Kiev, 1 Feb 2023 - Gli Stati Uniti stanno preparando più di 2 miliardi di dollari di aiuti militari per l'Ucraina che dovrebbero includere per la prima volta razzi a lungo raggio, oltre ad altre munizioni e armi: lo riportano alcuni media citando la Reuters.
Gli aiuti militari, secondo due dirigenti americani, dovrebbero essere annunciati già questa settimana. Si prevede inoltre che includano attrezzature di supporto per i sistemi di difesa aerea Patriot, munizioni di precisione guidate a distanza e armi anticarro Javelin.
Nel frattempo è stato appreso che "L'Ucraina si sta preparando a una grande escalation da parte della Russia, forse anche nelle prossime due o tre settimane". A sostenerlo Oleksiy Danilov, segretario del consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale dell'Ucraina, in un'intervista a Sky news, aggiungendo che i combattimenti più duri devono ancora arrivare e ha affermato che i prossimi mesi saranno cruciali per decidere il corso della guerra.
“Se le due parti mi chiedono di mediare, certamente sono disponibile, ma non spingo io per farlo: succederà al momento giusto e nelle giuste circostanze”: così il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha risposto alla CNN nel corso di un'intervista alla tv americana. La richiesta, aggiunge Netanyahu, dovrebbe essere avallata anche dagli Stati Uniti, perché “non ci possono essere troppi cuochi in cucina”. All'inizio della guerra gli era già stato chiesto informalmente di fare da mediatore, rivela anche Netanyahu senza specificare chi gli avesse fatto la proposta, ma sostiene di aver declinato perché all'epoca era il leader dell'opposizione israeliana. Quel che ufficialmente si sa è che a Marzo l'Ucraina chiese una mediazione all'allora premier israeliano Naftali Bennet, che incontrò Putin senza peraltro ottenere alcun cambio di politica.
L'Ucraina terrà un vertice con l'Unione Europea a Kiev questo venerdì, annuncia il governo di Zelensky.
La speranza dei dirigenti ucraini è che la conferenza rappresenti un passo in avanti nel processo di adesione del Paese all'Unione europea, a un anno dall'invasione russa. Kiev annuncia anche che si aspetta di ricevere fino a 140 carri armati moderni dai suoi alleati occidentali, mentre dagli Stati Uniti arriva la prospettiva di armi più avanzate. Nel suo discorso serale alla nazione, Zelensky si è detto fiducioso che il vertice di venerdì nella capitale ucraina rifletterà un alto "livello di cooperazione e di progresso" con l'UE, alla quale Kiev da tempo preme per aderire. L'Ucraina ha ottenuto lo status di Paese candidato all'UE nel giugno dello scorso anno, pochi mesi dopo l'attacco russo. Non sono stati forniti dettagli su chi parteciperà al vertice da parte dell'Unione Europea.
Inoltre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che la sua amministrazione sta pianificando una serie di riforme per assicurare negoziati rapidi in vista di un'adesione dell'Ucraina all'Unione europea: lo riferisce l'agenzia Reuters, ricordando che venerdì Kiev parteciperà a un "vertice" con funzionari dell'Ue."Ciò che è molto importante è che stiamo preparando nuove riforme in Ucraina", ha affermato. "Si tratta di riforme che sotto molti aspetti cambieranno le realtà sociali, legali e politiche rendendole più umane, più trasparenti e più efficaci", ha commentato Zelensky.
Anche la Spagna, è stato reso noto, intende fornire all'Ucrainada quattro a sei Leopard 2 A4: lo scrive oggi il quotidiano spagnolo El Pais, che cita fonti governative. Il numero finale dei carri armati di fabbricazione tedesca che Madrid invierà a Kiev dipenderà dallo stato dei 53 tank stoccati da un decennio presso il 41mo Raggruppamento di Supporto Logistico di Saragozza, sottolinea la testata. Sabato scorso la ministra della Difesa spagnola, Margarita Robles, aveva assicurato che i carri armati Leopard che la Spagna invierà all'Ucraina arriveranno nel Paese "verso primavera". Robles non aveva indicato quanti saranno inviati, ma aveva spiegato che i tank si trovano nella base di Saragozza e sono attualmente in disuso, quindi verranno revisionati e riparati in collaborazione con l'industria militare prima di essere consegnati.
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