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Guerra in Ucraina: allarme antiaereo in contemporanea in tutte le regioni. Esplosioni in diverse zone: non segnalate vittime né danni significativi. Zelensky: abbiamo resistito 50 giorni, i russi ce ne davano 5.

Kiev, 15 Apr 2022 - Dopo l'affondamento dell'ammiraglia russa del Mar Nero, è stata una notte di altissima tensione. La difesa Ucraina ha dichiarato un allarme di attacco aereo in tutto il Paese in contemporanea, azione che ha fatto presagire bombardamenti massicci. Ed esplosioni sono state segnalate in diverse zone prima che l'allarme fosse ritirato (ma proprio alle prime luci dell'alba le sirene hanno ripreso a suonare, a Kiev e almeno in altre tre regioni). 
Secondo diverse fonti, nella notte è stata colpita in particolare la zona di Kiev ma esplosioni ci sono state anche nella città meridionale di Kherson, in quella orientale di Kharkiv e a Ivano-Frankivsk nell'ovest del Paese. Non ci sono notizie di vittime o danni importanti (in alcune zone della capitale sarebbe andata via la corrente elettrica) e per la verità non c'è neanche la conferma ufficiale delle esplosioni: come è comprensibile le autorità ucraine non si affrettano a confermare o smentire questo tipo di notizie per non fornire alle forze russe informazioni sul fatto che abbiano colpito o meno i loro obiettivi. 
Intanto è giunta notizia che la città di Oleshki nell'Oblast di Kherson è stata presa dalle forze russe. Lo ha detto lo stesso sindaco, Yevhen Ryschuk, che ha spiegato come gli occupanti abbiano sostituito la bandiera ucraina con quella russa sull'edificio dell'amministrazione cittadina. Oleshki ha una popolazione di circa 25 mila persone.
"Abbiamo già resistito 50 giorni, anche se gli occupanti ce ne hanno dati al massimo cinque. E invece sono stati costretti a fare i conti con la realtà". Così nel suo consueto messaggio video - oggi un vero atto d'accusa a Mosca - il presidente Volodymir Zelensky che ha aggiunto "la Russia non ha iniziato la guerra contro l'Ucraina il 24 febbraio: le truppe russe sono venute da noi nel 2014. Hanno catturato la nostra Crimea. L'hanno trasformata in una grande base militare. Hanno reso il Mar Nero e il Mar d'Azov due dei mari più pericolosi del pianeta. Hanno iniziato una guerra terribile e cinica nel nostro Donbas." 
Non è mancato un riferimento (indiretto ma chiaro) all'affondamento della "Moskva" quando Zelensky ha reso omaggio alle truppe e ai cittadini ucraini che stanno respingendo il nemico e hanno dimostrato, tra le altre cose, come l'aviazione russa sia senza difese e come le navi russe possano "andare a fondo."
Prima della pubblicazione del video, Zelensky aveva parlato al telefono con Emmanuel Macron. Nei giorni scorsi, il capo di stato ucraino aveva criticato il presidente francese che si era rifiutato di usare la parola "genocidio" per descrivere le azioni delle forze russe contro la popolazione civile come invece aveva fatto Biden. Nella telefonata Macron ha ribadito che la Francia è al fianco di Kiev per porre fine al conflitto e, riferendosi alla questione della parola "genocidio", ha spiegato: questi termini devono essere lasciati alla giustizia e agli investigatori, non ai politici. Da parte sua Zelensky - ha fatto sapere la presidenza francese - ha "ringraziato Parigi per le consegne di armi già effettuate, il cui valore ammonta a 100 milioni di euro" e poi su Twitter ha scritto: apprezziamo il forte supporto della Francia. Pace fatta dunque, almeno tra Zelensky e Macron.

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