Borgo Egnazia (Puglia), 14 Giu 2024 - Papa Francesco è entrato nella sala di Borgo Egnazia dove si tiene la sessione del G7 (aperta agli ospiti) sull'Intelligenza artificiale. Il pontefice, in sedia a rotelle, ha fatto il giro del tavolo, salutato dai leader. Con il presidente argentino Javier Milei c'è stato un abbraccio, stretta di mano e qualche parola con il presidente americano Joe Biden. Abbraccio e baci anche con il brasiliano Lula, che poi gli ha dato una pacca sulla spalla. Strette di mano e abbraccio anche con l'indiano Modi, mentre Francesco ha rivolto alcune parole al presidente turco Erdogan.
Dieci i bilaterali per Sua Santità: Kristalina Georgieva, direttore generale del Fondo Monetario internazionale; Volodymyr Zelensky, presidente dell'Ucraina; il presidente francese Emmanuel Macron; Justin Trudeau, primo ministro del Canada; William Samoei Ruto, presidente del Kenya; Narendra Modi, primo ministro dell'India. Inoltre, Joe Biden, presidente degli Stati Uniti d'America; Luiz Inácio Lula da Silva, presidente del Brasile; Recep Tayyip Erdogan, Presidente della Turchia e Abdelmadjid Tebboune, Presidente della Repubblica di Algeria.
In un dramma come quello dei conflitti armati è urgente ripensare lo sviluppo e l'utilizzo di dispositivi come le cosiddette 'armi letali autonome' per bandirne l'uso, cominciando già da un impegno fattivo e concreto per introdurre un sempre maggiore e significativo controllo umano. Nessuna macchina dovrebbe mai scegliere se togliere la vita ad un essere umano", ha detto il Papa.
L'Intelligenza Artificiale “è uno strumento estremamente potente, impiegato in tantissime aree dell'agire umano: dalla medicina al mondo del lavoro, dalla cultura all'ambito della comunicazione, dall'educazione alla politica. Ed è ora lecito ipotizzare che il suo uso influenzerà sempre di più il nostro modo di vivere, le nostre relazioni sociali e nel futuro persino la maniera in cui concepiamo la nostra identità di esseri umani”, ha detto Papa Francesco.
"Il tema dell'intelligenza artificiale è, tuttavia, spesso percepito come ambivalente: da un lato, entusiasma per le possibilità che offre, dall'altro genera timore per le conseguenze che lascia presagire", ha aggiunto, "A questo proposito si può dire che tutti noi siamo, anche se in misura diversa, attraversati da due emozioni: siamo entusiasti, quando immaginiamo i progressi che dall'intelligenza artificiale possono derivare, ma, al tempo stesso, siamo impauriti quando constatiamo i pericoli inerenti al suo uso".
"Solo se sarà garantita la loro vocazione al servizio dell'umano, gli strumenti tecnologici riveleranno non solo la grandezza e la dignità unica dell'essere umano, ma anche il mandato che quest'ultimo ha ricevuto di 'coltivare e custodire' il pianeta e tutti i suoi abitanti. Parlare di tecnologia è parlare di cosa significhi essere umani e quindi di quella nostra unica condizione tra libertà e responsabilità, cioè vuol dire parlare di etica".
"Ribadiamo la nostra condanna alla complicità del regime bielorusso nella guerra della Russia contro l'Ucraina". E' quanto si afferma nel comunicato finale del G7 di cui l'Ansa ha preso visione. "Esprimiamo la nostra preoccupazione per la continua repressione da parte del regime verso media indipendenti, società civile, opposizione e cittadini che esprimono pacificamente le loro opinioni", si legge ancora nel comunicato, che esprime poi la "condanna" anche per il trattamento da parte di Minsk "dei detenuti politici, chiedendone la liberazione immediata e incondizionata".
"Accogliamo con favore il vertice sulla pace in Ucraina previsto in Svizzera il 15 e 16 giugno. Continueremo a lavorare per ottenere il più ampio sostegno internazionale possibile ai principi e agli obiettivi chiave della Formula di Pace del presidente Zelensky". Lo si legge nella dichiarazione finale del G7. "Il nostro obiettivo finale rimane una pace giusta, duratura e globale in linea con il diritto internazionale, la Carta dell'Onu e i suoi principi, nonché il rispetto della sovranità e dell'integrità territoriale dell'Ucraina. Continueremo a sostenere l'Ucraina per tutto il tempo necessario".
“Tutti i paesi dell'Ue sosterranno l'accordo dei leader del G7 di finanziare Kiev” con gli interessi prodotti dai fondi russi congelati dalle sanzioni. Ad affermarlo è stato il presidente del Consiglio europeo durante un'intervista al ‘El Periodico de Catalunya’. Charles Michel ha affermato che il Consiglio europeo è stato “in stretto contatto con tutti i capi di Stato e i loro team affinché non siano sorpresi” dalla proposta di finanziamento da 50 miliardi di dollari. Per quanto riguarda la possibile adesione dell'Ucraina all'Ue, Michel ha sottolineato che si sta cercando di stemperare il dibattito. Sul conflitto di Gaza, il politico belga ha ribadito il suo sostegno a un cessate il fuoco immediato per porre fine alla guerra e liberare tutti gli ostaggi, e ha indicato che sebbene la soluzione dei due Stati sia una soluzione al conflitto non è comunque una soluzione al conflitto in Medio Oriente.
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