Cagliari 2 Nov 2022 - La Corea del Sud ha lanciato tre "missili aria-superficie di precisione" nelle acque a nord del confine marittimo intercoreano, in risposta ai lanci di missili fatti oggi da Pyongyang verso il Mar del Giappone. Lo riferiscono i militari di Seul.
Pyongyang aveva lanciato nel complesso ben dieci missili, uno dei quali è è caduto a soli 57 km dalla città sudcoreana di Seokcho sulla costa orientale della Corea del Sud. Nei trentacinque lanci di missili nordcoreani precedenti, gli ordigni non erano mai arrivati così vicini alle acque territoriali sudcoreane. Il presidente della Corea del Sud, Yoon Suk-Yeol ha reagito dicendo di considerare il lancio di missili "un'invasione territoriale".
Il lancio dei missili nordcoreani coincide con le manovre aeree su larga scala delle forze aeree sudcoreane e statunitensi, le prime di questo tipo negli ultimi cinque anni, da tempo considerate una minaccia ai suoi confini dal regime nordcoreano. Pyongyang aveva chiesto agli Stati Uniti e alla Corea del Sud di interrompere le esercitazioni militari, chiamandole "imprudenze e provocazioni militari che non possono più essere tollerate". Stati Uniti e la Corea del Sud hanno iniziato lunedì una delle loro più grandi esercitazioni aeree militari combinate chiamate 'Vigilant Storm'. Le esercitazioni coinvolgono centinaia di aerei da guerra di entrambe le parti che inscenano finti attacchi 24 ore al giorno.
"Questi ripetuti lanci di missili, con una frequenza così elevata sono inaccettabili", ha dichiarato il primo ministro giapponese Fumio Kishida. Il portavoce del governo giapponese Hirokazu Matsuno ha detto che Tokyo ritiene che Pyongyang "sarà più proattiva" nei suoi test d'ora in poi, compreso un presunto nuovo test nucleare, e ha affermato che il governo giapponese "continua a lavorare a stretto contatto con gli Stati Uniti e la Corea del Sud" in questo scenario.











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