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Omicidio Haniyeh, l’Iran: “È terrorismo”. Khamenei ordina di attaccare Israele.

Cagliari, 1 Ago 2024 - La Guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, ha impartito l'ordine di colpire direttamente Israele come rappresaglia per l'uccisione a Teheran del capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh. Lo scrive il New York Times, citando tre funzionari iraniani al corrente dell'ordine. Secondo le fonti, Khamenei ha impartito l'ordine nel corso della riunione di emergenza del Consiglio supremo per la sicurezza nazionale dell'Iran che si è tenuta poche ore dopo l'annuncio della morte di Haniyeh.

Non è chiaro con quanta forza l'Iran risponderà e se calibrerà ancora una volta il suo attacco per evitare un'escalation, come avvenuto lo scorso aprile. Secondo le fonti sentite dal Nyt, i comandanti militari iraniani stanno valutando un altro attacco combinato di droni e missili su obiettivi militari nelle vicinanze di Tel Aviv e Haifa, assicurandosi di evitare obiettivi civili. Un'altra opzione allo studio è un attacco coordinato dall'Iran e da altri fronti, tra cui Yemen, Siria e Iraq. Khamenei, che è anche il comandante in capo delle forze armate, ha incaricato i comandanti militari dei Guardiani della rivoluzione e dell'esercito di preparare piani sia per un attacco che per una difesa, qualora la guerra dovesse ampliarsi e Israele o gli Stati Uniti colpire l'Iran.

Sono iniziati a Teheran i cortei funebri per il capo di Hamas Ismail Haniyeh, ucciso in un attacco aereo attribuito a Israele. Secondo un corrispondente dell'AFP, folle in lutto portando manifesti di Haniyeh e bandiere palestinesi si sono radunate all'Università di Teheran. La Guida Suprema della Repubblica Islamica, l'Ayatollah Ali Khamenei, presiederà la cerimonia di preghiera.

Le diplomazie europee e statunitensi sono al lavoro per evitare lo scoppio di una guerra regionale in Medio Oriente, dopo l'assassinio a Teheran del responsabile politico di Hamas, Ismail Haniyeh. Secondo quanto riporta il quotidiano britannico The Financial Times il vicesegretario per gli Affari politici dell'Ue, Enrique Mora, ha avuto dei colloqui con degli alti funzionari iraniani mentre l'inviato per il Medio Oriente della Casa Bianca, Brett McGurk, si è recato in Arabia Saudita. L'obiettivo dei negoziati è persuadere Teheran a non reagire all'incursione - attribuita a Israele, che non l'ha rivendicata - o a limitarsi a un atto simbolico.

Mentre il mondo assiste all'escalation della guerra dopo i due omicidi mirati israeliani a Beirut e a Teheran, l'esercito di Tel Aviv continua a effettuare sanguinosi bombardamenti su aree civili nella Striscia di Gaza. L'agenzia di stampa palestinese Wafa e l'emittente araba Al Jazeera comunicano che almeno 11 persone sono state uccise e diverse altre ferite dagli attacchi israeliani che tra ieri sera e stanotte hanno colpito i campi profughi di Nuseirat e di Maghazi, nel centro della Striscia di Gaza.

L'ambasciatore israeliano in Giappone, Gilad Cohen, non sarà invitato alla cerimonia di pace che Nagasaki organizza ogni anno il 9 agosto in omaggio alle vittime del bombardamento atomico subito dalla città nel 1945: lo ha detto il sindaco, Shiro Suzuki. Il primo cittadino di Nagasaki ha spiegato che la decisione “non è motivata politicamente” ma è basata sul desiderio di “mantenere la cerimonia in un'atmosfera pacifica”. Nagasaki ha invitato, invece, come ogni anno, ha specificato il comune nipponico, il rappresentante palestinese in Giappone.

L'Iran ha chiuso il proprio spazio aereo, fanno sapere alcuni media israeliani. 
Sembra così farsi sempre più vicino un attacco iraniano contro Israele, rappresaglia per l'omicidio del leader politico di Hamas Ismail Haniyeh, ucciso da Israele proprio a Teheran.

L'Ufficio Onu per i diritti umani ha pubblicato un rapporto sulla detenzione arbitraria, prolungata e in isolamento da parte delle autorità israeliane, che ha interessato migliaia di palestinesi dallo scorso ottobre. Stando a quanto precisato in un comunicato, il rapporto copre anche le accuse di tortura e altre forme di trattamento crudele, inumano e degradante, tra cui abusi sessuali su donne e uomini.

"Almeno 53 detenuti palestinesi sono morti in strutture militari e prigioni israeliane" dopo l'attacco del 7 ottobre contro Israele, si ricorda nella nota. "Il numero impressionante di uomini, donne, bambini, medici, giornalisti e difensori dei diritti umani detenuti dal 7 ottobre, la maggior parte dei quali senza accusa o processo e detenuti in condizioni deplorevoli, insieme alle segnalazioni di maltrattamenti e torture e alla violazione delle garanzie del giusto processo, solleva serie preoccupazioni riguardo l'arbitrarietà e la natura fondamentalmente punitiva di questi arresti e detenzioni", ha detto il Commissario per i diritti umani, Volker Turk. "Le testimonianze raccolte dal mio ufficio e da altre entità indicano una serie di atti spaventosi, come il waterboarding e il rilascio di cani contro i detenuti, tra gli altri atti, in flagrante violazione dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario", ha aggiunto Turk.

Gli Stati Uniti non sono stati informati né coinvolti nell'uccisione del capo politico di Hamas Ismail Haniyeh. Lo ha detto il segretario di Stato americano, Antony Blinken, citato dai media internazionali. "Si tratta di qualcosa di cui non eravamo a conoscenza o in cui non eravamo coinvolti", ha affermato Blinken.

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