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Sommergibile disperso, Cnn: captati rumori di colpi durante le ricerche del Titan.

Cagliari, 21 Giu 2023 - Risulta ancora disperso il Titan, il sommergibile con a bordo 5 persone scomparso 2 giorni fa dopo un'immersione verso il relitto del Titanic. 

I soccorritori che stanno utilizzato i sonar per cercare il batiscafo hanno rilevato suoni di "colpi" sottomarini nel Nord Atlantico, dove il mezzo è scomparso. Lo rendono noto alcuni media tra cui la Cnn. Colpi “ogni 30 minuti”, riferisce la tv americana che cita un promemoria interno del governo degli Stati Uniti. “Quattro ore dopo”, continua l'emittente, “schierati ulteriori dispositivi sonar, si sentivano ancora dei colpi”. 

Non è chiaro per quanto tempo si siano rilevati i rumori. Un successivo aggiornamento del rapporto parla di più suoni, ma in questo caso non descritti come "colpi". "È stato ascoltato un feedback acustico aggiuntivo che aiuterà a indirizzare le risorse di superficie e indica che potrebbero esserci sopravvissuti", si legge nell'aggiornamento.

La Guardia costiera degli Stati Uniti ha confermato il rilevamento dei rumori sottomarini: "L'aereo canadese P-3 ha rilevato rumori sottomarini nell'area di ricerca. Di conseguenza, le operazioni dei Rov (veicoli telecomandati) sono state trasferite nel tentativo di esplorare l'origine di tali rumori", ha dichiarato il Primo distretto della Guardia costiera Usa sul suo account Twitter. Le ricerche dei Rov finora "hanno dato esito negativo ma continuano", viene aggiunto.

Gli aerei statunitensi e canadesi impegnati nelle ricerche hanno coperto finora un'area di oltre 25.900 chilometri quadrati di mare: lo ha detto ai media il capitano della Guardia Costiera statunitense, Jamie Frederick, come riporta il Guardian.

Il New York Times riferisce che i dubbi sulle condizioni di sicurezza in cui operava OceanGate per le visite al relitto del Titanic con il batiscafo Titan erano ben noti almeno da cinque anni.

L'industria delle imbarcazioni sommergibili, riporta il quotidiano americano, era così preoccupata per l'approccio "sperimentale" di OceanGate, che nel 2018 scrissero una lettera in cui avvertivano di possibili conseguenze "catastrofiche" nello sviluppo del sommergibile e nella sua missione pianificata per visitare il relitto del Titanic.

La lettera, in possesso del New York Times, era stata inviata all'amministratore delegato di OceanGate, Stockton Rush, dal comitato Manned Underwater Vehicles della Marine Technology Society, un'associazione che ha l'obiettivo di promuovere la tecnologia oceanica ed educare il pubblico su di essa.

I firmatari - più di tre dozzine di persone, tra cui oceanografi, dirigenti di società di sommergibili ed esploratori di acque profonde - hanno espresso "unanime preoccupazione" per lo sviluppo da parte di OceanGate del sommergibile turistico Titan.

Il presidente della Manned Underwater Vehicles, Will Kohnen, ha dichiarato in un'intervista che la lettera era nata proprio sulla scorta del timore di quello che sarebbe potuto accadere se l'azienda non si fosse attenuta agli standard stabiliti in materia di sicurezza.

La lettera affermava che il marketing di OceanGate per il Titan era stato "fuorviante": sosteneva che l'imbarcazione avrebbe soddisfatto e superato gli standard di sicurezza, valutati da un'agenzia nota come DNV. L'azienda però non aveva in programma di far valutare il Titan.

I leader del settore hanno affermato che OceanGate dovrebbe testare i suoi prototipi sotto la supervisione di DNV o di un altro ente accreditato. "Sebbene ciò possa comportare tempi e costi aggiuntivi", si legge nella lettera, "è nostra opinione unanime che questo processo di convalida da parte di una terza parte sia una componente fondamentale per la salvaguardia degli occupanti dei sommergibili".

Kohnen ha riferito che Rush, amministratore delegato di OceanGate, lo chiamò dopo aver letto la lettera e gli disse che le normative del settore stavano soffocando l'innovazione. In un post del 2019 sul blog intitolato "Perché Titan non è classificato?", l'azienda lo aveva ribadito, affermando che, essendo il sommergibile così innovativo, ci sarebbero voluti anni per ottenere la certificazione da parte delle principali agenzie di valutazione: "Far conoscere a un ente esterno ogni innovazione prima che venga testata nel mondo reale è un anatema per la rapidità dell'innovazione". La compagnia, interpellata dal New York Times, ha rifiutato di commentare la lettera.

OceanGate era perfettamente consapevole di correre grandi rischi, e non se ne è curata. Un ex direttore delle operazioni marittime, David Lochridge, sarebbe stato licenziato nel 2018 dopo aver "sollevato gravi problemi di sicurezza riguardanti il progetto Titan". In un documento legale Lochridge scriveva di essere preoccupato per "il controllo di qualità e la sicurezza del Titan, in particolare per il rifiuto di OceanGate di condurre test critici e non distruttivi del progetto dello scafo sperimentale". Lochridge sosteneva che il portello di osservazione all'estremità anteriore del sommergibile era stato costruito per sostenere una pressione certificata di 1.300 metri nonostante OceanGate prevedesse di portare i passeggeri a una profondità di 3.800 metri. "OceanGate ha rifiutato di pagare il produttore per costruire un portello certificato per resistere alla profondità richiesta di 4.000 metri", si legge nel documento.

Lochridge lamenta anche che le sue segnalazioni sulla mancata sicurezza sono state ignorate dal Ceo della compagnia, quello stesso Rush Stockton che si trova oggi da qualche parte in fondo all'Oceano, prigioniero nel suo Titan.

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