Ucraina, 20 Mar 2022 - Migliaia di persone fuggite dalle bombe di Mariupol nelle zone periferiche occupate dai russi stanno morendo di fame. Lo riferisce, secondo quanto riporta Kyiv Independent, Pavlo Kyrylenko, capo dell'amministrazione militare-civile di Donetsk. "Questo è un crimine contro l'umanità - ha detto - chiediamo che vengano seguite le regole di guerra e di fornire acqua e cibo ai civili, nonché di consentire loro di lasciare la zona dove si combatte".
Ma è proprio su Mariupol, quasi completamente distrutta e ancora bersagliata dall'artiglieria russa anche in queste ore, che si concentrano attenzioni e preoccupazioni.
C'è un gruppo di diciannove bambini, la maggior parte orfani, rimasti intrappolati in condizioni terribili a Mariupol, la città portuale ucraina, assediata da giorni dalle truppe russe e ormai stremata dalla mancanza di cibo, acqua e luce elettrica. Sono un gruppo di ragazzini, tra i quattro e i 17 anni, che era stato inviato in una clinica specializzata in malattie polmonari prima che cominciasse l'invasione. Il gruppo è rimasto isolato a causa dei combattimenti che infuriano in città. Alexei Voloshchuk, un testimone che è riuscito a fuggire, ha raccontato che i bambini sono in "enorme pericolo": si sono ridotti a vivere in scantinati gelati, con i razzi che piovono nei dintorni, non si lavano da due settimane. "Una delle bimbe, che non avrà più di 8 anni, mi ha mostrato una piaga in viso: ha detto che è per il freddo", ha raccontato Voloshchuk, che è riuscito a fuggire a Zaporizhzhia. Con loro sono rimasti, come degli eroi, un medico, un cuoco e due infermiere.
La guerra in Ucraina sta creando un fiume di sfollati e rifugiati, che rischiano di finire vittime di tratta degli esseri umani o sfruttamento, soprattutto nel caso di minori: l'allarme arriva dal direttore regionale dell'Unicef per l'Europa e l'Asia Centrale, Afshan Khan. Sono circa 1,5 milioni i bambini fuggiti dall'Ucraina nelle tre settimane successive all'invasione della Russia. L'agenzia delle Nazioni Unite ha chiesto garanzie più forti, come lo screening dei minori ai valichi di frontiera in modo da garantire che non vengano messi a rischio se viaggiano da soli o sono separati dai familiari. Secondo l'Unicef, dall'inizio dell'invasione, il 24 febbraio, fino a giovedì, sono stati identificati più di 500 bambini non accompagnati che attraversavano l'Ucraina verso la Romania; e il numero effettivo di bambini separati dai loro familiari è probabilmente molto più alto.
Intanto oltre 6.600 persone sono state evacuate dalle zone più a rischio dell'Ucraina nella giornata di oggi. Lo riporta sul proprio sito il “Kyiv Independent”. Circa 4.128 persone, tra cui più di 1.100 bambini, sono state evacuate da Mariupol a Zaporizhia. Quasi 1.820 sono state evacuate dall'Oblast di Kiev. In totale, otto dei 10 corridoi umanitari previsti hanno funzionato.












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