Città del Vaticano, 18 Magg 2025 - Oggi, domenica 18 maggio, comincia ufficialmente il Pontificato di Leone XIV: alle 10, infatti, è prevista, in Piazza San Pietro, la Messa di insediamento del Pontefice americano, eletto lo scorso 8 maggio dal Conclave, che segna ufficialmente l'inizio del suo Ministero come Vescovo di Roma. Il rito, noto in passato anche come Messa d'intronizzazione, è uno dei momenti più significativi e solenni dell'elezione papale. Durante la cerimonia, verranno eseguiti numerosi rituali simbolici che rappresentano l'assunzione delle responsabilità e il compito spirituale che il nuovo Papa è chiamato a svolgere per la Chiesa universale.
La Messa formalmente è chiamata “Santa Messa con imposizione del pallio e consegna dell'anello del pescatore per l'inizio del ministero petrino del Vescovo di Roma”. Questo rito simboleggia quindi l'entrata del Papa nel suo incarico, sia come successore di San Pietro sia nella sua missione di pastore universale della Chiesa. La cerimonia è fortemente caratterizzata dalla presenza del pallio e dell'anello del pescatore, due degli emblemi più significativi del Papato.
Oltre a questi due momenti, si segnalano la processione dei cardinali, l'omelia del Pontefice e la dichiarazione di obbedienza ricevuta dalla Chiesa.
Uno degli aspetti più simbolici della Messa è l'imposizione del pallio, una striscia di lana bianca che il nuovo Papa riceve dal cardinale protodiacono (quindi Dominique Mamberti, lo stesso che ha annunciato l’Habemus Papam). Il pallio rappresenta il “Buon Pastore” (Vangelo di Giovanni 10, 11), l'immagine di Cristo che prende sulle spalle la pecorella smarrita. Il pallio è confezionato con lana di agnelli e pecore e reca impresse cinque croci rosse. In questo gesto si richiama la triplice risposta di Pietro all'invito di Cristo di “pascere i suoi agnelli e le sue pecorelle” (Vangelo di Giovanni 21, 15-17). Il pallio simboleggia così il ruolo di guida spirituale e di protezione che il Papa è chiamato a svolgere per il popolo cristiano.
Il secondo momento di grande significato è la consegna dell'anello del pescatore, simbolo dell'autorità del Papa come Vescovo di Roma e successore di Pietro. L'anello, che viene consegnato dal cardinale decano (Giovanni Battista Re), raffigura San Pietro con la barca e la rete, richiamando la missione evangelizzatrice del Papa, la cui funzione è “pescare” anime per il Regno di Dio. Il suo nome, “anello del pescatore”, rimanda alla figura di San Pietro, che, come pescatore, ha risposto alla chiamata di Gesù per diventare “pescatore di uomini” (Vangelo di Matteo 4, 18-19).
L'ultimo Papa ad essere “incoronato” è stato Paolo VI nel 1963. Il suo successore, Albino Luciani, optò per la mitra.
Prima della Messa, Papa Leone XIV farà il suo primo giro in papamobile per salutare le migliaia di fedeli che affolleranno la Piazza e via della Conciliazione.
Le delegazioni: oltre 180 rappresentanze, da Vance e Rubio a Macron e Zelensky
Saranno oltre 180 le delegazioni straniere, tra capi di Stato e di Governo, che già da domani saranno a Roma per la celebrazione di domenica. Tra questi, è annunciato anche il vicepresidente degli Stati Uniti, J. D. Vance, e il segretario di Stato di Washington, Marco Rubio. Assente – salvo soprese dell’ultim’ora – il presidente Donald Trump, impegnato nel suo tour mediorientale.
L'Italia sarà rappresentata dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accompagnato dalla figlia Laura. Ci sarà anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, i presidenti di Senato e Camera, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, oltre al ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e al presidente della Corte costituzionale, Giovanni Amoroso.
Tra i leader europei, confermati il presidente francese, Emmanuel Macron, con la moglie Brigitte; il neocancelliere tedesco, Friedrich Merz; il primo ministro britannico Keir Starmer; il presidente polacco Andrzej Duda; la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen e la presidente dell'Europarlamento Roberta Metsola. Ci saranno anche il presidente israeliano, Isaac Herzog; il premier canadese, Mark Carney, e il presidente libanese, Joseph Aoun. Immancabile, la presenza di una nutrita delegazione peruviana (il Papa ha la doppia cittadinanza Usa-Perù), capeggiata dalla presidente Ercilia Boluarte Zegarra. Assente il capo di Stato argentino Javier Milei per una tornata elettorale amministrativa a Buenos Aires, proprio domenica 18.
Ci sarà il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, accompagnato dalla moglie Olena, com’è accaduto per i funerali di Papa Francesco. Assenti le rappresentanze da Mosca.
Per quanto riguarda re, regine e altre teste coronate, il trono britannico sarà rappresentato dal principe Edoardo, figlio minore di Elisabetta II e fratello di Carlo III. Saranno presenti i Reali di Spagna, Felipe e Letizia; Filippo e Matilde del Belgio; Alberto e Charlene di Monaco. Tra gli altri sovrani, Guglielmo e Maria Teresa del Lussemburgo, Maxima e Guglielmo d'Olanda. Dalla Svezia è attesa l'erede al trono Victoria. Assente, invece, pur invitata, Marina Doria, vedova di Vittorio Emanuele di Savoia.
Molti leader, durante la permanenza nella Capitale, renderanno omaggio alla tomba di Jorge Mario Bergoglio a Santa Maria Maggiore.
Già dalle prime ore del mattino di domenica, verranno schierati seimila uomini delle forze dell'ordine (Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Penitenziaria). In più, 300 vigili del fuoco, 1100 uomini della Protezione civile, 1040 steward, 1100 militari, mille uomini di Ama e mille della Polizia locale di Roma capitale.
Nel dispositivo, al massimo del dispiegamento, Roma Capitale ha annunciato che collaborerà con il più alto impegno. Il sindaco dell’Urbe, Roberto Gualtieri, dopo il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza di oggi pomeriggio in Prefettura, ha spiegato che sarà proposto “un metodo che funziona molto bene, siamo tutti tarati su un evento che prevede la massima partecipazione. Il numero delle delegazioni è altissimo, e c'è anche il Giubileo delle confraternite, che già sabato avrà una processione molto impegnativa; domenica ci saranno 100mila fedeli delle confraternite, a cui si aggiungeranno i pellegrini romani. Per questo abbiamo predisposto un perimetro in grado di contenere fino a 250mila persone”.
Il rito dell'insediamento non si limita alla Messa ma include anche la “presa di possesso” della Cattedra di Roma, che avviene nella Basilica di San Giovanni in Laterano, la cattedrale del Vescovo dell’Urbe. La presa di possesso è l'atto che formalizza l'autorità del Papa sulla sua Diocesi e, di conseguenza, sulla Chiesa universale. Questo rito, che ha radici antichissime, segna la conclusione dei riti inaugurali del Pontificato e sottolinea la relazione del Papa con la Chiesa di Roma, cuore spirituale della cristianità. Questo secondo passaggio è previsto per domenica 25 maggio.
Nel corso degli anni, il rito d'inizio Pontificato ha subito alcune modifiche. Durante il Pontificato di Benedetto XVI, furono introdotte importanti novità, come la separazione di alcune cerimonie non sacramentali dalla Messa principale e una maggiore flessibilità nelle scelte musicali. Inoltre, la visita alle Basiliche papali di San Paolo fuori le Mura e Santa Maria Maggiore, una tradizione significativa, può ora essere compiuta a discrezione del Papa e non necessariamente il giorno della Messa di inizio Pontificato. Nella seconda delle due Basiliche citate è prevista la visita di Leone XIV per domenica 25 maggio, anche se il Papa neoeletto si è già recato a Santa Maria Maggiore per omaggiare il suo predecessore. Mentre, per quanto riguarda la prima, Papa Prevost prenderà possesso di San Paolo Fuori le Mura martedì prossimo, 20 maggio.
Alla fine dell'annuncio del Vangelo, si avvicineranno a Leone XIV tre cardinali dei tre ordini (diaconi, presbiteri e vescovi), di continenti diversi: il primo gli imporrà il Pallio; il secondo chiederà, con una speciale preghiera, la presenza e l'assistenza del Signore sul Pontefice; il terzo pronuncerà un'orazione, invocando Cristo, “pastore e vescovo delle nostre anime”, che ha edificato la Chiesa sulla roccia di Pietro, e dallo stesso Pietro è stato riconosciuto “Figlio del Dio vivente”, perché sia lui a dare al nuovo Papa l'anello-sigillo del pescatore, e glielo consegnerà. Questo momento si conclude pregando lo Spirito Santo perché arricchisca il nuovo Pontefice di forza e mitezza nel conservare i discepoli di Cristo nell'unità della comunione. Infine il Papa benedirà l'assemblea con il Libro dei Vangeli, mentre si acclama “Ad multos annos!”.
Segue quindi il simbolico rito dell'obbedienza prestata al Papa da dodici rappresentanti di tutte le categorie del popolo di Dio, provenienti da varie parti del mondo, la celebrazione prosegue con l'omelia del Pontefice. Poi viene cantato il Credo, al quale segue la preghiera dei fedeli con cinque invocazioni, in portoghese, francese, arabo, polacco e cinese.
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