Roma, 1 Lug 2025 - L’on. Silvio Lai, deputato sardo del Partito Democratico e primo firmatario degli emendamenti, ha dichiarato:
“Gli incendi che in queste ore stanno devastando la Sardegna non possono essere considerati solo un evento imprevedibile o inevitabile. Sono anche la conseguenza diretta di una scelta politica irresponsabile: quella del Governo Meloni e della maggioranza parlamentare di respingere gli emendamenti presentati dal Partito Democratico per consentire il rafforzamento immediato del Corpo forestale e di Vigilanza Ambientale della Sardegna (Cfva) e dell’Agenzia Forestas, nella parte destinata alla prevenzione degli incendi boschivi”.
A causa di un blocco normativo nato da un complesso di norme, la Sardegna non è stata inclusa nel meccanismo con il quale son state sbloccate le assunzioni nei corpi di sicurezza nazionali, pur esercitando le stesse funzioni tramite il Cfva e Forestas, istituiti ai sensi dello Statuto speciale regionale e finanziati esclusivamente con risorse regionali.
Gli emendamenti presentati chiedevano di: Autorizzare la Regione Sardegna, con risorse proprie, a sbloccare le assunzioni ferme da anni nel Cfva; Superare il blocco assunzionale nazionale, mai rimosso per le Regioni a statuto speciale, a differenza di quanto avvenuto per i corpi statali già dal 2017; Di adeguare la Protezione civile regionale agli obiettivi del Pnrr su adattamento climatico e resilienza ai disastri ambientali.
I numeri parlano chiaro: mancano 190 unità nel Cfva e 570 unità in Forestas. Le torri restano chiuse, i presidi sono sguarniti, e il personale operativo lavora sotto organico e sotto pressione. Proprio questa carenza di organico è figlia di precise scelte politiche sbagliate, che minano la sicurezza della Sardegna.
La Sardegna dispone già delle risorse necessarie per queste assunzioni: manca solo una norma nazionale che rimuova i vincoli ingiustificati. Eppure, il Governo Meloni ha detto no.
“Chiedo al Governo e alla sua maggioranza – conclude Lai – di riprendere immediatamente gli emendamenti bocciati e inserirli nel primo decreto utile. È un dovere verso i cittadini e il territorio.
È bene ricordare che anche alcuni deputati del centrodestra avevano presentato un emendamento analogo successivamente, ma sono stati costretti a ritirarlo per ragioni esclusivamente politiche: non c’era alcun ostacolo economico, solo un rifiuto ideologico”. Red
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