Press "Enter" to skip to content

Donne uccise a Roma, in questura un italiano 50enne. Svolta nelle indagini da alcune testimonianze.

Roma, 19 Nov 2022 - C'è un sospettato sotto interrogatorio in Questura. Si tratta di un italiano intorno ai 50 anni, con precedenti per droga. 

Potrebbe essere lui il "killer" che molto probabilmente - dicono gli investigatori - ha ucciso tutte le due donne e la trans attive nel giro della prostituzione, trovate morte a Roma, nel quartiere Prati: “In questi casi si deve arrivare a dama nelle prime 48 ore dopo i fatti”, dicono gli inquirenti che senza sosta stanno cercando eventuali tracce di Dna sui due luoghi dei delitti, distanti poche centinaia di metri. Alle tracce fisiche si aggiungono quelle virtuali: la chat, legata alla piattaforma di incontri dove era iscritta Martha Castano Torres, la sessantacinquenne colombiana uccisa nel seminterrato di via Durazzo.

Una ulteriore svolta nelle indagini sarebbe arrivata da alcune testimonianze raccolte dalle forze dell'ordine nelle ultime ore. In particolare gli elementi forniti da due cittadini cubani e una terza persona avrebbero indirizzato l'attività investigativa sul 50enne romano al momento sotto interrogatorio. 

I tasselli del puzzle da mettere insieme sono tanti. Un lavoro che si sta svolgendo su vari livelli: ascolto di testimoni, verifiche sui telefoni trovati in possesso delle tre prostitute e sulle telecamere - moltissime quelle presenti in zona - che potrebbero avere immortalato l'autore del triplice omicidio. Telecamere che, a quanto pare, erano installate almeno in una casa delle vittime, forse una sorta di protezione vista l'attività rischiosa delle tre donne.

Intanto vengono passati al setaccio anche i cassonetti delle aree vicine ai due appartamenti in cui si sono consumati i delitti. Ancora non c'è traccia di una possibile arma usata da chi ha ucciso e le due vittime asiatiche di via Riboty non sono state identificate. Ma dalle modalità degli omicidi, avvenuti in due luoghi vicini, in un breve arco temporale, chi indaga non esclude possa trattarsi di azioni premeditate.

Secondo quanto accertato, quello di Marta Castano Torres sarebbe il primo degli omicidi nella notte di giovedì. Castano è stata uccisa nel corso di un rapporto sessuale con un'arma da taglio simile ad uno stiletto. La donna è stata colpita più volte al torace ed è morta in un lago di sangue riversa sul letto. 

Dopo essersi allontanato con l’arma dal sottoscala al civico 38, è la ricostruzione degli investigatori, l’assassino ha raggiunto poi via Riboty 28, un percorso di circa 850 metri, circa 10 minuti a piedi molti meno, circa 4, con l’auto o un motorino. 

Lì l’uomo ha raggiunto una delle due donne cinesi nell’appartamento al primo piano: si è appartato per avere un rapporto sessuale durante il quale l’ha aggredita. Sentendo il trambusto e forse le grida d’aiuto la seconda donna presente nell’abitazione è intervenuta per bloccarlo ma il killer l’ha accoltellata a morte. In quel frangente l’altra ragazza, completamente nuda, ha tentato una drammatica fuga ma è stata raggiunta sul pianerottolo e colpita. Sul corpo delle due cittadine cinesi sono stati individuate ferite alla gola, al torace e alla schiena.

Poi l’assassino, probabilmente ancora sporco di sangue, è fuggito: un dettaglio questo tutto da chiarire, perché nessuno ha notato un uomo sporco di sangue scappare, eppure era già mattina e la zona è molto frequentata.

Non è ancora chiaro agli inquirenti che via abbia percorso l’uomo una volta andato via dal luogo degli ultimi due omicidi o se si sia nascosto nel palazzo. Ciò che appare molto probabile invece è che l’assassino ha utilizzato la stessa arma per i tre delitti e ciò potrebbe far suppore un’azione premeditata. 

Negli uffici della Questura sono stati ascoltati i condomini, il portiere di via Riboty che ha scoperto il cadavere sul ballatoio e anche gli operai di una ditta impegnata in un trasloco in quel palazzo proprio nei minuti della tragedia. 

Domani, intanto, verrà affidato l’incarico per le autopsie: gli accertamenti serviranno a chiarire se le ferite mortali sul corpo delle tre vittime siano state inferte dalla stessa arma.

More from ARCHIVIOMore posts in ARCHIVIO »

Comments are closed.