Parigi, 3 Lug 2023 - Sono 49 i fermi preventivi in Francia a livello nazionale nella sesta notte di proteste a seguito dell'uccisione del 17enne Nahel a Nanterre martedì da parte di un poliziotto durante un controllo stradale. È quanto riferisce la tv all-news francese Bfmtv, citando il ministero dell'Interno. Il dato è aggiornato alle 23.30.
La notte si presenta tranquilla quasi ovunque in tutto il Paese. Gli unici momenti di tensione si sono registrati a Neully-sur-Marne, a est di Parigi, con qualche gruppo di giovani disperso dalla polizia con gas lacrimogeni.
Durante la riunione con il governo all'Eliseo, il presidente francese Emmanuel Macron ha chiesto ai suoi ministri di "continuare a fare tutto il possibile per ripristinare l'ordine e garantire il ritorno alla calma". Lo riferisce l'emittente Bfmtv, citando alcuni partecipanti all'incontro.
Macron ha anche detto loro che "il governo deve continuare a stare al fianco della polizia, dei gendarmi, dei magistrati, dei cancellieri dei tribunali, dei vigili del fuoco e dei rappresentanti eletti che si sono mobilitati giorno e notte per cinque giorni".
Un Emmanuel Macron "calmo e determinato" è stato descritto da alcuni dei ministri che hanno partecipato stasera alla riunione dell'Eliseo per "fare il punto della situazione" dell'ordine pubblico in Francia dopo i giorni difficili seguiti all'uccisione del giovane Nahel. La riunione è stata voluta dal presidente con l'ordine del giorno di "ristabilire l'ordine e tornare alla calma". Macron ha raccomandato ai ministri presenti di ricordare che "il governo resta al fianco della polizia, dei magistrati e dei sindaci". Il presidente - si è appreso - incontrerà domani il presidente del Senato, Gérard Larcher, e la presidente dell'Assemblée National, Yael Braun-Pivet. Quanto alla premier, Elisabeth Borne, riceverà domani i capigruppo dei partiti in Parlamento.
In Francia, sono arrivate le prime condanne per le persone fermate nei disordini innescati dalla uccisione di Nahel, il 17enne morto per gli spari di un poliziotto durante un controllo di polizia. Quattro mesi di carcere con la condizionale, e insieme 140 ore di servizio alla comunità e l'obbligo di seguire un corso di educazione civica: è la pena inflitta a due giovani, già noti alla polizia e che erano stati arrestati nella notte tra il 29 e il 30 giugno a Saint-Germain-le's-Corbeil per aver dato fuoco a barricate e infranto vetri in strada per rallentare l'avanzata della polizia. Lo riferisce Le Parisien.
Nelle altre città, nelle banlieue, ma anche nei piccoli centri che speravano di sfuggire all'ondata di rabbia e violenza, si cerca di arginare casseur e black bloc ma il compito appare difficile perché i commando di ragazzi che partono per saccheggiare negozi, appiccare incendi o semplicemente devastare tutto quello che capita a tiro sono difficili da anticipare. Fra gli episodi che hanno provocato più emozione, l'incendio di una mediateca a Metz la notte scorsa, con i documenti e il materiale informatico andati in fiamme per un danno incalcolabile. L'istituto avrebbe festeggiato l'anno prossimo 30 anni di attività.
Nuove proteste e nuovi fermi in Belgio sulla scia delle violenze esplose nelle banlieue francesi. La polizia del quartiere centrale di Ixelles, secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa Belga, ha fermato in tutto 35 persone, 31 delle quali minorenni, che - dopo essersi dati appuntamento sui social network - nella tarda serata di ieri si sono radunate nella piazza di Louise, di fronte al Palais de Justice, nel tentativo di “turbare l'ordine pubblico”.
I fermi, di carattere amministrativo, sono stati disposti per consentire agli agenti di procedere con le identificazioni dei giovani. In seguito, dopo aver avvertito i genitori, i minori sono stati rilasciati. Nella notte tra giovedì e venerdì le tensioni si erano per la prima volta estese dalla Francia al Belgio con alcune proteste scoppiate nella zona sud del centro cittadino di Bruxelles, non lontano dalla Gare du Midi. Una forte mobilitazione della polizia federale aveva portato a 94 fermi, per la gran parte nei confronti di minori.










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