Press "Enter" to skip to content

La Russia al voto senza con il vincitore già designato: il criminale di guerra Putin eletto con le schede precompilate come in Bielorussia.

Cagliari, 15 Mar 2024 – Da oggi e fino a domenica 17 Marzo prossimo, in Russia ci saranno le elezioni presidenziali farsa. Il criminale di guerra e ricercato in oltre 100 paesi al mondo, Putin non ha rivali. O sono morti o sono stati incarcerati con accuse false, costruite apposta e il controllo totale del voto. Quindi nelle urne finiranno le schede precompilate come in Bielorussia, dove il dittatore al potere si era intestato il 70 per cento di percentuale, rapinando alla vera vincitrice delle presidenziali oggi riparata all’estero prima di essere uccisa o arrestata, e dove impera lo Zar del 21mo secolo sarà lo stesso. Quindi i cittadini non conteranno niente perché le elezioni sono già vinte in anticipo.

Già oggi, 15 Marzo 2024, i residenti dell'Oriente russo stanno votando da ore per le elezioni presidenziali che vedranno Vladimir Putin riconfermato per un quinto mandato, è starà in carica fino al compimento dei 78 anni e poi, magari, con un nuovo cambio della costituzione, sarà lui a designare il successore, in modo che non venga arrestato o ucciso, in un momento in cui l'Ucraina, che da due anni sta affrontando l'offensiva russa, intensifica gli attacchi dall'altra parte del Paese. 

Le urne sono state aperte venerdì alle 8 ora locale (erano le 21 di giovedì ora italiana) nella penisola di Kamchatka e in Chukotka, due regioni remote nell'estremo Oriente della Federazione russa. Si chiuderanno domenica alle 20 (le 19 italiane) a Kaliningrad, un'exclave russa all'interno dei confini dell'Unione europea, fra Lituania e Polonia.

Le votazioni si svolgeranno nell'arco di tre giorni, anche nei territori occupati dalla Russia in Ucraina e in Transnistria, il territorio separatista filorusso della Moldavia.

Nel mentre la procura di Mosca ha avvertito che gli eventi di massa presso i seggi elettorali durante le elezioni "saranno punibili ai sensi della legislazione attuale della Federazione Russa". 

L'avviso fa riferimento all'appello lanciato dall'opposizione legata ad Alexei Navalny, che ha chiesto ai russi di presentarsi in massa a votare il 17 marzo alle 12. "Poiché queste azioni illegali possono impedire ai cittadini di esercitare liberamente i propri diritti elettorali e il lavoro delle commissioni elettorali, l'articolo 141 del codice penale della Federazione Russa prevede la responsabilità penale per le loro commissioni", ha chiarito il comunicato.

Ora nell’attesa di conoscere il risultato scontato nelle elezioni russe, Emmanuel Macron "rivendica" le sue affermazioni sulle truppe in Ucraina, pronunciate come "ipotesi futura" dieci giorni fa. Nell'intervista a reti unificate di questa sera ai principali telegiornali, il presidente francese ha ribadito: "Noi abbiamo un obiettivo: la Russia non può e non deve vincere". "Se le cose dovessero degenerare - ha continuato Macron - sarebbe ancora una volta soltanto responsabilità della Russia".

Macron ha continuato sull'ipotesi evocata delle truppe europee in Ucraina: "Non siamo sicuri di farlo, non siamo attualmente in questa situazione, ma per il momento non escludiamo questa opzione". "Rivendico di evocare questa possibilità - ha continuato il presidente - abbiamo messo troppi limiti al nostro vocabolario.
Non siamo in un'escalation. Non siamo in guerra contro la Russia, ma non dobbiamo lasciarla vincere".

In Ucraina sono morti o sono rimasti feriti più di 350mila soldati russi, dice il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ma per gli ucraini che contano sul campo, danno oltre 400 mila soldati russi uccisi, un ecatombe che Putin nasconde, facendoli finire in fosse comuni per non far sapere ai cittadini russi che i loro cari sono caduti e quindi rimangono dispersi per le famiglie, citando i dati raccolti dai servizi di intelligence dei Paesi alleati. "La Russia sta pagando un prezzo molto alto per un guadagno marginale", ha affermato Stoltenberg.

Il portogallo si associa al programma di acquisto congiunto di munizioni da inviare all'Ucraina guidato dalla Repubblica Ceca. Il consiglio dei ministri portoghese ha approvato un piano di sostegno da 100 milioni di euro destinati all'acquisto di munizioni d'artiglieria di grosso calibro, in particolare proiettili da 155 mm, il cui uso nei campi di battaglia, fa sapere in un comunicato il ministero della difesa portoghese. “Ha raggiunto livelli estremamente elevati, il che rende vitale e urgente per l'Ucraina ottenere munizioni addizionali per rispondere agli attacchi prolungati e più intensi della Russia”. In questo modo il governo portoghese “ottempera all'impegno assunto di sostenere la difesa della sovranità e dell'integrità territoriale dell'Ucraina”. La risoluzione approvata dall'esecutivo si aggiunge ad altri aiuti che il ministero della difesa ha inviato all'Ucraina dall'inizio dell'invasione russa su larga scala, due anni fa, i quali includono blindati m113, carri da combattimento Leopard 2, droni, oltre a materiale sanitario, gruppi elettrogeni e attrezzature di vario tipo.

More from ARCHIVIOMore posts in ARCHIVIO »

Comments are closed.