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Raid senza sosta su Gaza. Israele: “Abbiamo ucciso Ali Qadi”. E si sta per concretizzare l’idea folle del fascista premier israeliano che vuole da 20 anni sterminare il popolo palestinese per occupare la loro terra.

Gaza, 14 Ott 2023 – Il risultato dei raid israeliani sulla striscia di Gaza, ma cambia in ora in ora, è di oltre 2.200 palestinesi morti e tra loro l’impressionante cifra di 700 bambini.

Quindi il momentaneo totale dei morti palestinesi è salito a oltre due mila persone uccise e 6.500 ferite. Lo ha comunicato il Governo dell'Autorità palestinese. Nella giornata di ieri, venerdì 13, inoltre, sono inoltre risultate uccise 19 persone in Cisgiordania. Ad un passo dall'operazione di terra a Gaza, Israele ha già messo gli scarponi nella Striscia con azioni di commando, appoggiate dal cielo con attacchi aerei su vasta scala, nel tentativo di localizzare gli oltre 150 ostaggi portati nell'enclave palestinese. "Stiamo colpendo i nostri nemici con una forza senza precedenti. Hanno appena iniziato a pagare il prezzo, non sanno cosa accadrà, è solo l'inizio. Distruggeremo e sradicheremo Hamas" ha detto in serata il premier Benyamin Netanyahu parlando alla nazione per la prima volta durante lo shabbat.

"L'ospedale di shifa è pieno di famiglie sfollate. Ci sono persone che dormono sui pavimenti, ovunque, anche all'interno dell'ospedale. L'affollamento porterà a un'epidemia, alla diffusione di malattie infettive. I medici hanno portato le loro famiglie in ospedale per sicurezza". Lo scrive su X Ghassan Abu Sitta, chirurgo ricostruttivo che si trova all'interno dell'ospedale di Shifa, a Gaza.

Il vero colpevole di nuova guerra, è Benyamin Netanyahu ed oggi, per continuare ad aizzare il suo popolo contro i palestinesi in generale e solo contro Hamas, ha compiuto un sopralluogo oggi nei kibbutz di Beeri edi Kfar Aza, nella zona di Israele a ridosso del confine con lastriscia di Gaza.

''Là è passato fra le rovine delle abitazioni in cui è avvenuto il terribile massacro”. Lo rende noto un comunicato ufficiale emesso dopo che il premier aveva abbandonato la zona. Netanyahu, precisa il comunicato, ha incontrato i combattenti sul terreno, fra cui il comandante della brigata dei paracadutisti. Quei villaggi sono ormai deserti perché gli abitanti sono stati evacuati in località sicure.

Più di 1.300 palazzi sono stati completamente distrutti nella Striscia di Gaza. E' il bilancio dell'Onu, dopo una settimana di intensi bombardamenti da parte delle forze israeliane. L'Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli affari umanitari ha affermato che 5.540 appartamenti "sono stati distrutti", mentre quasi altri 3.750 sono stati così danneggiati da essere inabitabili.

"I Paesi occidentali cercano di distorcere la realtà di Gaza per giustificare le atrocità dei sionisti e legittimare questi crimini": lo ha detto il ministro degli Esteri israeliano, Hossein Amirabdollahian, in un incontro ieri sera con il presidente siriano Bashar Assad. "Esortano tutte le parti in conflitto a dare prova di moderazione, ad eccezione del regime sionista", ha aggiunto.   

"Gli Stati Uniti non possono invocare la moderazione e nel frattempo fornire sostegno militare al regime sionista per usarlo contro i palestinesi", ha affermato Amirabdollahian, arrivato a Damasco ieri sera, alla terza tappa del suo tour nella regione, che lo ha già portato in Iraq e in Libano. Il presidente siriano, da parte sua, ha detto che "i sionisti e i loro sostenitori, guidati dagli Stati Uniti e dai Paesi occidentali, cercano di riportare la situazione al passato dopo la recente vittoria dei palestinesi o di usare gli attacchi di Hamas come una scusa per annientare la Resistenza". "La ragione del sostegno dell'Occidente al regime sionista è la loro preoccupazione per il pericolo di un collasso del regime, dovuto alla sua crisi politica ed economica", ha aggiunto.

Gli aerei Usa F-15 Strike Eagle sono arrivati in Medio Oriente, nell'ambito degli sforzi degli Stati Uniti per "rafforzare la propria posizione e migliorare le operazioni aeree in tutta la regione in seguito agli attacchi di Hamas contro Israele". Lo riporta Haaretz.   "L'esercito americano è impegnato a garantire la sicurezza e la protezione durature in tutto il Medio Oriente", ha affermato il tenente generale dell'aeronautica americana Alexus G. Grynkewich. "Con mezzi di combattimento avanzati e integrandoci con le forze congiunte e di coalizione, stiamo rafforzando le nostre partnership e rafforzando la sicurezza nella regione", ha concluso.

"Siamo allarmati dalla richiesta fatta da Israele a più di un milione di palestinesi di lasciare il nord di Gaza in meno di 24 ore. Israele deve revocare immediatamente questo ordine, poiché il trasferimento dell'intera popolazione, in tempi così brevi, mette a rischio la vita di coloro che sono costretti a fuggire. Il governo di Israele non ha fornito alcuna garanzia per la loro sicurezza durante il transito o per la sicurezza dei civili rimasti nella Striscia di Gaza, mentre i combattimenti continuano. Le agenzie umanitarie che operano a Gaza riferiscono che è in corso una crisi umanitaria di incredibile entità. Non ci sono strutture adeguate ad ospitare in sicurezza i residenti del nord di Gaza e la loro incolumità rimane a rischio, dato che gli attacchi aerei israeliani continuano a colpire il centro e il sud di Gaza". Lo si legge in un "appello urgente " sottoscritto da 12 organizzazioni umanitarie che operano a Gaza. "Un trasferimento forzato, senza alcuna garanzia di sicurezza o di ritorno e senza provvedere ai bisogni della popolazione, rischia di equivalere a un trasferimento forzato, che è una grave violazione del diritto umanitario internazionale e codificato come crimine di guerra. Israele è tenuto, in base al diritto internazionale, a garantire la protezione di tutte le persone presenti sul posto e ad assicurare loro un supporto adeguato, anche concordando e facilitando i programmi di soccorso. L'orrenda violenza che ha travolto Gaza e Israele nell'ultima settimana ha già creato una crisi umanitaria gravissima". 

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