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Consiglio Regionale della Sardegna – Interventi sul Question Time.

Cagliari 27 Magg 2025 – Il presidente del Consiglio regionale della Sardegna Piero Comandini, ha aperto la seduta dedicata al question time, con la discussione di interrogazioni e interpellanze a risposta immediata.

Sull’ordine dei lavori è intervenuto il consigliere Alessandro Sorgia (Gruppo Misto) che, in riferimento alle sue tre interrogazioni inserite nell’ordine del giorno, ha detto di aver ricevuto in questi giorni la risposta scritta da parte della Giunta e ha chiesto, per questo, di accorparle nella discussione.

Il presidente Comandini, rispondendo al consigliere Sorgia, ha chiarito che il regolamento lascia all’interrogante la scelta sulle modalità di discussione.

Il presidente ha quindi dato la parola al consigliere Emanuele Cera (Fratelli d’Italia) per l’illustrazione dell’interrogazione n.9 sull’affidamento in concessione di arre agricole di proprietà di Laore ricadenti nel territorio di Arborea. «Nel 2017 – ha detto Cera – le Bonifiche Ferraresi, con un investimento di 9,5 milioni di euro, sono divenute proprietarie di circa 573 ettari dell’ex Sbs (Società bonifiche sarde) in liquidazione da 10 anni. A questi terreni sono stati aggiunti 429 ettari di Laore con una concessione di 15 anni. Un affidamento in concessione che però non è stato preceduto da avvisi o manifestazioni di interesse come stabilito da regolamento di gestione. Documento che prevedeva inoltre l’assegnazione di questi terreni a coltivatori diretti residenti nei comuni di Arborea e Marrubiu». Da qui la richiesta di Cera all’assessore all’Agricoltura per sapere “se l’Agenzia Laore, abbia agito in violazione delle leggi e se l’atto di concessione sia in contrasto col regolamento Laore n. 212 del 2019 circa la vendita secondo il valore di mercato dei terreni agricoli”.

L’assessore all’Agricoltura Gian Franco Satta ha replicato ricordando la lunga vicenda che ha portato alla liquidazione della Sbs e la successiva cessione dei terreni alle Bonifiche Ferraresi nel 2017. «L’operazione è stata fatta nel rispetto delle leggi – ha detto Satta – compresa la concessione alla nuova società dei terreni di proprietà di Laore. L’allora assessore alla Programmazione e il Presidente della Regione hanno agito sulla base di un avviso pubblico per la cessione dell’ex compendio Sbs. Laore ha poi deciso di concedere i suoi terreni per 15 anni a un canone di 139mila euro. Tutti gli atti sono stati trasmessi alla Corte dei Conti anche in considerazione della pubblicazione di articoli di stampa». L’assessore Satta ha poi chiarito che l’operazione non risulta in contrasto delle leggi. «Le norme citate dall’on. Cera si riferiscono alla riforma fondiaria attuata negli anni scorsi che in gran parte risultano abrogate. Il caso in oggetto riguarda invece un’concessione amministrativa che ha un inquadramento giuridico diverso. Siamo comunque disponibili fornire ulteriori approfondimenti».

Ha quindi preso la parola il consigliere Piero Maieli (Forza Italia) per chiedere se lo strumento del question time sarà utilizzato più frequentemente: «È l’unico modo per ottenere risposte dalla Giunta».

Il vicepresidente del Consiglio Frau ha risposto chiarendo che la Conferenza dei Capigruppo ha stabilito che il question time, in futuro, si terrà l’ultimo martedì di ogni mese.

Il vicepresidente Frau ha poi dato la parola al consigliere Gigi Rubiu (Fratelli d’Italia) per l’illustrazione dell’interrogazione n. 87 sulla necessità di revisione dei premi Pac e sui ritardi nell’erogazione.

“È un’interrogazione presentata a novembre - ha detto Rubiu - da allora non è cambiato nulla. La questione riguarda, in particolare, le PLT (superfici boschive destinate a pascolo). Ci sono migliaia di aziende ancora escluse dai premi. Cosa sta facendo la Regione per velocizzare i pagamenti del 2024?

L’assessore Satta ha riposto specificando che il Piano strategico della Pac è stato approvato nel 2022 quando non governava l’attuale maggioranza. «I fondi assegnati alla Sardegna rispetto alla programmazione precedente hanno subito una perdita di circa 23 milioni di euro – ha detto Satta – la Sardegna ha avuto fondi inferiori rispetto ad altre regioni come la Sicilia e la Campania. Il motivo è l’esclusione del settore ovicaprino dai premi. Sulla problematica dei pascoli boschivi il problema è che sono state reinterpretati come superfici a bosco. Questo ha determinato che il 50% delle superfici sono state escluse con conseguente taglio dei premi. Una riduzione che ha interessato circa 500mila ettari. L’ente pagatore regionale ha avviato i contatti con l’ente nazionale. C’è stato un confronto serrato per aggiornare i dati sulle superfici. Nei mesi scorsi è stata validata una superficie di oltre 200mila ettari e, più tardi un’ulteriore di 270mila ettari. Questa attività consentirà di pagare tutti i premi della Pac entro il prossimo 30 giugno. La situazione sta tornando alla normalità. Il livello di spesa si attesta a 192 milioni su 230 richiesti».

«La sua risposta non convince – ha replicato Gigi Rubiu - nell’interrogazione si parla di ritardi nel 2024 e non degli anni precedenti. La domanda era stata posta a novembre. Dopo sei mesi di ritardi è facile dire che la questione si sta risolvendo. L’argomento sui PLT dovevano essere trattato con l’agenzia romana. La risposta non solo non è sufficiente ma è anche fuorviante».

Il Question Time è proseguito con l’Interrogazione 104/A (Usai e più) sulle anomalie generate dall’intelligenza artificiale (IA) identificata secondo la descrizione PLT 01 ovvero superfici non presenti sul SIPA.

L’interrogazione è stata illustrata dalla prima firmataria Cristina Usai (Fratelli d’Italia) che ha chiesto di sapere a che punto siano le attività di concertazione con i tavoli ministeriali e l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea), se siano state risolte definitivamente le anomalie e quando si procederà all’erogazione del contributo. “La situazione delle imprese sarde è gravissima”.

L’assessore regionale dell’agricoltura Gian Franco Satta ha fatto riferimento alla Carta nazionale dei suoli e ha riconosciuto i gravi problemi generati con l’applicazione dell’intelligenza artificiale sul territorio sardo. L’assessorato, però, è intervenuto prontamente – ha detto - avviando interlocuzioni con l’ARGEA nazionale e costituendo   tavoli di lavoro per risolvere i problemi.  

Nella sua replica Cristina Usai ha detto di essere pienamente insoddisfatta e di non aver capito a che punto siano le interlocuzioni. Altre Regioni – ha detto - stanno agendo in deroga per evitare che le aziende agricole siano in sofferenza.

L’interrogazione n.115 sulle  tempistiche e sulle risorse fissate per il contrasto dei danni causati dalla siccità 2024 è stata illustrata dal consigliere regionale Gianluigi Rubiu (Fratelli d’Italia) che ha denunciato la complessità della procedura di inserimento delle domande e ha chiesto la proroga dei termini di cui alla determinazione del Direttore del servizio indennizzi in agricoltura n. 1634/24 del 22 novembre 2024.

L’assessore all’Agricoltura ha assicurato che la Regione ha sempre agito con coerenza e celerità e, anzi, ha erogato i ristori in un tempo di appena 5 mesi. Sulla riapertura dei termini per i comuni che hanno presentato domanda in ritardo si è detto possibilista.

Il firmatario dell’interrogazione Rubiu, dichiarandosi totalmente insoddisfatto, ha detto di apprendere con positività l’annuncio dell’assessore sulla riapertura dei termini anche per i comuni ritardatari.

Ha quindi preso la parola il consigliere Alessandro Sorgia (Gruppo Misto) che ha illustrato l’interrogazione n.183 “sulla vicenda del dottor Massimiliano Tuveri e le criticità nella gestione della nuova Struttura complessa di Chirurgia oncologica presso l’Azienda Brotzu di CAgliari. «Il dottor Tuveri quando ha ricevuto l’incarico era a conoscenza che si trattava di una nuova struttura –ha detto Sorgia – al suo arrivo a Cagliari non ha trovato nulla. La cosa più grave è che gli era stato assicurato un adeguato finanziamento per l’avvio del reparto. La decisione era di pertinenza dei vertici aziendali. Non gli è stato fornito personale adeguato, ma solo due collaboratori. Il primo lo ha visto solo a gennaio 2025. Non ha avuto la possibilità di svolgere alcuna mansione salvo poi revocargli l’incarico per non aver raggiunto gli obiettivi».

L’assessore alla Sanità Armando Bartolazzi ha replicato elencando le circostanze che hanno portato a questa situazione: «La chirurgia pancreatica non è semplice. Occorre avere sale operatorie specifiche e personale formato – ha detto – l’idea di portare uno specialista in Sardegna era un po’ campata per aria. Tuttavia sulle notizie riportate dalla stampa occorre fare chiarezza. Tuveri non ha potuto operare perché non c’era un contesto idoneo per fare questo tipo di chirurgia. Sui provvedimenti disciplinari che hanno portato il dott.Tuveri a presentare un esposto alla Corte dei Conti, l’Arnas Brotzu riferisce che sono stati fatti tutti i passi per l’avvio della struttura e la ricerca di personale. Il dott. Tuveri dispone di un ufficio e un ambulatorio. L’Arnas Brotzu ha avviato correttamente tutte le procedure per l’assegnazione dell’incarico. A Tuveri erano note le dinamiche e le lunghe tempistiche. L’assessorato, tenuto conto dei disagi, si è comunque attivato per trovare una soluzione. Ha preso atto delle difficoltà logistiche per attivare la chirurgia pancreatica. Attualmente. Considerata la perdurante difficoltà, si è prevista una collaborazione di Tuveri con il dott. Gusai in Ogliastra. L’assessorato ha chiesto al Commissario di sospendere il provvedimento di revoca dell’incarico».

Il consigliere Sorgia si è dichiarato insoddisfatto per la risposta dell’assessore. «La vicenda è stata trattata con superficialità e fastidiosa sufficienza. La risposta non affronta i fatti. Si cerca di girare la frittata. Il dott. Tuveri non è stato messo in condizioni di lavorare per inadempienza dell’Azienda. Non si sono volute sentire ragioni. Non sono state certificate le difficoltà ma c’era solo la volontà di impedire al dott. Tuveri di lavorare. Poi si è deciso di trasferirlo a Lanusei. Sarebbe interessante sapere con quale modalità si è presa quest’ultima decisione».

Anche l’interrogazione n.186/A sulla chiusura della Guardia medica di Via Talete e sulle gravi criticità riscontrate nella nuova sede di Viale Trieste a Cagliari è stata illustrata da Alessandro Sorgia.

«Con questa decisione si è messa a rischio la continuità assistenziale come hanno denunciato i medici in un esposto – ha detto Sorgia – la Regione deve chiarire perché si è deciso di chiudere la sede di via Talete, facilmente raggiungibile, per trasferire i servizi in via Trieste in un luogo fuori contesto e con mille problematiche».

L’assessore Bartolazzi ha replicato sostenendo che la decisione è stata presa dopo le opportune verifiche da parte della Asl: «Area ha richiesto la consegna dei locali di via Talete per l’adeguamento dell’immobile. Si tratta di interventi importanti per garantire la sicurezza degli operatori. Per questo si è deciso di trasferire il servizio. Tra i locali idonei gli unici immediatamente disponibili erano quelli del poliambulatorio di via Trieste. Tutti i medici sono stati preventivamente informati. Nella sede di via Trieste sono rispettati tutti gli standard sanitari e di sicurezza, compresa la presenza di una guardia armata».

Risposta che non ha soddisfatto il presentatore dell’interrogazione: «Lei non ha contezza. La realtà è tutt’altra – ha detto Sorgia - perché non si è ascoltato il personale sanitario prima del trasferimento? Avete dimostrato di non voler ascoltare nessuno. Non è questo il modello di sanità che vogliamo per Cagliari. La invitiamo ad aprire un tavolo tecnico con il personale medico per risolvere le storture. La sanità è un diritto non si può trattare con superficialità».

A seguire l’illustrazione dell’interrogazione 189/A (Sorgia) che riguarda l’esclusione di una specializzanda sarda dal beneficio dell’adeguamento della borsa di studio regionale per specializzandi non medici, a seguito di una grave malattia oncologica che ha comportato l’interruzione temporanea del percorso formativo.

Per il firmatario Alessandro Sorgia (Misto) si tratta di un grave caso di discriminazione e una decisione amministrativa vergognosa. «La Regione Sardegna ha penalizzato una studentessa che ha la sola colpa – ha detto il consigliere del gruppo Misto - di essersi ammalata».

L’assessore alla sanità Bartolazzi ha detto che non c’è nessuna discriminazione, solo il rispetto delle regole.

Alessandro Sorgia ha detto di essere insoddisfatto: la politica deve dare risposte. La burocrazia è ottusa e crudele. Nessuna giustificazione tecnica può generare un comportamento del genere da parte della Regione.

Il Question Time si è concluso con il confronto sull’Interpellanza n. 5/A, presentata da Umberto Ticca (Riformatori sardi), sulla necessità di conoscere con quali modalità l’Assessorato regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale voglia sopperire alla mancanza in organico dei cosiddetti “medici a gettone”.

 Un’interpellanza ormai datata ma – ha detto Ticca - l’argomento è sempre attuale. Vogliamo sapere dalla giunta se i “medici a gettone” possono ancora lavorare, come richiesto anche da alcuni territori, o come saranno sostituiti.

L’assessore Bartolazzi ha riconosciuto che la questione è ormai vecchia e ha invece parlato di come si sta procedendo. La Regione ha attivato due distinte procedure di gara da oltre 9 milioni di euro ciascuna. La gara per i pronto soccorso delle 8 Asl sarà aggiudicata il 15 giugno.

Il consigliere Ticca ha detto di essere soddisfatto.

I lavori si sono conclusi, il Consiglio sarà convocato a domicilio, la seduta è tolta. Com

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