Mogoro (Or), 30 Giu 2025 - Ieri sera i Carabinieri della Compagnia di Mogoro, coadiuvati da quelli del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Oristano e della Compagnia di Oristano, al termine di una lunga giornata di accertamenti, hanno arrestato nella flagranza di reato, sei persone, di cui cinque già note alle Forze dell’Ordine, tutte ritenute responsabili di rissa aggravata e lesioni personali.
A causa di disaccordi e dissapori nati a seguito di cattivi rapporti di vicinato, due giovani, domiciliati al primo piano di un immobile di Via Vittorio Emanuele di Uras, si sono recati presso la famiglia residente al piano terra del medesimo stabile per cercare di risolvere un dissidio avvenuto alcuni giorni prima. Ma durante la discussione gli animi si surriscaldavano e, dal cortile dell’abitazione dove questi si trovavano, iniziava una violenta colluttazione tra questi ed i quattro individui residenti al piano terra. La rissa è poi proseguita in strada.
Quindi a seguito della chiamata al numero di emergenza 112 da parti dei familiari e vista da subito la gravità della situazione, la Centrale Operativa dei Carabinieri di Oristano che, nel caso di eventi di particolare gravità, ricopre le funzioni di “capo maglia” con le altre centrali Operative delle Compagnie di Mogoro e di Ghilarza, ha inviato sul posto diverse auto di servizio mettendo anche in in allarme anche il personale sanitario del 118.
I militari, poco dopo, sono giunti sul luogo indicato dove la situazione appariva da subito critica soprattutto per due rimasti feriti in modo grave, assistito poi sul posto e subito dopo trasportati dal personale sanitario intervenuto, uno presso l’Ospedale Nostra Signora di Bonaria di San Gavino Monreale e l’altro presso il San Martino di Oristano, dove sono tuttora ricoverati. Nel frattempo i militari con molta difficoltà sono riusciti a sedare la rissa e a calmare gli animi.
Nel corso delle operazioni di sopralluogo nel teatro della violenta rissa, effettuate dai militari specializzati in “rilievi tecnici e repertamento” del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Oristano, sono state campionate diverse tracce ematiche presenti sulla pubblica via che hanno permesso di ricostruire tutto il percorso, quasi 80 metri fatto dagli indagati durante la colluttazione. Sono state inoltre repertate e posto sotto sequestro una catena della lunghezza di 80 cm, un coltello da cucina con lama della lunghezza di 16.5 cm, un bastone in legno lungo 85 centimetri e la parte inferiore di un ombrellone, tutti oggetti sui quali è stata riscontrata la presenza di presunte tracce ematiche.
In seguito i reperti rinvenuti sulla scena, previa autorizzazione della Procura della Repubblica di Oristano, titolare delle indagini, saranno inviati al Reparto Investigazioni Scientifiche di Cagliari per gli accertamenti biologici, chimici e dattiloscopici al fine di individuare le impronte ed il gruppo sanguigno presenti sugli oggetti e per identificare con certezza gli individui coinvolti e determinarne il ruolo.
Quattro dei sei soggetti, dopo la redazione di atti ed il fotosegnalamento, su disposizione del Pubblico Ministero di turno, sono stati dichiarati in arresto e rinchiusi presso la Casa Circondariale di Oristano – Massama mentre i due ricoverati, piantonati in stato di arresto nelle rispettive strutture ospedaliere a cura di personale della Polizia Penitenziaria.
Il provvedimento eseguito è una misura pre-cautelare attuata d’iniziativa della Polizia Giudiziaria in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e il destinatario di essa è persona sottoposte alle indagini e, quindi, presunta innocente fino a sentenza definitiva.
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