Tel Aviv, 7 Apr 2024 - Decine di migliaia di israeliani hanno protestato ieri sera contro il primo ministro Benjamin Netanyahu. Gli organizzatori della manifestazione hanno affermato che "circa 100mila" persone si sono radunate in un incrocio di Tel Aviv ribattezzato "Piazza della Democrazia" dopo le contestazioni di massa contro le controverse riforme giudiziarie dello scorso anno. Gridando "elezioni adesso", i manifestanti hanno chiesto le dimissioni Netanyahu. Proteste anche in altre città, con il leader dell'opposizione israeliana Yair Lapid che ha preso parte a una manifestazione a Kfar Saba prima della sua partenza per i colloqui a Washington. "Non hanno imparato nulla, non sono cambiati", ha detto aggiungendo che "finché non li manderemo a casa, non daranno a questo Paese la possibilità di andare avanti". I media israeliani hanno riferito che sono scoppiati scontri tra manifestanti e polizia nel raduno di Tel Aviv conclusi con un arresto. Successivamente si sono unite alla protesta anche le famiglie degli ostaggi prigionieri di Hamas a Gaza.
Nella notte Israele ha lanciato attacchi aerei sulla Valle della Bekaa, nel Libano orientale, lo hanno riferito due fonti di sicurezza libanesi alla Reuters. Poche ore prima Hezbollah aveva dichiarato di aver abbattuto un drone israeliano sul Libano. Le fonti di Reuters hanno detto che l'attacco israeliano ha preso di mira un campo di addestramento di Hezbollah nel villaggio di Janta, vicino al confine con la Siria. Uno degli attacchi era diretto alla città di Safri, vicino alla città orientale di Baalbek. Non sono state segnalate vittime.
E sempre ieri Raid israeliani hanno preso di mira, questa mattina all'alba, il Libano orientale, dove Hezbollah ha una forte presenza. Lo riferisce una fonte vicina al gruppo sostenuto dall'Iran precisando poi che non sono state segnalate vittime. "Gli attacchi israeliani hanno colpito due aree nella valle della Bekaa, Janta e Sifri", ha detto la fonte all'AFP nella regione di Baalbek, nell'est del Libano.
Janta èuna regione arida e montuosa vicino al confine con la Siria, mentre Sifri si trova al centro della valle della Bekaa. Una fonte del dipartimento della Protezione civile libanese ha detto che non ci sono state vittime negli attacchi. Israele e Hezbollah si sono scontrati quasi quotidianamente al confine dopo l'attacco di Hamas a Israele, il 7 ottobre scorso.
Hezbollah prende di mira le postazioni israeliane vicino al confine, mentre Israele risponde con raid che si spingono sempre più in profondità nel territorio libanese. Gli ultimi attacchi nel Libano orientale sono avvenuti dopo che Hezbollah aveva annunciato di aver abbattuto un drone israeliano sul territorio libanese. L'esercito israeliano ha confermato che "un drone operante nello spazio aereo libanese è stato abbattuto" da quello che viene ritenuto un missile terra-aria.
Si complica il piano degli Stati Uniti per la realizzazione di un porto a Gaza per la consegna di aiuti umanitari. Lo evidenzia il Washington Post spiegando che le difficoltà dipendono anche dalla precaria situazione di sicurezza nell'area con le minacce dell'Iran che accrescono i rischi per i militari statunitensi. Il progetto prevede la costruzione di un molo galleggiante al largo della costa di Gaza per gestire le consegne di cibo e altri aiuti umanitari per la popolazione civile. "Quattro navi dell'esercito - spiega il Washington Post - dovrebbero arrivare nel Mediterraneo orientale entro pochi giorni. Ma l'evoluzione delle condizioni nel corso della guerra ha gettato nuove incertezze su come si svilupperà questo progetto". Funzionari statunitensi hanno negato che Washington sia coinvolta nel raid al consolato iraniano a Damasco, ma Teheran sostiene che, in quanto principale sostenitore di Israele, gli Stati Uniti "devono essere ritenuti responsabili".











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