merz ha comunque espresso apprezzamento per l'impegno americano a offrire garanzie di sicurezza. Parlando di "progressi", il presidente francese Emmanuel Macron si è detto comunque cauto: "Dubito che Putin voglia la pace", ha detto chiedendo "un aumento delle sanzioni" contro la Russia se i negoziati falliranno. Il leader del Cremlino "non è affidabile", ha invece osservato il presidente finlandese Alexander Stubb, sottolineando che la telefonata di Trump al leader del Cremlino nel mezzo dei colloqui alla Casa Bianca è stata una buona idea. Resta da vedere però - ha messo in evidenza - se avrà il coraggio di un tale incontro.
Su questo punto il cancelliere tedesco Friedrich Merz è stato tagliente: quello che vuole Mosca è “come chiedere agli Usa di cedere la Florida”. “Abbiamo discusso delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina, che saranno fornite dai Paesi europei in coordinamento con gli Stati Uniti. Ho chiamato il presidente Putin e ho iniziato i preparativi per un incontro tra il presidente Putin e il presidente Zelensky. Dopo di questo si terrà un incontro trilaterale con loro e me”, ha scritto Trump sul suo social Truth Social.
Merz ha dichiarato che l'incontro tra Putin e Zelensky è previsto nelle prossime due settimane. Tuttavia, ha espresso dubbi sul fatto che Putin “abbia abbastanza coraggio” per incontrare Zelensky durante la parte aperta dei colloqui con Trump ha ribadito la richiesta di un cessate-il-fuoco prima di passare al confronto ai massimi vertici allargato alla parte russa. Il corrispondente di Axios, Barak Ravid, ha scritto, citando una fonte, che la Casa Bianca spera di organizzare l'incontro entro la fine di agosto. Zelensky stesso ha affermato che è stata la Russia a proporre a Trump di tenere prima un bilaterale e poi un trilaterale a livello di capi di Stato. Il presidente ucraino ha dichiarato di essere pronto a incontrare Putin senza alcuna condizione: "Perché se iniziamo a pretendere un cessate il fuoco preliminare, la Russia inizierà a porre cento altre condizioni".
Il segretario di stato americano Marco Rubio guiderà un gruppo di consiglieri per la sicurezza nazionale e funzionari della Nato per sviluppare garanzie di sicurezza per l'Ucraina. Lo hanno concordato - come riporta il Wall Street Journal, citando alcune fonti - il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e i leader europei. Le garanzie di sicurezza per l'Ucraina includeranno quattro componenti: presenza militare, difesa aerea, armi e monitoraggio della cessazione delle ostilità, si legge nell'articolo del quotidiano. Ci sono diversi modi, ha sottolineato il quotidiano, in cui gli Stati Uniti possono fornire supporto militare indiretto alle forze di pace europee in Ucraina, che vanno oltre il dispiegamento di truppe americane nella zona del conflitto.
“A Washington, insieme al Presidente Zelensky e ai nostri partner, abbiamo ribadito al Presidente Trump il nostro impegno a continuare a lavorare insieme per una pace forte e duratura che protegga gli interessi dell'Ucraina e la sicurezza degli europei. Questa pace implicherà necessariamente la concessione all'Ucraina di solide garanzie di sicurezza, sulle quali abbiamo deciso di lavorare in modo molto concreto con gli Stati Uniti. È anche chiaro per noi che la pressione sulla Russia dovrà continuare finché questa pace non sarà stabilita”. Lo scrive sui social il Presidente francese, Emmanuel Macron.
Il primo ministro britannico, Keir Starmer, ha dichiarato di essere “molto soddisfatto” dei risultati dell'incontro odierno, in particolare dei progressi compiuti dai leader in due ambiti: “una svolta sulle garanzie di sicurezza” e “un reale progresso negli incontri bilaterali e trilaterali. È quello che volevo che accadesse oggi e sono davvero contento che siamo arrivati a questo punto” ha detto rispondendo alle domande della BBC.
Interrogato sulle preoccupazioni che la diplomazia relativa alla guerra in Ucraina si stia trasformando in un accomodamento degli Stati Uniti nei confronti della Russia, Starmer ha affermato: “La cosa più importante è concentrarsi sui risultati di oggi, perché penso che rassicureranno le persone in Europa, in Ucraina, ma soprattutto nel Regno Unito”. Quando gli è stato chiesto del trattamento riservato a Putin in Alaska qualche giorno fa, Starmer ha risposto: “Sostengo gli sforzi del presidente Trump per raggiungere una soluzione pacifica e duratura di questo conflitto”. Per Starmer l'incontro ha dimostrato un “reale senso di unità” tra i leader europei, Zelensky e Trump. Il premier britannico ha sottolineato che “nessuna decisione sull'Ucraina dovrebbe essere presa senza l'Ucraina”.
La Presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha twittato per sostenere gli appelli già espressi oggi per il ritorno dei bambini scomparsi in Ucraina. “Il costo umano di questa guerra deve finire”, ha scritto. “E questo significa che ogni singolo bambino ucraino rapito dalla Russia deve essere restituito alle proprie famiglie”. Von der Leyen ha risposto a un tweet di Donald Trump, il quale affermava che i bambini scomparsi e rapiti in tutto il mondo sono una questione di particolare importanza per la First Lady Melania Trump. Nel fine settimana, la Casa Bianca ha condiviso una lettera scritta da Melania al Presidente russo Putin, implorandolo di proteggere i bambini. “Signor Putin, lei può da solo restituire loro la loro melodiosa risata” ha scritto Melania.
Marco Rubio ha affermato su Fox News che sia la Russia sia l'Ucraina dovranno fare concessioni territoriali per raggiungere un accordo di pace. “Non è facile e forse non è nemmeno giusto, ma è ciò che serve per porre fine a una guerra” ha affermato il Segretario di Stato americano presente nella stanza durante l'incontro tra Trump e Vladimir Putin la scorsa settimana. Rubio afferma che la definizione di queste linee dipenderà da Putin e Zelensky, e il ruolo dell'America è quello di garantire la comunicazione tra le due parti. “Saremo lì per facilitare la situazione” ha affermato.
Le autorità di Kiev affermano che la Russia ha lanciato stanotte un'ondata di attacchi con missili e droni contro le città ucraine, poche ore dopo la conclusione dei colloqui di pace tra il presidente Volodymyr Zelensky e il suo omologo americano Donald Trump alla Casa Bianca. Esplosioni sono state segnalate nella città centro-orientale di Kremenchuk, nella regione di Poltava: obiettivo dell'attacco sarebbe stata un'infrastruttura energetica, secondo i media locali. L'aeronautica militare Ucraina ha affermato che anche le città vicine alla linea del fronte, tra cui Kharkiv e Poltava, sono sotto la minaccia di attacchi missilistici. Un allarme antiaereo è stato emesso diverse regioni dell'Ucraina, tra cui quella di Kiev.
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