Washington, 18 Ago 2025 - La Casa Bianca ha reso noto il programma degli incontri che il presidente Donald Trump avrà nel corso della giornata con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i leader europei volati a Washington, tra i quali la premier Giorgia Meloni. L'inizio del bilaterale tra il presidente Usa e Zelensky è in programma alle 13.15 (le 19.15 in Italia). Alle 14.15 (le 20.15 in Italia), Trump saluterà i leader europei, con i quali ci sarà una foto di famiglia. Alle 15 (le 21 in Italia) avrà inizio l'incontro multilaterale con i leader europei.
"Il presidente ucraino Zelensky può porre fine alla guerra con la Russia quasi immediatamente, se lo desidera, oppure può continuare a combattere". Lo scrive il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sul suo profilo Truth a poche ore dall'incontro con i principali leader europei e con lo stesso presidente ucraino. "Ricordate come è iniziato tutto - aggiunge ancora Trump -. Non si può più tornare indietro con la Crimea data a Obama (12 anni fa, senza che venisse sparato un colpo!), e non si può entrare nella NATO da parte dell'Ucraina. Certe cose non cambiano mai".
Volodymyr Zelensky vuole mettere fine “rapidamente” alla guerra in Ucraina, ma con una “pace duratura”. Lo ha dichiarato lo stesso presidente ucraino su X, a poche ore dall'incontro previsto per oggi con Donald Trump a Washington, dove ha annunciato di essere arrivato. “Abbiamo tutti il profondo desiderio di porre fine a questa guerra in modo rapido e affidabile. E la pace deve essere duratura”, ha scritto sul social network Zelensky, che si prepara a incontrare il presidente americano alla presenza dei leader europei che lo sostengono.
“Da 3 giorni le fake news affermano che ho subito una ‘grave sconfitta’ consentendo al presidente russo Vladimir Putin di tenere un importante vertice negli Stati Uniti. In realtà, gli sarebbe piaciuto molto tenere l'incontro in qualsiasi altro posto che non fosse gli Stati Uniti, e le fake news lo sanno. È stato un punto di contesa importante. Se avessimo tenuto il Summit altrove, i media controllati e gestiti dai Democratici avrebbero detto che quella era una cosa terribile. Questa gente è malata”. Così il presidente Usa Donald Trump, attraverso Truth, accusando i media e l'opposizione.
“Il senatore del Connecticut, Chris Murphy: ‘Putin ha ottenuto tutto ciò che voleva’. In realtà, ‘nessuno ha ottenuto niente’, troppo presto, ma ci stiamo avvicinando. Murphy è un tipo leggero che pensa di aver fatto bella figura con il presidente russo venendo in America. In realtà, è stato molto difficile per il presidente Putin farlo. Questa guerra può finire, ora, ma gente stupida come Murphy, John Bolton e altri, rende molto più difficile farlo”, ha scritto Trump, riferendosi al suo ex consigliere per la sicurezza nazionale.
“Grande giornata alla Casa Bianca. Non ho mai avuto così tanti leader europei contemporaneamente. È un grande onore per me ospitarli. Il presidente ucraino Zelensky può porre fine alla guerra con la Russia quasi immediatamente, se lo desidera, oppure può continuare a combattere. Ricordatevi come è iniziato. Non è possibile riavere indietro la Crimea data a Obama (12 anni fa, senza che fosse stato sparato un colpo!), e non è possibile che l'Ucraina entri nella Nato. Alcune cose non cambiano mai” ha affermato il Presidente Usa su Truth.
Ci saranno anche diversi leader europei oggi a Washington da Donald. Trump con Volodymyr Zelensky per discutere di come porre fine alla guerra in Ucraina, alla luce del summit di Ferragosto in Alaska fra Trump e Vladimir Putin. Per l'Europa ci saranno la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il presidente della Finlandia Alexander Stubb, il primo ministro del Regno Unito Keir Starmer e il segretario generale della Nato Mark Rutte.
I leader europei con Zelensky ma per difendere gli interessi del vecchio continente
"Grandi progressi con la Russia. Restate sintonizzati!", ha scritto Trump sul suo social Truth. L'impressione è che gli europei vogliano blindare Zelensky per fare in modo che l'incontro vada meglio del precedente. L'ultima sua visita alla Casa Bianca, infatti, risale al 28 febbraio scorso, quando nello Studio Ovale andò in scena un acceso scontro con Trump e con il vice presidente Usa JD Vance, in cui gli alleati aggredirono verbalmente il presidente ucraino. Gli europei però saranno a Washington "non solo per accompagnare Zelensky, ma anche per difendere gli interessi degli europei", ha sottolineato Emmanuel Macron al termine di circa 2 ore di riunione in video-conferenza della cosiddetta coalizione dei volenterosi, mettendo in evidenza che ne va della sicurezza dell'Europa.
Trump prima vuole vedere faccia a faccia Zelensky.
Secondo la Bild, Trump incontrerà inizialmente solo Zelensky, e poi si uniranno gli europei. Fra i nodi principali da sciogliere, quello delle garanzie di sicurezza per Kiev in caso di accordo di pace, dopo che gli Usa hanno dato la loro disponibilità a partecipare a queste garanzie insieme all'Europa. Tanto più che nelle ultime ore l'inviato speciale Usa Steve Witkoff ha rivelato alla Cnn che Putin, per la prima volta, nel vertice di Anchorage ha acconsentito a che Stati Uniti ed Europa possano offrire all'Ucraina una garanzia di sicurezza simile a quanto previsto per la Nato dall'articolo 5. A Trump, in particolare, gli europei "chiederanno fino a che punto" intende partecipare alle garanzie di sicurezza, "chi è disposto a fare cosa", ha spiegato Macron, perché "gli ucraini non possono accettare semplici impegni teorici".
La coalizione dei volenterosi è il gruppo composto da quei Paesi che sono disposti a dare un contributo per monitorare e sostenere qualsiasi futuro accordo di pace fra Mosca e Kiev. A riprova del rinnovato sostegno dell'Europa a Kiev, alla loro riunione in video-call ha partecipato anche Zelensky, che si è collegato da Bruxelles insieme alla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, dopo un bilaterale fra i due. I punti emersi dalla riunione dei volenterosi li ha sintetizzati lo stesso esecutivo comunitario: "la necessità di porre fine alle uccisioni in Ucraina, l'impegno a mantenere la massima pressione sulla Russia attraverso le sanzioni, il principio secondo cui spetta all'Ucraina prendere decisioni sul proprio territorio e il tema cruciale delle solide garanzie di sicurezza che tutelano gli interessi vitali dell'Ucraina e dell'Europa". "L'Ucraina deve diventare un porcospino d'acciaio indigesto per i potenziali invasori", aveva dichiarato poco prima von der Leyen. Una cosa comunque deve essere chiara: l'aggressore è Putin, che non vuole la pace ma "la capitolazione dell'Ucraina", ha detto Macron.
La richiesta di Mosca di ritirare le forze ucraine dal Donetsk può essere presa solo in accordo con Zelensky.
Dopo la rivelazione del Financial Times secondo cui Putin in Alaska avrebbe chiesto a Trump il ritiro delle forze ucraine dalla regione di Donetsk come condizione per la fine della guerra, tanto Zelensky quanto gli europei - da von der Leyen a Meloni a Zelensky - hanno ripetuto che questo tipo di decisioni non può essere preso senza Kiev. "I confini internazionali non possono essere modificati con la forza", ha affermato von der Leyen a fianco del leader ucraino. Il quale dal canto suo ha escluso la rinuncia a territori affermando che "la Costituzione dell'Ucraina rende impossibile cedere o scambiare terre".
Irrinunciabile l'incontro a tre tra Trump, Putin e Zelensky
"Poiché la questione territoriale è così importante, dovrebbe essere discussa solo dai leader di Ucraina e Russia in un incontro trilaterale tra Ucraina, Stati Uniti e Russia. Finora la Russia non ha dato alcun segno che ciò accadrà e, se la Russia rifiuterà, dovranno seguire nuove sanzioni", ha detto. Dell'opzione del cessate il fuoco - sulla quale Trump ha fatto marcia indietro dopo il suo incontro con Putin passando a indicare come prioritario direttamente un accordo di pace - al momento continua a parlare solo Zelensky, che l'ha definito "necessario" per lavorare rapidamente a un'intesa. Anche se il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, non l'ha esclusa del tutto. Ha assicurato infine che, "se non ci sarà un accordo di pace, se non ci sarà la fine di questa guerra, il presidente è stato chiaro, ci saranno conseguenze".
Comments are closed.