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Bombe israeliane su donne e bambini affamati: ieri altri 92 morti. Ben Gvir marcia su Al Aqsa. Netanyahu: “Hamas affama gli ostaggi”. 1200 coloni occupano la Spianata delle Moschee.

Gaza, 4 Agpo 2025 - Dall'alba di ieri gli attacchi dell'esercito israeliano a Gaza hanno ucciso almeno 92 persone, hanno riferito fonti mediche ad Al Jazeera. Tra le vittime, 56 persone erano alla ricerca di aiuti. Nove civili sono stati uccisi a Rafah e sette a Netzarim, nel nord di Gaza.

Un gruppo di manifestanti del Forum delle famiglie degli ostaggi israeliani ha bloccato l'autostrada Ayalon a Tel Aviv, chiedendo un accordo immediato per liberazione dei prigionieri israeliani trattenuti da Hamas. 

L''Hostage Families Forum" ha criticato duramente il primo ministro d'Israele, Benjamin Netanyahu, dopo che aveva detto: "Hamas non vuole un accordo e Israele deve agire per eliminare il gruppo terroristico". Dichiarazioni che sono sembrate estremamente pericolose per la sopravvivenza degli ostaggi ancora in prigionia e in un contesto di negoziati in corso (seppur in stallo) per il cessate il fuoco. 

"Da 22 mesi all'opinione pubblica è stata venduta l'illusione che la pressione militare e gli intensi combattimenti riporteranno indietro gli ostaggi", afferma in una nota il gruppo, che rappresenta la maggioranza delle famiglie dei 50 ostaggi ancora detenuti. "Anche prima che la bozza per un accordo globale sia scritta, ci dicono che un accordo non è fattibile", aggiunge la nota. "Bisogna dire la verità: estendere la guerra mette a repentaglio la vita degli ostaggi, che rischiano una morte imminente. Abbiamo visto le immagini agghiaccianti degli ostaggi nei tunnel, non sopravviveranno ad altri lunghi giorni di orrore".

Si vedono gli ostaggi "languire in una cella sotterranea. Ma i mostri di Hamas che li circondano hanno braccia grasse e carnose. Li stanno affamando come i nazisti affamavano gli ebrei". Lo dice, senza nessuna vergogna per quello che sta facendo contro donne e bambini di Gaza che continuano a morire di stenti e per le bombe, il premier israeliano Benjamin Netanyahu in un video. "E quando vedo questo - aggiunge - capisco esattamente cosa vuole Hamas. Non vuole un accordo. Vuole spezzarci con questi video dell'orrore, con la propaganda menzognera che diffonde nel mondo. Noi non ci spezzeremo. Mi sento ancora più determinato a liberare i nostri figli rapiti, a eliminare Hamas, e garantire che Gaza non rappresenti mai più una minaccia".

Gli ostaggi israeliani non riceveranno alcun "privilegio speciale" nell'alimentazione che ricevono rispetto al resto della popolazione di Gaza. "Non facciamo morire di fame intenzionalmente i prigionieri, ma mangiano lo stesso cibo che mangiano i nostri combattenti e la popolazione in generale. Non riceveranno alcun privilegio speciale a fronte del crimine di affamare e assediare" la popolazione, si legge in una dichiarazione dell'ala militare di Hamas, le Brigate Al-Qassam.

Secondo i dati pubblici dell'Onu - Monitoring & Tracking Dashboard UN2720, un sistema che traccia ogni camion di aiuti che entra a Gaza utilizzando codici Qr - tra il 19 maggio e il 2 agosto sono state scaricate circa 40.000 tonnellate di aiuti umanitari, ma solo 4.100 tonnellate (il 10%) sono arrivate a destinazione. Il resto è stato contrassegnato come "intercettato", cioè i carichi "sono stati dirottati lungo il tragitto dentro Gaza sia pacificamente da parte di persone affamate che con la forza da parte di attori armati".  

I dati dell'Onu sono pubblicati online: 40.012 tonnellate di aiuti sono state scaricate ai valichi, 27.434 tonnellate hanno lasciato i valichi verso la destinazione, 23.353 tonnellate (l'85%) sono state saccheggiate all'interno di Gaza. Solo 4.111 tonnellate (il 10%) sono arrivate ai civili.

L'Action on Armed Violence, un'organizzazione non governativa con sede a Londra (Aoav), ha affermato che quasi nove indagini militari israeliane su dieci - che riguardano presunte violazioni dei diritti umani o crimini di guerra commesse dai suoi soldati dall'inizio della guerra a Gaza - sono state chiuse senza trovare colpe o sono rimaste senza soluzione. Lo scrive il Guardian. Tra le indagini irrisolte figurano l'uccisione di almeno 112 palestinesi in coda per la farina a Gaza City nel febbraio 2024, ha affermato l'Ong, e un attacco aereo che ha ucciso 45 persone in un campo con tende a Rafah nel maggio 2024.

Rimane irrisolta anche l'inchiesta sull'uccisione di 31 palestinesi mentre si recavano a ritirare cibo in un punto di distribuzione a Rafah il 1° giugno. Secondo testimoni sarebbero stati uccisi dopo che le forze israeliane hanno aperto il fuoco. Poco dopo, le forze della difesa israeliane (Idf) hanno dichiarato che le notizie erano “false”, ma hanno precisato al quotidiano britannico che l'incidente era “ancora in fase di revisione”. Iain Overton e Lucas Tsantzouris, del team dell'Aoav, hanno affermato che le statistiche suggeriscono che Israele sta cercando di creare un “modello di impunità non riuscendo a incolpare nella stragrande maggioranza dei casi le loro forze”.

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