Varsavia, 17 Apr 2023 - Una “grande amicizia”, quella tra Italia e Polonia, “consacrata a Montecassino”, nel corso della sanguinosa battaglia della Seconda guerra mondiale che, nel 1944 (il prossimo anno si celebreranno gli 80 anni), vide impegnati i valorosi soldati polacchi, ricordati anche dal presidente Andrzej Duda.
Il capo dello Stato Sergio Mattarella parte da questo riferimento storico per tracciare in pochi minuti i punti fermi di una relazione bilaterale importante, sottolineata fin da ieri: incontrando la comunità italiana residente in Polonia, il presidente della Repubblica aveva ricordato che la sua visita di Stato era stata rimandata più volte, prima per la pandemia poi per motivi politici. Ma che per lui restava un appuntamento fondamentale.
Nel corso del bilaterale con il presidente polacco Andrzej Duda, Mattarella ritorna sui temi già toccati dal suo omologo: la guerra in Ucraina, la condanna dell’aggressione russa, l’accoglienza dei profughi e la continuazione di ogni sostegno, “finché sarà necessario”, a Kiev. “Siamo inorriditi dai comportamenti russi”, dice Mattarella, riferendosi alle violenze ai danni di civili, città, bambini, che la guerra continua a perpetrare.
“Se l’Ucraina fosse lasciata alla mercè di questa aggressione, altre ne seguirebbero” ricorda poi Mattarella, sottolineando come sia importante, ora come non mai, proseguire sulla strada degli aiuti militari, logistici ed economici. A questo proposito, il presidente ricorda la generosità dimostrata da Varsavia nell’accogliere i profughi di Kiev.
Una questione, quella dell’accoglienza di interi popoli in fuga, che tocca anche l’Italia, dove si riversano migliaia di persone dall’Africa e dall’Asia. Per questo, dice Mattarella, è cruciale mantenere “con il continente africano un rapporto importante, quanto avviene in Sudan in queste ore è allarmante”. L’auspicio del capo dello Stato è che l’Unione europea sia “attiva protagonista” nel processo di pacificazione.
Ogni percorso – ricorda ancora il capo dello Stato – non può non essere compiuto insieme, nel quadro europeo, con gli alleati dell’Unione e con i membri della Nato: “I Paesi dell’Ue sono uniti nella Nato: siamo contenti per l’ingresso nell’Alleanza della Finlandia, ci auguriamo che presto possa entrare anche la Svezia” sottolinea Mattarella.
Per il presidente è fondamentale preservare la “compattezza dell’Unione europea, è in gioco la sua stessa esistenza”. Al tempo stesso, è importante che l’Unione “superi le sue vecchie regole”, per rispondere alle urgenze attuali con prontezza ed efficienza: “Serve una nuova politica di asilo dentro l'Ue superando le vecchie regole che sono ormai della preistoria”, scandisce il capo dello Stato.
Stessa attenzione rimarcata in riferimento all’allargamento dell’Unione europea: il presidente ricorda che lo scorso anno si è compiuto un “passaggio storico”, il riconoscimento dello status di candidato a Ucraina e Moldova. Mattarella sottolinea che c’è “pieno consenso” anche sull’allargamento ai Balcani occidentali, Paesi che stanno “compiendo sforzi enormi” in questa direzione.
Tra Italia e Polonia, aveva anche detto Mattarella all’inizio del suo intervento, c’è stato e continua a esserci un “interscambio economico in crescita”, forte della “grande collaborazione tra le nostre aziende e quelle polacche”. Ma anche lo scambio culturale tra Roma e Varsavia è proficuo e “nasce tanto tempo addietro”: il presidente ricorda infatti che quest’anno si celebra, anche in Italia dove è molto amata, il centenario della nascita della poetessa Wisława Szymborska, Premio Nobel per la Letteratura nel 1996, nata a Cracovia nel 1923. Il capo dello Stato si è detto “contento” per l’incontro che terrà domani presso la grande Università Jagellonica di Cracovia.
“La Russia non può vincere questa guerra perchè altrimenti attaccherà altri paesi, ne abbiamo parlato con il presidente Mattarella e siamo d'accordo, continueremo ad aiutare l'Ucraina” aveva sottolineato il presidente polacco Andrzej Duda dopo il colloquio con il capo dello Stato, prima di dargli la parola.
“Alcuni leader politici stanno dicendo parole sulla possibile fine di questa guerra e ipotizzano la fine degli aiuti. Io dico che chiunque chieda di sospendere gli aiuti all'Ucraina opera negli interessi della Russia, perchè la supremazia della Russia è ovvia e, se l'Ucraina non ottiene aiuti, la Russia avrà una supremazia in questa parte dell'Europa. Conosciamo l'atteggiamento russo, capiamo i nostri vicini ucraini che a tutti i costi cercano di difendere la loro sovranità” aveva aggiunto Duda, ringraziando l'Italia per gli aiuti al lato est della Nato.
Duda aveva anche confermato la linea polacca di sostegno alla adesione dell'Ucraina alla Ue, e di un sostegno all'allargamento ai Balcani occidentali, punto ripreso anche dal nostro capo dello Stato: “Sappiamo che l'Italia fa un grandissimo sforzo per fronteggiare le migrazioni dall'Africa, ma anche noi abbiamo lo stesso problema: dalla Bielorussia arrivano migrazioni come un attacco ibrido. Noi appoggiamo un sostegno maggiore e vorremmo una maggiore comprensione da parte della Ue e iniziative più decise in ambito comunitario, vorremmo sentire di più questo sostegno”.
“Con Mattarella abbiamo una posizione identica. Italia e Polonia collaborano sul sistema antimissilistico che verrà trasmesso all'Ucraina. Siamo molto grati per tutto l'aiuto che date all'Ucraina” ha infine rimarcato Duda prima di passare la parola a Mattarella.










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