Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha assicurato che l'Ucraina non ha dimenticato nessuna delle sue città e delle sue persone e riprenderà sicuramente il controllo di tutti i territori temporaneamente occupati dai russi, inclusi il Donetsk, Horlivka, Mariupol e la Crimea.
Nel suo video-intervento serale, riportato da Ukrinform, Zelensky ha detto: "Ogni anno, nell'ultimo fine settimana dell'estate, nel nostro paese si celebravano due festività, strettamente correlate: il giorno della città di Donetsk e il giorno dei minatori. Nel 2014, tutto è cambiato per Donetsk a causa degli occupanti. E quest'anno tutta l'Ucraina non avrà le sue festività. Ma non abbiamo dimenticato e non dimenticheremo nessuna delle nostre città e della nostra gente. Donetsk è sempre stata una delle città più ricche e forti dell'Ucraina".
Nel frattempo gli Stati Uniti intendono continuare a chiedere alla Russia di cessare i combattimenti vicino alla centrale nucleare di Zaporizhzhia e di consegnare la struttura all'Ucraina, dopo il rifiuto di Mosca di sostenere un documento finale a conclusione della Decima Conferenza di revisione del Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp). Lo ha annunciato il Dipartimento di Stato americano. "Il fatto che la Federazione Russa non accetti un tale linguaggio di fronte allo schiacciante consenso internazionale sottolinea la necessità che gli Stati Uniti e altri Paesi continuino a esortare la Russia a porre fine alla sua attività militare vicino alla centrale nucleare di Zaporizhzhia e a restituire il controllo dell'impianto all'Ucraina", ha affermato in una dichiarazione il Dipartimento di Stato. Secondo la dichiarazione, Washington continuerà a collaborare con la comunità internazionale per raggiungere la pace e la sicurezza globali senza armi nucleari.
“Per decenni la sicurezza nucleare è rimasta la priorità principale dell'Ucraina, soprattutto considerando il nostro tragico passato. Gli invasori russi hanno trasformato la centrale nucleare di Zaporizhzhia in una base militare mettendo a rischio l'intero continente. L'esercito russo deve lasciare lo stabilimento: non hanno niente da fare lì!”. Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri ucraino, Dmitro Kuleba. Martedì e mercoledì Kuleba sarà a Praga dove parteciperà alla riunione informale dei ministri degli Esteri dell'Ue i cui temi chiave saranno le restrizioni sui visti per i cittadini russi e l'ottavo pacchetto di sanzioni dell'Ue contro la Russia. Lo riporta Ukrinform, con riferimento al portale del governo di Kiev. Il ministro ucraino terrà separatamente una serie di incontri bilaterali con le controparti di Repubblica ceca, Francia, Germania, Paesi bassi, Belgio, Georgia, Moldova e Cipro. Inoltre Kuleba domani sarà in Svezia dalla premier Magdalena Andersson.
Infine le bugie della Russia non si fermano mai e infatti, Mosca accusa le forze ucraine di avere bombardato due volte nell'ultima giornata la centrale nucleare di Zaporizhzhia. A lanciare l'accusa, precisamente, il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, il quale aggiunge che alcuni colpi sono caduti vicino agli edifici in cui sono conservati combustibile per i reattori e scorie radioattive. Inoltre sempre secondo i russi, a valle della centrale nucleare la centrale idroelettrica di Kakhovka e la città ad essa adiacente sono state colpite da razzi ucraini tre volte domenica: a denunciarlo è stato Vladimir Leontyev, capo dell'amministrazione locale installata dalla Russia. La diga dell'impianto costituisce una via di passaggio attraverso il fiume e una potenziale via di rifornimento chiave per le forze russe. La diga forma anche un serbatoio che fornisce acqua per la centrale nucleare di Zaporizhzhia.











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