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Nuovi raid su Gaza. Israele bombarda postazioni di Hezbollah in Libano. Netanyahu: “È solo l’inizio”.

Gaza, 14 Ott 2023 – È salito a 1.949 persone uccise e 6.500 ferite il tragico e finora provvisorio bilancio dei morti palestinesi. Lo ha comunicato il Governo dell'Autorità palestinese. Nella giornata di ieri, venerdì 13, inoltre, sono inoltre risultate uccise 19 persone in Cisgiordania. Ad un passo dall'operazione di terra a Gaza, Israele ha già messo gli scarponi nella Striscia con azioni di commando, appoggiate dal cielo con attacchi aerei su vasta scala, nel tentativo di localizzare gli oltre 150 ostaggi portati nell'enclave palestinese. "Stiamo colpendo i nostri nemici con una forza senza precedenti. Hanno appena iniziato a pagare il prezzo, non sanno cosa accadrà, è solo l'inizio. Distruggeremo e sradicheremo Hamas" ha detto in serata il premier Benyamin Netanyahu parlando alla nazione per la prima volta durante lo shabbat. 

"Siamo allarmati dalla richiesta fatta da Israele a più di un milione di palestinesi di lasciare il nord di Gaza in meno di 24 ore. Israele deve revocare immediatamente questo ordine, poiché il trasferimento dell'intera popolazione, in tempi così brevi, mette a rischio la vita di coloro che sono costretti a fuggire. Il governo di Israele non ha fornito alcuna garanzia per la loro sicurezza durante il transito o per la sicurezza dei civili rimasti nella Striscia di Gaza, mentre i combattimenti continuano. Le agenzie umanitarie che operano a Gaza riferiscono che è in corso una crisi umanitaria di incredibile entità. Non ci sono strutture adeguate ad ospitare in sicurezza i residenti del nord di Gaza e la loro incolumità rimane a rischio, dato che gli attacchi aerei israeliani continuano a colpire il centro e il sud di Gaza". Lo si legge in un "appello urgente " sottoscritto da 12 organizzazioni umanitarie che operano a Gaza. "Un trasferimento forzato, senza alcuna garanzia di sicurezza o di ritorno e senza provvedere ai bisogni della popolazione, rischia di equivalere a un trasferimento forzato, che è una grave violazione del diritto umanitario internazionale e codificato come crimine di guerra. Israele è tenuto, in base al diritto internazionale, a garantire la protezione di tutte le persone presenti sul posto e ad assicurare loro un supporto adeguato, anche concordando e facilitando i programmi di soccorso. L'orrenda violenza che ha travolto Gaza e Israele nell'ultima settimana ha già creato una crisi umanitaria gravissima". 

Un nuovo video del massacro al rave party nel deserto, diffuso su Telegram, svela l'orrore. Si vedono i terroristi di Hamas sparare all'impazzata contro i bagni chimici dove si nascondono i civili.

Il piano di Israele di evacuazione di oltre un milione di persone dal nord di Gaza in un solo giorno è "assolutamente impossibile da attuare". Il capo della politica estera dell'Ue, Josep Borrell, parlando alla fine della sua missione in Cina, ha detto che, "rappresentando la posizione ufficiale dell'Unione Europea, il piano di evacuazione è assolutamente, assolutamente impossibile da attuare". Perché "immaginare di poter spostare un milione di persone in 24 ore in una situazione come quella di Gaza può essere solo una crisi umanitaria - ha aggiunto Borrell -. È uno scenario da evitare".

Si stima che decine di migliaia di persone a Gaza siano fuggite verso sud dopo che Israele ha dato ai palestinesi un preavviso di 24 ore per evacuare dal nord della Striscia prima della annunciata offensiva di terra: lo dice l'ufficio umanitario delle Nazioni Unite Ocha. Prima dell'ordine di evacuazione, più di 400mila palestinesi erano stati sfollati interni a causa della guerra, ha affermato l'Ocha sul suo sito web. 

"Gli Stati Uniti hanno chiesto a Israele di rinviare la sua offensiva di terra fino alla creazione di un corridoio umanitario" rendono noto i media israeliani, come riferisce il Jerusalem Post. Secondo il rapporto "non e' chiaro quale sia stata la risposta israeliana alla richiesta".

Gli aerei Usa F-15 Strike Eagle sono arrivati in Medio Oriente, nell'ambito degli sforzi degli Stati Uniti per "rafforzare la propria posizione e migliorare le operazioni aeree in tutta la regione in seguito agli attacchi di Hamas contro Israele". Lo riporta Haaretz.

"L'esercito americano è impegnato a garantire la sicurezza e la protezione durature in tutto il Medio Oriente", ha affermato il tenente generale dell'aeronautica americana Alexus G. Grynkewich. "Con mezzi di combattimento avanzati e integrandoci con le forze congiunte e di coalizione, stiamo rafforzando le nostre partnership e rafforzando la sicurezza nella regione", ha concluso.

Si registrano “numerose vittime” nei raid israeliani delle ultime ore sulla Striscia di Gaza, con la costa “presa di mira dal fuoco delle navi”. Lo riferiscono media palestinesi in Cisgiordania.

Infine proteste pacifiche hanno diviso venerdì sera Times Square: da un lato della piazza di New York più di un centinaio di filo-palestinesi, dall'altro una ventina di pro-israeliani e in mezzo un grande dispiegamento di polizia. Un parte della piazza ha gridato alla libertà per il popolo palestinese ed ha accusato il governo degli Stati Uniti di essersi schierato dalla parte israeliana dopo l'attacco di Hamas. I partecipanti pro Palestina hanno mostrato le foto dei morti nella striscia di Gaza. 

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