Cagliari, 17 Sett 2022 - Proseguono senza sosta nel Senigalliese (Ancona), e sono continuate tutta la notte, le ricerche delle tre persone che ancora risultano disperse (Mattia, 8 anni, la 56enne Brunella Chiù e un uomo di Arcevia). In particolare nella zona di Barbara-Castelleone di Suasa dopo il maltempo e le esondazioni che hanno causato dieci morti. Al momento, secondo le prime informazioni, non vi sarebbero novità da ieri sera: vigili del fuoco - che provengono anche da Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Abruzzo -protezione civile e altri soccorritori sono al lavoro incessantemente anche per fornire aiuti a sfollati e persone che hanno subito danni o hanno avuto case inagibili a causa dell'acqua e del fango. Starebbe invece tornando parzialmente attivo il servizio idrico all'interno di case e attività che era stato interrotto in varie zone da ieri mattina.
Con l'ultimo aggiornamento sul numero delle vittime accertate, si ragiona sull'identità dei tre dispersi che ancora mancano all'appello: un bimbo di otto anni, scivolato via dalle braccia della mamma, poi messa in salvo dai Vigili del fuoco nei pressi di Ostra. A lui si aggiungerebbe una ragazza di 17 anni e sua madre, ancora introvabili.
Sono 10 al momento le vittime dell'alluvione che ha colpito le Marche e sono state tutte identificate. Lo rende noto la prefettura di Ancona aggiornando il bilancio e sottolineando che ci sono ancora 3 persone disperse. “Il centro di coordinamento del soccorso - prosegue la prefettura - continua ad essere costantemente convocato presso la sala operativa unificata della regione Marche in raccordo e con il coordinamento della Protezione Civile”.
Il cadavere di un uomo è stato ripescato nel fiume Esino nella frazione Angeli di Rosora (Ancona): era impigliato in uno sperone di un ponte. A dare l'allarme un passante: il corpo è stato recuperato dai Vigli del fuoco con un elicottero, da cui si sono calati con un verricello. Sul posto anche i Carabinieri di Jesi. Sembra che si tratti di un 80enne della zona, che potrebbe essere scivolato nel fiume. Difficile dire se ci sia un legame con il maltempo della scorsa notte.
Proseguite tutto il giorno, “anche con un elicottero e il termoscanner” le ricerche di Mattia, il bambino di 8 anni, disperso nel territorio di Castelleone di Suasa (Ancona) durante l'ondata di maltempo che ha colpito nella notte le Marche. A raccontarne la storia il sindaco Carlo Manfredi: “Da noi è esondato il torrente di Nevola, il bambino stava tornando a casa con la madre in auto, quando lei ha visto l'ondata d'acqua, è scesa e ha cercato di fuggire tenendo il figlio per mano, ma sono stati travolti da acqua e fango. La mamma l'abbiamo trovata a un chilometro e mezzo di distanza, su un cumulo di detriti, del bambino invece... non c'era più traccia”.
“La tragedia ambientale nelle aree dell'Anconetano e di Senigallia colpisce tutti, riguarda tutti noi, tutti i sindaci, le comunità”. Lo ha affermato in una nota Marco Bussone, presidente nazionale dell'Unione nazionale Comuni Comunità Enti montani (Uncem)."Uncem e ciascuno di noi - ha aggiunto - si unisce in preghiera alle famiglie delle vittime. L'ho detto oggi ad alcuni sindaci più sofferenti, distrutti, straziati, che ho sentito al telefono e al Presidente di Uncem Marche, Michele Maiani. Questi eventi drammatici impongono una riflessione collettiva ed efficace sui modelli di gestione del territorio e prima ancora una attenzione specifica sui modelli di allertamento e di gestione degli avvisi tra comuni, tra istituzioni e alle comunità rispetto a terremoti, dissesto, nubifragi, rischio frane. Avremo modo di fare tutte le analisi. Siamo ora e sempre con i sindaci, che sono responsabili della Protezione civile, insieme con il Dipartimento nazionale. Analizzeremo le situazioni e le conseguenze connesse alla tragedia di oggi nei prossimi giorni. Ora ci stringiamo a vittime, famiglie, comunità. E ringraziamo come Uncem la macchina della Protezione Civile che sta lavorando senza sosta, con Vigili del Fuoco, forze dell'ordine, volontari, prefetti, amministratori locali, tecnici e scienziati impegnati - ha concluso Bussone - in questa ennesima emergenza".
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