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Vino comune venduto come Doc/Docg: i Carabinieri della compagnia di Bonorva e l’Icqrf di Sassari hanno notificato l’avviso di conclusione indagini preliminari a 29 soggetti accusati di frode in commercio aggravata e contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari e falso ideologico.

Bonorva (SS), 10 Dic 2024 - I Carabinieri della Compagnia di Bonorva, in provincia di Sassari hanno notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tempio Pausania (SS) nei confronti di 29 soggetti poiché ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, frode in commercio aggravata e contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari e falso ideologico nella redazione di documenti di trasporto e attestazioni vitivinicole.

L’indagine, avviata nel 2022 dai militari dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Bonorva e dai funzionari del Dipartimento dell’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e della Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) della Sardegna – Ufficio d’Area di Sassari, unitamente a personale del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Sassari, ha consentito di acquisire un grave quadro indiziario a carico di 29 indagati, tra cui figurano produttori e commercianti di vino sardo, siciliano e pugliese, titolari di aziende di trasporti in Sardegna e nella penisola, proprietari di distillerie e tecnici dell’Organismo di Controllo dei vini Doc in Sardegna e ha riguardato la commercializzazione di vino comune etichettato come Cannonau di Sardegna Doc, Vermentino di Sardegna Doc e Vermentino di Gallura Docg, da parte di una cantina operante nel Nord Sardegna e nel territorio nazionale.

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