Iglesias (Su), 6 Magg 2025 - Nel rispetto dei diritti della persona indagata e della presunzione di innocenza, per quanto risulta allo stato, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, il personale della Polizia di Stato, ha arrestato un 25enne, per l'ipotesi di reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
Nella serata di domenica scorsa, gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Iglesias, durante un ordinario servizio di controllo del territorio, hanno effettuato un controllo presso un casolare abbandonato, attiguo all’abitazione di un soggetto del posto, noto agli agenti per la sua attività illecita in materia di stupefacenti, sospettando che il giovane potesse utilizzare quel sito per occultare lo stupefacente. E in seguito, da un controllo sommario, occultate sotto un vecchio materasso, i poliziotti hanno rinvenuto alcune buste per uso alimentare con all’interno delle infiorescenze vegetali di Marijuana e dell’Hashish. Visto quanto rinvenuto, gli agenti hanno avuto l’intuizione di attendere e osservare se qualcuno si recasse a ritirare la sostanza. E infatti, dopo pochi istanti, il soggetto attenzionato, è stato visto entrare nel casolare con un oggetto in mano, risultato poi essere un bilancino di precisione, che occultava sotto il materasso insieme al resto del materiale. A quel punto gli agenti, dopo aver recuperato quanto rinvenuto sotto il materasso, hanno raggiunto l’abitazione dell’uomo per procedere alla perquisizione domiciliare, anche alla presenza del suo legale di fiducia, in questo caso con esito negativo, mentre contestualmente il l’uomo ha rivendicato il possesso della droga, ossia complessivamente un chilogrammo circa di Marjuana, 17 grammi di Hashish e un bilancino di precisione.
Quindi il giovane è stato dichiarato in arresto in flagranza e dopo gli accertamenti dei fatti dagli agenti della Polizia di Stato, sono stati sottoposti alla valutazione del G.I.P., che nell’udienza del oggi, ha convalidato l’arresto disponendo l’accompagnamento dell’uomo al carcere di Uta.
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