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Guerra in Ucraina: attesa per il tentativo diplomatico di Erdogan mentre Lavrov dice: non crediamo che il dialogo sia chiuso. Oggi al via il Consiglio europeo sull’embargo al petrolio russo.

Kiev, 30 Magg 2022 - L'attesa è per le telefonate che il presidente turco Erdogan farà nelle prossime ore a Putin e a Zelensky. Non è una videochiamata in contemporanea a tre come quella di sabato tra il leader del Cremlino, il cancelliere tedesco Scholz e il presidente francese Macron, ma è un invito che il leader turco farà singolarmente ai due contendenti ad aprire un canale di dialogo diretto. 

E Mosca sembra aprire qualche spiraglio con le parole del ministro degli esteri Sergei Lavrov che, a TF1 dice: giudicheremo le intenzioni dell'Europa in base alle sue azioni, ma non pensiamo che le porte della ripresa del dialogo con l'Occidente siano chiuse. Lavrov ha però ribadito che la "liberazione" del Donbas resta l'obiettivo primario di Mosca. 

"La Russia si è avvicinata troppo. Ha raccolto troppe forze nel nostro Donbas." Dice dall'altra parte Volodymyr Zelensky. "Considero simbolico il fatto che l'esercito russo abbia iniziato il tentativo di catturare Severodonetsk entrando in un hotel chiamato Myr (che significa pace)." Il presidente ucraino lo ha detto nel consueto videomessaggio alla nazione, nel corso del quale ha anche parlato della sua prima uscita dalla regione di Kiev dall'inizio della guerra. Zelensky ha visitato i soldati e le autorità a Kharkiv, ringraziandoli per il loro lavoro. Tutti tranne il capo locale dei Servizi di Sicurezza, che anzi ha licenziato perché "non ha difeso gli interessi della città ma i propri". 

L'attesa è anche per il vertice europeo che cerca un'intesa sull'embargo al petrolio russo. Prima la riunione degli ambasciatori dei paesi dell'Unione, poi nel pomeriggio i lavori del Consiglio europeo straordinario. 

Intanto la Germania va verso la modifica della costituzione per consentire la creazione di un fondo da 100 miliardi di euro per le spese militari, proposto dopo l'inizio della guerra in Ucraina. Lo ha annunciato il ministro delle finanze citato dalla Reuters. Le risorse saranno usate su più anni per aumentare il bilancio della difesa tedesca e andare incontro all'obiettivo chiesto dalla Nato di raggiungere il 2% del Pil in spese militari. 

E la guerra sul campo continua. La battaglia infuria soprattutto a Severodonetsk, con una situazione che appare sempre più simile a quella vissuta per settimane da Mariupol: i russi (e i ceceni loro alleati) sarebbero in gran parte della città ma ci sarebbero ancora truppe ucraine asserragliate in alcune postazioni, bombardate senza sosta dall'esercito di Mosca. 

Non solo Donbas, però, visto che sono state segnalate esplosioni nella regione di Sumy e in quella di Mikolaiv, con "danni significativi" nel centro della cittadina di Novyi Buh. 

La guerra è anche cibernetica. In attesa di verificare se ci saranno gli attacchi ai siti italiani minacciati dal collettivo russo Killnet, Anonymous ha colpito i siti internet governativi bielorussi. Il gruppo di hacker lo ha rivendicato su Twitter spiegando di aver lanciato un massiccio cyberattacco “per la complicità di Minsk nell'invasione russa dell'Ucraina”.

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