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La Garante per l’infanzia Carla Puligheddu visita il carcere minorile di Quartucciu: “Eccellenti i programmi attivati da parte degli operatori”.

Quartucciu (Ca), 19 Apr 2023 - Progetti eccellenti, attenzione massima nei confronti dei giovani ospitati nel carcere, struttura con criticità ma spazi all’aperto curati e idonei alle attività dei ragazzi. È in sintesi il giudizio della Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza Carla Puligheddu che, questa mattina ha visitato il carcere minorile di Quartucciu che ospita otto minorenni.

“Ho visto una comunità che affronta la sofferenza, l’emarginazione e le fragilità dei minori reclusi, restituendo loro un orizzonte di speranza, un nuovo progetto di vita, una possibilità di rialzarsi per ricominciare. Dialogando coi ragazzi, mentre svolgevano le differenti attività, ho potuto cogliere sguardi sereni e fiducia verso il futuro. Ho percepito in tutti la consapevolezza che il percorso di recupero costituisce la premessa che li fortifica e li prepara a risolvere gli inciampi della vita con una maturità nuova, un accresciuto valore del rispetto e con una serie di competenze operative che contribuiranno ad un prossimo inserimento sociale e professionale.

La Garante ha ringraziato il direttore Enrico Zucca e tutto il personale che lavora nel carcere: “Le attenzioni nei confronti degli otto giovani ospiti è massima da parte di tutto lo staff interno cui va il mio personale apprezzamento per l’eccellenza dei progetti attivati, la capacità di attrarre risorse e costruttive collaborazioni con enti e aziende del territorio. Il giardino, utilizzato per svariate attività all’aria aperta, è grande, bello e ben curato, anche grazie al contributo di aziende private che stanno realizzando un progetto di giardinaggio e di impianto ortofrutticolo”.

La struttura, nonostante la cura degli ospiti e degli operatori, presenta però tutte le criticità tipiche di un edificio cui non sono state mai destinate risorse adeguate per una opportuna manutenzione. A questo si aggiunge l’isolamento dal contesto della viabilità, che penalizza innanzitutto i ragazzi da inserire in ambiti lavorativi esterni alla struttura e i familiari che si recano per le visite, ma anche chi si adopera nel volontariato e vorrebbe potersi recare nella struttura con un mezzo pubblico. Com

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