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Chiusura di un supermercato nel quartiere cagliaritano di Pirri per gravi carenze igienico-sanitarie e vendita di prodotti scaduti.

Ca-Pirri, 19 Giu 2025 – Nell’ambito di un servizio a tutela della salute pubblica, i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (Nas) di Cagliari, con il supporto del personale del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione della Asl di Cagliari, hanno disposto la chiusura immediata di un supermercato situato nel quartiere Pirri, a seguito dell'accertamento di gravi carenze igienico-strutturali e di violazioni in materia di sicurezza alimentare.

L’ispezione ha evidenziato una sistematica messa in vendita di prodotti alimentari altamente deperibili oltre la data di scadenza e il mancato rispetto delle procedure di autocontrollo aziendale (Haccp), con l’utilizzo di depositi non registrati e condizioni ambientali incompatibili con la vendita al pubblico di generi alimentari. L’esercizio, esteso su una superficie di circa 700 metri quadrati, versava in uno stato di evidente degrado igienico, con sporcizia accumulata su pavimenti, muri perimetrali, sotto le scaffalature e dietro le attrezzature, presenza di volatili all’interno dei locali e delle relative deiezioni su pavimenti, pareti e scaffali, ragnatele diffuse in tutta la struttura, ruggine sulle superfici metalliche delle porte d’accesso e dei banchi frigoriferi, piastrelle rotte e difficilmente sanificabili, oltre a un indiscriminato accumulo di rifiuti in vari punti dell’esercizio.

I prodotti alimentari scaduti rinvenuti, tra cui insalata di tonno in scatola, cous cous pronto al consumo e numerose confezioni di frutta e verdura in avanzato stato di alterazione, sono stati distrutti in autotutela dalla parte ispezionata.

Quindi la responsabilità legale dell’attività commerciale è stata individuata in un 48enne residente a Dolianova, amministratore unico della società responsabile del punto vendita, al quale sono state contestate diverse violazioni in materia di igiene e sicurezza alimentare oltre alla violazione del regolamento europeo e al conseguente sequestro amministrativo.

Le sanzioni irrogate ammontano complessivamente a 13.000 euro. Il valore dell’immobile interessato, attualmente sottoposto a provvedimenti restrittivi, è stimato intorno al milione di euro. L’Autorità Sanitaria è stata prontamente informata e segue l’evoluzione della vicenda.

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