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Vertice Nato decide che oltre alle armi è ora di mandare generatori. Nel contempo l’Ue prende la giusta decisione, approvata subito dagli Usa di istituire un tribunale per i crimini russi e contro il Presidente Putin ritenuto alla pari terrorista e criminale di guerra.

Bucarest, 1 Dic 2022 – Ieri, il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, a conclusione dei summit ministeriali della Nato e del G7 a Bucarest, ha annunciato la costituzione di un «gruppo di contatto» tra i Paesi occidentali che si riunirà a scadenze regolari per fornire generatori, trasformatori e altro materiale elettrico a Kiev.

Il modello è infatti quello già avviato dal capo del Pentagono, Lloyd Austin, per la consegna di armi all’esercito di Volodymyr Zelensky. «Gli alleati», ha detto Blinken,hanno concordato una risposta concreta all’escalation del cinismo putiniano che vuole fiaccare la popolazione ucraina con un lungo inverno al freddo e al buio.

Ora, dopo la decisione, diversi Paesi europei si preparano a dare il loro contributo. L’Ue metterà a disposizione 200 trasformatori e 40 gruppi elettrogeni molto potenti. Ora, però, il problema è come proteggere le infrastrutture.

Frattanto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, invitato ai vertici di Bucarest, si è espresso, come sempre, in modo molto chiaro: dateci i sistemi di difesa aerea, dateci i missili Patriot per mettere al sicuro le nostre centrali, le nostre reti. Kuleba ha aggiunto che l’Ucraina ha ancora bisogno di armi e “il più velocemente possibile”.

Nella conferenza stampa finale di ieri sera, Blinken ha assicurato che “si sta già lavorando” alla tutela degli impianti, aggiungendo: se ne sta occupando il Pentagono». Kuleba ha fatto sapere di aver chiesto le batterie di Patriot anche al governo tedesco. Più in generale i ministri degli Esteri dell’Alleanza Atlantica, per l’Italia presente Antonio Tajani, si sono trovati d’accordo su un punto fondamentale: non si vedono segnali per un possibile negoziato. Blinken sostiene che il Cremlino abbia programmato un rallentamento fisiologico delle operazioni militari in inverno, per poi riprendere l’offensiva in primavera. La Nato, quindi, continuerà ad appoggiare l’Ucraina e nello stesso tempo a rafforzare il versante est europeo.

Infine, tra queste ultime e importantissime decisione della Nato la presidente della Commissione europea propone di costituire un «tribunale speciale» per perseguire i crimini di guerra commessi dai soldati russi in Ucraina. Non è ancora chiaro, però, come questo istituto possa superare le competenze della Corte Penale Internazionale. La discussione giuridica è appena iniziata. Inoltre von der Leyen prospetta l’uso dei beni russi già congelati in Europa per risarcire i danni causati dai bombardamenti. Da Mosca, Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri, reagisce così: “Se gli asset dei nostri cittadini saranno confiscati, prenderemo contromisure adeguate”.

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