Prigozhin il capo dei mercenari russi spara a zero contro i capi dell’esercito: l'operazione "Tritacarne Bakhmut" completata. Attacchi notturni in Crimea con droni.
Cagliari, 7 Magg 2023 – "L'operazione 'Tritacarne Bakhmut' del gruppo Wagner ha adempiuto al suo compito". Lo ha affermato alla Ria Novosti il fondatore del gruppo Yevgeny Prigozhin, le cui parole sono citate dal servizio stampa Wagner. "Va notato che l'operazione del tritacarne Bakhmut - ha sostenuto Prigozhin - è stata progettata principalmente non per prendere Bakhmut, ma per macinare le forze armate ucraine e per dare una tregua all'esercito russo affinché potesse ripristinare la capacità di combattimento. Il tritacarne Bakhmut ha svolto completamente il suo compito". Prigozhin aveva precedentemente annunciato il ritiro dei Wagneriti da Bakhmut il 10 maggio e ieri ha scritto al ministero della Difesa di sostituire i suoi mercenari con i ceceni di Ramzan Kadyrov. Il capo della Repubblica Cecena ha annunciato che avrebbe inviato a Bakhmut combattenti del distaccamento speciale Akhmat.
Almeno tre droni sono stati abbattuti sopra la Crimea occupata dai russi, lo scrive il canale Baza su Telegram. Il post afferma che almeno uno dei droni è stato abbattuto sopra Sebastopoli ed è caduto vicino a Capo Fiolent, facendo esplodere schegge a circa 70 metri di distanza. Non sono state segnalate vittime. Il governo ucraino non ha commentato gli attacchi dei droni.
Almeno tre esplosioni sono state segnalate nella notte fra sabato e domenica vicino alla città di Mykolaiv. Lo ha dichiarato il governatore della regione Vitaly Kim attraverso i media locali, riferendo di tre attacchi aerei. Kim ha detto che "non ci sono state chiamate di emergenza, aggiungendo che "o le difese aeree avevano funzionato o gli attacchi non avevano causato vittime".
I vertici militari ucraini stanno cercando di convincere l'Occidente a ridimensionare le aspettative di un contrattacco programmato, perché non sono sicuri di poter ribaltare le sorti del conflitto. Lo riferisce il Washington Post, che ha parlato con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e con il ministro della Difesa Oleksiy Reznikov. Secondo il quotidiano, i funzionari di Kiev temono che, in caso di fallimento, il loro Paese possa essere privato delle forniture di aiuti militari, mentre l'Occidente potrebbe cercare di costringere Kiev a sedersi al tavolo dei negoziati con Mosca.
"La situazione generale intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia sta diventando sempre più imprevedibile e potenzialmente pericolosa. Sono estremamente preoccupato per i reali rischi per la sicurezza e la sicurezza nucleare che l'impianto deve affrontare". Lo ha detto il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) Rafael Grossi.
"Dobbiamo agire ora - ha dichiarato sul sito dell'agenzia - per prevenire la minaccia di un grave incidente nucleare e le relative conseguenze per la popolazione e l'ambiente. Questo grande impianto nucleare deve essere protetto. Continuerò' a sollecitare tutte le parti a impegnarsi a raggiungere questo obiettivo vitale e l'Aiea continuerà a fare tutto il possibile per contribuire a garantire la sicurezza nucleare".










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