Firenze, 19 Giu 2023 - Anche oggi Firenze si è svegliata senza notizie della piccola Kata, sparita nove giorni fa dalla struttura occupata dove viveva con la madre e il fratello di otto anni.
Nessuno ancora si è arreso: né i Carabinieri, né i magistrati della Dda né, tantomeno, i genitori della bambina. Katherine Alvarez Vasquez e Miguel Angel Romero Chicclo, tramite i loro legali, hanno fatto sapere di aver ingaggiato come consulente Luciano Garofano, generale dei carabinieri in congedo ed ex comandante del Ris di Parma. L'esperto, già da oggi, potrebbe effettuare un primo sopralluogo nell'immobile sgomberato.
Non si è infatti conclusa ieri la lunga perquisizione dell'ex Hotel Astor, durata sette ore, nell'ambito delle ricerche della bambina. Le indagini, minuziose, riprendono questa mattina.
Al vaglio dei Carabinieri, anche le nuove immagini di un'ulteriore videocamera privata che inquadra il cortile sul retro dell'hotel Astor dove potrebbe essere stata portata la bimba per farla uscire dalla struttura nel giorno della sua scomparsa, avvenuta sabato 10 giugno.

Come riportato da La Nazione, l'apparecchio appartiene a una ditta di via Monteverdi, confinante con il cortile dell’Astor, quel cortile dove, secondo alcuni testimoni, un adulto avrebbe preso con sé la bambina. In quel punto il muro è molto alto, ma sotto - scrive il quotidiano fiorentino - c’era un cumulo di rifiuti che avrebbe potuto renderne più agevole lo scavalcamento.
L'ipotesi di una seconda via di fuga è presa in considerazione dagli inquirenti data la mancanza di immagini che inquadrano la bambina uscire dall'edificio dopo il suo rientro alle 15.01 di quel giorno.
Al momento, procedendo per esclusione, bisogna quindi capire se la bambina si trova ancora o meno all'interno dell'edificio.
Sul caso è intervenuto con un commento rilasciato ai microfoni del Tg1 anche il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi: “A Firenze c'è un ottimo livello di collaborazione interistituzionale” e ha poi specificato che, nell'ex albergo c'era "una situazione un po' complessa che richiedeva di trovare una soluzione alternativa per le persone che abitavano lì. Ci voleva tempo - ha continuato - tempi che si sono rivelati tragicamente inadeguati nella vicenda della bambina. Dovremo fare sicuramente di più".
Le parole del ministro fanno riferimento anche allo sgombero di tutti gli occupanti dell'ex hotel, circa 132 persone, passaggio necessario per far entrare in campo gli esperti del Gis, Gruppo di Intervento speciale dei Carabinieri, in grado di utilizzare attrezzature hi-tech per trovare cunicoli e intercapedini anche dietro le pareti.
Alle ricerche hanno partecipato anche un team del Ros, Raggruppamento operativo speciale, assieme a un gruppo di 8 carabinieri del Sis.
Nel tardo pomeriggio di ieri, domenica 18 giugno, fonti vicine all'indagine comunicavano che fino a quel momento erano "state effettuate ispezioni, anche attraverso apparecchiature tecnologiche specifiche (sonde, telecamere e droni), che hanno permesso di verificare il contenuto di vani angusti, intercapedini, controsoffitti, cunicoli, tubazioni, pozzetti e di un sottotetto, anche normalmente non accessibili dall'ex hotel Astor, alla ricerca di elementi utili alle indagini. In alcuni ambienti sono continuate le attività di sopralluogo e repertamento delle fonti di prova. Non ci sono novità".
All'interno di un cassonetto, inoltre, era stato trovato “un telefono cellulare”, oggetto di "successivi approfondimenti investigativi".
Per i Pm il movente è la vendetta per un tentato omicidio
Si indaga su un ecuadoregno buttato giù dal terzo piano poche settimane e la faida tra due gruppi che gestivano il racket delle occupazioni. Il fascicolo di indagine per il rapimento di Kata e quello del tentato omicidio di Medina Pelaez, sopravvissuto alla caduta, fanno parte di una stessa inchiesta.
La condotta criminosa dei gruppi di sudamericani all'interno dell'ex hotel potrebbe essere sfociata in una guerra tra bande. "Le persone che attualmente dimorano abusivamente nell'hotel Astor - ha spiegato il gip che ha firmato l'ordinanza di sgombero - vivono in condizioni di assoluto degrado economico, e alcuni fanno spesso uso di sostanze alcoliche, che portano anche a episodi criminosi, che hanno come luogo cardine tale struttura alberghiera, come testimoniato dagli accadimenti conseguenti al tentato omicidio di Santiago Manuel Medina Pelaez".










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