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Caldo, bollino rosso in 20 città italiane. Temporali nel prossimo fine settimana. Anche i Balcani nella morsa del caldo.

Cagliari, 4 Lug 2025 - Secondo l'ultimo aggiornamento del bollettino delle ondate di calore curato dal ministero della Salute, il giorno più critico è oggi, venerdì 4 luglio, quando le città da "bollino rosso" saranno 20, due più di oggi: Ancona, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Milano, Palermo, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Venezia, Verona e Viterbo. In arrivo un fronte freddo da Nord-Ovest che porterà ad un abbassamento delle temperature, in maniera più marcata al Nord ma anche al Centro-Sud. "Arriverà probabilmente domenica sul Nord Italia", dice all'Ansa Lorenzo Giovannini, fisico dell'atmosfera dell'Università di Trento: "Si passerà da una condizione molto sopra la media a una anche sotto la media stagionale per quanto riguarda le zone settentrionali".   

L'arrivo del fronte freddo porterà con sé, con ogni probabilità, anche qualche fenomeno meteorologico più estremo come forti temporali e grandinate, ma localizzati in aree circoscritte. "Probabilmente ci sarà qualche fenomeno intenso com'è tipico di questi contrasti - afferma Giovannini - ma sono molto difficili da prevedere con precisione, soprattutto perché quelli estivi sono solitamente localizzati".

Sabato 5 le città da "bollino rosso" scenderanno a 15: dall'elenco usciranno Brescia, Milano, Torino, Venezia e Verona.   

Il tempo previsto sull'Italia secondo il servizio meteorologico dell'Aeronautica militare. 

Sabato 5 luglio. Nord: nelle prime ore della giornata precipitazioni sparse sul Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna centro-settentrionale e Veneto occidentale; una instabilità nelle ore più calde porterà rovesci e temporali sull'arco alpino e appennino con interessamenti anche delle pianure lombarde e piemontesi che si protrarranno anche nelle ore serali; temperature in parziale attenuazione. Centro e Sardegna: cielo generalmente sereno con formazione di addensamenti nelle aree interne dell'appennino, durante le ore più calde, che porteranno rovesci o temporali nelle aree interne della Toscana, Marche e Abruzzo; temperature in graduale attenuazione; Sud e Sicilia: una formazione di parziale nuvolosità dalla metà giornata fino a sera, porterà locali rovesci e isolati temporali sui rilievi appenninici; soleggiato sui restanti settori. Alte temperature persistono sulla Puglia, Basilicata, Campania settentrionale e Sicilia meridionale.

Domenica 6 luglio. Cielo nuvoloso sulle regioni del nord con piogge diffuse che nel passare delle ore si intensificheranno con rovesci e temporali in particolare su Piemonte, Lombardia, Liguria di levante e Toscana settentrionale; in serata condizioni di spiccato mal tempo vedranno interessate anche il Veneto e il Fiuli-Venezia Giulia. Calo termico in particolare sul nord e regioni tirreniche del centro.

Lunedì 7 luglio. Nella prima metà della giornata piogge con locali temporali, anche intensi, interesseranno il nord-est con particolare riferimento al Friuli-Venezia Giulia; mal tempo anche su Toscana, Umbria, aree interne del Lazio per poi attenuarsi nel proseguo della giornata.

Martedì 8 e mercoledì 9 luglio: ancora mal tempo sulle regioni centro-settentrionali, che si sposterà sulle regioni del medio adriatico per poi migliorare con ampie schiarite nel giorno seguente su tutto il Paese.

La morsa del caldo torrido che sta interessando buona parte dell'Europa ha investito anche i Balcani, dove in tutti i Paesi della regione si registrano temperature intorno e anche superiori ai 40 gradi. La città più bollente è risultata oggi Mostar, nel sud della Bosnia-Erzegovina, dove alle 14 il termometro segnava 41 gradi. A Belgrado la colonnina era a 38 gradi, al pari delle altre capitali dei Balcani. Si boccheggia in Croazia, soprattutto sulla costa dalmata, in Montenegro in Kosovo. E si ripropone l'emergenza incendi boschivi, che stanno colpendo in particolare la Macedonia del Nord, con 43 roghi negli ultimi tre giorni. I servizi meteo prevedono che il cado africano resterà nei Balcani fino al 9 luglio, quando è attesa una repentina inversione di tendenza con pioggia e aria più fresca.

Nel Mar Mediterraneo è in corso un'ondata di calore marino senza precedenti per il periodo: in alcune zone le acque hanno toccato addirittura 5 gradi in più rispetto alla media stagionale, come mostrano i dati satellitari del servizio europeo Copernicus. Il colore predominante è il rosso scuro, che simboleggia l'elevata temperatura delle acque. Tra le aree più colpite, il Mar Tirreno, il Mediterraneo orientale e il Mar delle Baleari. Numeri impressionanti arrivano anche dalla baia di Malaga, in Spagna, dove l'acqua che di solito a giugno è intorno ai 18 gradi, è salita fino a 25,7 gradi. E la situazione, avvertono gli esperti, peggiora giorno dopo giorno. Le conseguenze non sono solo sott'acqua. Più il Mediterraneo è caldo, più si carica di energia che poi verrà restituita. Un mare più caldo significa eventi meteorologici estremi, come tempeste e nubifragi sempre più violenti, ma anche problemi diretti per l'ambiente e l'economia. Fioriture algali, morie di cozze e acciughe in fuga verso acque più fredde mettono a rischio la pesca e il turismo. Ma non è tutto. I nostri mari si stanno popolando di specie aliene invasive, mai viste prima o fino a poco tempo fa rarissime. Dagli ormai famosi granchi blu, alle meduse urticanti come la caravella portoghese, fino ai pesci scorpione e pesci coniglio, dotati di spine velenose. Il Mediterraneo è diventato un vero hot spot del cambiamento climatico. E il messaggio degli scienziati è chiaro: i rischi non sono più futuri, ma già presenti, e riguardano tutti noi.

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