Cagliari, 5 Mar 2022 - "Sappiamo che questo conflitto è lontano dalla fine. E siamo pronti a nuove severe sanzioni, se Putin non ferma e inverte la rotta della guerra che ha scatenato". Lo ha affermato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, in una dichiarazione alla stampa congiunta con il segretario di Stato Usa Antony Blinken, che ha incontrato a Bruxelles, a margine delle riunioni della Nato e del Consiglio Esteri dell'Ue a cui Blinken è intervenuto. "La visita in Europa di Blinken illustra quanto vicine siano le relazioni fra Usa ed Europa nella risposta all'aggressione russa all'Ucraina: abbiamo deciso e dispiegato sanzioni in tempo record, sanzioni che mostrano la determinazione di fermare la guerra di Putin", ha detto von der Leyen.
"La stabilità dell’Europa è in bilico e la pace è stata messa in pericolo dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia", ha detto Blinken, in una conferenza stampa a Bruxelles dopo il Consiglio Esteri straordinario.
I Paesi del G7 "continueranno ad imporre ulteriori, severe sanzioni in risposta all'aggressione russa" che è stata "facilitata dal regime di Lukashenko in Bielorussia". Lo si legge in una nota del G7, che promette anche di "contrastare la campagna di disinformazione" di Mosca.
Quello russo "non è solo un attacco all'Ucraina, ma alla sicurezza dell'Europa, alla pace e alla stabilità globali". Lo ha detto Joe Biden ricevendo nello studio ovale il presidente finlandese Sauli Niinistö. "La Finlandia è un partner cruciale per gli Stati Uniti, un forte partner per la difesa e per la Nato, specialmente nel rafforzare e garantire la sicurezza nel mar Baltico", ha aggiunto, ribadendo il suo impegno ad aiutare Kiev a difendersi e ad ottenere aiuti umanitari.
"Non tacete, scendete in piazza e sostenete l'Ucraina", perché "se l'Ucraina non sopravvivrà, l'intera Europa non sopravvivrà". Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky in un videomessaggio trasmesso questa sera sugli schermi nelle piazze di città europee dove si sono svolte manifestazioni contro l'invasione russa, tra cui Francoforte, Praga, Lione, Tbilisi, Vienna, Bratislava e Vilnius. "Sostieni l'Ucraina - ha detto Zelensky, citato dall'agenzia Unian -. Sostieni la nostra libertà, perché questa è una vittoria non solo sull'esercito russo, questa è una vittoria della luce sulle tenebre, del bene sul male". "Tutti voi oggi siete ucraini", ha aggiunto.
L'Ue potrebbe "ampliare il numero di banche russe" che verranno escluse dal sistema di messaggistica Swift. "Abbiamo proposto di studiare altre banche: vediamo". Lo dice l'Alto Rappresentante Ue Josep Borrell, in conferenza stampa a Bruxelles. Certo, osserva, è sempre possibile "aggravare" le sanzioni, ma quelle già decise vanno "attuate" e hanno già fatto danni notevoli all'economia russa: "Oggi la Russia ha già fatto default su alcuni bond: è un importante risultato, in soli tre giorni". E le sanzioni Ue, precisa, "non mirano ad un cambio di regime", ma "ad indebolire l'economia russa. Non abbiamo il potere di fermare la guerra domani, ma possiamo indebolire molto l'economia russa", dice ancora. "L'isolamento internazionale e l'indebolimento economico hanno conseguenze", ma "non immediate. E' quello che possiamo fare", anche perché, ricorda, istituire una no fly zone sull'Ucraina vorrebbe dire essere pronti ad abbattere aerei russi e non è, in ogni caso, un compito che spetterebbe all'Ue. Zelensky, in seguito, ha criticato la posizione occidentale di contrarietà alla no fly zone.
Al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite l'ambasciatore russo all'Onu Vasily Nebenzya, intervenendo alla seduta straordinaria del Consiglio di sicurezza, sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia ha detto che è "pienamente operativa" e "non c'è nessuna minaccia di rilascio di materiale radioattivo".
"L'incontro di oggi è un altro tentativo delle autorità di Kiev di accendere una falsa isteria su ciò che sta accadendo in Ucraina e sono assistiti in questo dai loro sostenitori occidentali. Oggi abbiamo ancora una volta sentito bugie su come le truppe russe hanno attaccato queste centrali nucleari. Tutto questo fa parte di una campagna senza precedenti di bugie e disinformazione contro la Russia".
L'avanzata della colonna lunga decine di chilometri di mezzi russi verso Kiev è stata bloccata da "attacchi diretti" delle forze di resistenza ucraine ma anche dal fatto che queste hanno fatto saltare un ponte. Lo dicono fonti del Pentagono che anche oggi, nono giorno dell'invasione russa, ribadiscono che dallo scorso weekend il convoglio non è avanzato in modo sensibile verso la capitale ucraina. "Certamente crediamo che il fatto che gli ucraini abbiano fatto saltare quel ponte abbiano avuto assolutamente un effetto nel bloccare e tagliare i movimenti di quel convoglio", spiegano le fonti militari americane, riporta la Cnn.
Sempre le fonti del Pentagono affermano che le forze russe sono ancora a 25 chilometri a nord dal centro di Kiev, mentre si trovano ad una decina dal centro di Chernihiv e Kharkiv. Riguardo poi l'avanzata a sud, gli americani non contestano la presa di Kherson, rivendicata dai russi, anche se non hanno modo di verificarle indipendentemente. Mentre sottolineando che si combatte ancora intorno a Mykolaiv e Mariupol. "Osserviamo che le forze russe continuano ad avanzare su Mariupol - dicono le fonti - ma non crediamo che siano ancora entrati, ci sono ovviamente bombardamenti".
Sulla situazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia, le fonti, secondo quanto riporta la Cnn, spiegano che "non siamo in posizioni di confutare le affermazioni russe secondo cui ne avrebbero il controllo. Ma non sappiamo esattamente questo cosa significhi e una cosa che ci preoccupa profondamente è che non sappiamo quali siano le loro intenzioni a breve termine. Veramente questo è fonte di grande preoccupazione", ribadiscono.
Il presidente russo Vladimir Putin nella telefonata con il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha affermato: "La Russia è aperta al dialogo con la parte ucraina, così come con tutti coloro che vogliono la pace in Ucraina. Ma a condizione che tutte le richieste russe siano soddisfatte". In Ucraina, sostiene, "stiamo assistendo sempre più alla comparsa di mercenari da Paesi terzi, tra cui Albania e Croazia, militanti del Kosovo e persino jihadisti con esperienza di operazioni militari in Siria".
Putin ha espresso la "speranza" che Kiev "sia ragionevole" nel terzo round dei negoziati. Il leader del Cremlino ha poi detto: "Nel corso della sua operazione speciale, l'esercito russo sta adottando tutte le misure possibili per salvare la vita dei civili e le notizie di presunti bombardamenti di Kiev e di altre grandi città sono grossolani falsi di propaganda".
Stando a quanto riferisce il portavoce del governo tedesco Steffen Hebestreit, rilanciato dal Deutsche Welle, il capo dell'esecutivo di Berlino ha esortato Putin a "cessare immediatamente tutte le ostilità" in Ucraina e "a consentire l'accesso umanitario alle aree" colpite dal conflitto. Secondo l'agenzia russa Ria Novosti il presidente russo, dal canto suo, ha chiesto a Scholz di fare pressione su Kiev affinché permetta a "circa 6mila studenti stranieri bloccati in Ucraina" di lasciare il Paese. A detta del capo del Cremlino questi individui rischiano di essere impiegati come "scudi umani" dai vari "gruppi radicali di estrema destra" che parteciperebbero al conflitto dal lato ucraino. Putin, sempre stando a quanto riferisce l'agenzia russa, ha più volte fatto riferimento a queste organizzazioni paramilitari "neonaziste" sottolineando che l'Occidente ne starebbe "ignorando i crimini".
L'accesso ai siti web della Bbc e di altri broadcaster tra i quali Deutsche Welle, Meduza e Radio Liberty è stato limitato in Russia. Lo scrive il sito della Bbc, spiegando che il Parlamento russo ha approvato una legge che rende reato la diffusione di informazioni "false" sulle forze armate. Il Cremlino si oppone alla parola "guerra" vuole che il conflitto Russia-Ucraina venga definito "operazione militare speciale".
Il direttore generale della BBC Tim Davie ha annunciato che il lavoro di tutti i giornalisti e dipendenti della Bbc in Russia è sospeso, a causa della legge approvata oggi: "La legge sembra criminalizzare il processo del giornalismo indipendente. Non abbiamo altra scelta se non quella di sospendere temporaneamente il lavoro di tutti i giornalisti di Bbc News e lo staff di supporto in Russia mentre verifichiamo tutte le implicazioni di questo sviluppo indesiderato. Il servizio in russo continuerà ad essere assicurato dall'esterno della Russia", ha detto Davie.
La sospensione temporanea è stata poi seguita da Cnn, Bloomberg News e dalla Cbc, la tv pubblica canadese.
Ma non sono solo le testate straniere, cui accedono però moltissimi cittadini russi alla ricerca di informazioni sul conflitto, a pagare le conseguenze di questa censura. Ieri una delle ultime testate giornalistiche indipendenti della Russia, TV Rain, ha interrotto le trasmissioni dopo essere stata sottoposta a pressioni in seguito alla copertura informativa che aveva fatto dell'invasione. L
Le trasmissioni della radio Echo di Mosca sono state sospese martedì, giovedì è stata completamente chiusa dal suo consiglio di amministrazione e oggi è stato riferito dall'agenzia russa Interfax che il contratto di locazione degli uffici è stato risolto e il suo sito Web disabilitato. Ekaterina Schulman, una politologa che stava presentando un programma quando le trasmissioni sono state interrotte, ha dichiarato alla Bbc: "Le persone come me potrebbero trovarsi senza un posto dove lavorare. Molto presto non ci saranno più organi di informazione, aule o altre piattaforme in cui possiamo parlare con il pubblico".
"Ogni deviazione dalla narrazione ufficiale su questa guerra è ora punibile con il carcere", ha detto alla Bbc Mikhail Fishman, giornalista e commentatore indipendente che ha recentemente lasciato la Russia. "Tutti quelli che conosco nel giornalismo indipendente russo hanno già lasciato il Paese o stanno cercando disperatamente di farlo ora", ha aggiunto. Il quotidiano russo Novaya Gazeta ha twittato venerdì (in russo) che stava rimuovendo materiale sul conflitto, a causa della minaccia di perseguire i giornalisti e altri cittadini che diffondono informazioni che si scostano dai comunicati stampa del ministero della Difesa di Mosca. La testata è diretta da Dmitry Muratov, vincitore del Premio Nobel per la Pace nel 2021, insieme a Maria Ressa delle Filippine, per gli sforzi volti a salvaguardare la libertà di espressione.
Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky, in un tweet, afferma di aver parlato con il Presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen e di averla "informata sul terrorismo nucleare dell'aggressore. Prevenire è il nostro compito comune. Discussione sul rafforzamento delle sanzioni contro la Russia. All'ordine del giorno c'era anche la questione dell'adesione di all'UE". "Abbiamo discusso di rafforzare le sanzioni contro la Russia - ha aggiunto - e della questione dell'ingresso dell'Ucraina nella Ue".
"Ciò che ha fatto l'Ue nell'arco di un paio di settimane è semplicemente notevole. La velocità con cui ha reagito, le azioni che preso sulle sanzioni a supporto dell'Ucraina, penso che sia - non è un'esagerazione - qualcosa di storico". Lo ha detto il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, al suo arrivo al Consiglio Affari esteri Ue straordinario a Bruxelles.
"Se permettiamo che i principi "di pace e sicurezza "siano sfidati come Putin sta facendo ora impunemente, ciò aprirebbe un vaso di Pandora di problemi non solo per noi ma per il mondo intero". Così il segretario di Stato. "Questa è un'aggressione, una sfida, una minaccia rilevante per il mondo intero, perché, oltre alle vite di molti uomini e bambini, quello che è a rischio sono i principi fondamentali che abbiamo stabilito insieme dopo due guerre mondiali", ha aggiunto.
"La riunione con i miei colleghi, ministri degli Esteri della Nato, è stata essenziale, proseguiamo le consultazione con i nostri Alleati e partner europei sulla guerra della Russia contro l'Ucraina. Siamo uniti nella risposta all'aggressione della Russia e restiamo uniti all'Ucraina".
Il terzo round dei colloqui tra Russia e Ucraina, annunciato per l'inizio della prossima settimana, potrebbe essere anticipato. Vladimir Putin ha informato il cancelliere Olaf Scholz che Russia e Ucraina terrebbero il terzo round di colloqui nel weekend. Lo riferisce il portavoce del governo tedesco in una nota, dopo la telefonata fra il cancelliere e il presidente russo.
I paesi occidentali devono approvare la creazione di un tribunale speciale per punire Vladimir Putin per la sua invasione dell'Ucraina. Lo ha affermato il ministro degli Esteri ucraino, stando a Politico.eu. Parlando a un evento online tenuto oggi dal think tank di politica estera di Chatham House, il ministro Dmytro Kuleba ha affermato che la Russia ha commesso un "crimine di aggressione" contro l'Ucraina e alla fine sarà "ritenuta responsabile delle sue azioni".
"Lo scopo di questa iniziativa non è sostituire la Corte penale internazionale o qualsiasi altra giurisdizione, ma colmare il vuoto esistente nel diritto internazionale e utilizzare l'esperienza della comunità internazionale e del diritto internazionale a beneficio delle persone e dell'ordine mondiale", ha detto. Gli esperti di diritto internazionale sostengono che è necessario un nuovo tribunale perché la Cpi ha giurisdizione solo su tre crimini - crimini di guerra, crimini contro l'umanità e genocidio - ma non sui cosiddetti crimini di aggressione nel caso della Russia, precisa Politico.eu. Questo perché Mosca non ha sottoscritto uno statuto specifico della Cpi in base al quale i paesi si impegnano a non commettere tali crimini. "Il ricorso alla guerra in Ucraina equivale a un crimine di aggressione", ha affermato Philippe Sands, professore di diritto all'University College di Londra.
Continua senza tregua l'operazione militare in Ucraina. La centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa, è stata bombardata nella notte. Intorno all'una sono comparse su Telegram le prime immagini che mostravano lampi di esplosioni intorno al complesso. Tre i militari ucraini che hanno perso la vita e due quelli rimasti feriti durante l'attacco russo alla centrale, come rende noto la compagnia di Stato che gestisce gli impianti nucleari citata dall'Associated Press.
Cominciano a circolare sui social media video di piccoli danneggiamenti nella centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa, a seguito dei bombardamenti e degli scontri della scorsa notte, dopo i quali le forze di Mosca hanno preso il controllo dell'impianto. Le immagini, sulla cui autenticità non ci sono al momento conferme ufficiali, mostrano in particolare alcuni fori che sembrano causati da proiettili d'artiglieria in una parte della struttura vicina al reattore numero 2.
Non c'è stato rilascio di materiale radioattivo secondo il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) Rafael Grossi, che sottolinea che "tutti e sei i sistemi di sicurezza non sono stati colpiti. Di tutte le unità, una sola sta operando al 60% delle sue capacità - ha proseguito - spiegando che l'operatore e il regolatore ci dicono che la situazione continua ad essere estremamente tesa a causa delle circostanze". Le forze russe hanno annunciato di avere preso il controllo della centrale. La centrale si trova sulla linea del fronte nel sud dell'Ucraina, nella località di Enerhodar, vicino all'estuario del fiume Dnepr, a nord-ovest della Crimea, a metà strada circa fra la città assediata di Mariupol e quella occupata dai russi di Kherson.
Al momento gli operai all'interno della centrale nucleare di Zaporizhzhia, "stanno lavorando sotto la minaccia delle armi". Lo riferisce la Cnn che cita Petro Kotin, il capo di Energoatom, l'azienda di Stato ucraina che si occupa della gestione delle quattro centrali nucleari sul territorio. Kotin ha detto che le forze russe "sono entrate nell'area della centrale nucleare, hanno preso il controllo del personale e la gestione dell'impianto. Al personale è stato dato il permesso di entrare nella centrale per lavorare".
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky "ha lasciato l'Ucraina ed è andato in Polonia". Lo sostiene il presidente della Duma russa Vyacheslav Volodin sul suo canale Telegram, secondo quanto riferisce la Tass. Kiev smentisce Mosca: "Gli occupanti hanno diffuso un altro falso, dicendo che il presidente Volodymyr Zelensky ha lasciato il Paese. Non è vero, il presidente è Kiev con la sua gente". Lo scrive sul proprio canale Telegram la 'Rada', il canale televisivo ufficiale del parlamento ucraino.
Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha denunciato casi di donne violentate nei territori occupati dall'esercito russo. "Quando i soldati stuprano le donne nei territori occupati, e abbiamo diversi casi - ha detto al canale televisivo N1 -, quando i soldati russi abusano delle donne nelle città ucraina, è chiaramente difficile parlare dell'efficacia della legge internazionale".
Il presidente del consiglio regionale di Kharkiv ha fatto sapere che "ieri abbiamo contato più di 2.000 morti, oltre 100 bambini. Possiamo calcolare morti e feriti a centinaia ogni ora". Lo ha detto in video collegamento con il Summit delle regioni in corso a Marsiglia. "Il villaggio di Iakevo nella ragione di Kharkiv è stato distrutto, ci sono molti morti in quest'area", ha spiegato. "In questo momento sto organizzando il lavoro del centro di coordinamento creato nel nostro centro regionale - ha raccontato -. Ci occupiamo di tutti i profughi dell'area di Kharkiv, stiamo organizzando le consegne di medicinali e cibo".
La situazione nelle città occupate dai russi sta peggiorando e la popolazione sta subendo violenze da parte delle truppe russe. È la denuncia un abitante della cittadina di Kherson nel sud dell'Ucraina raccolta dalla Cnn. "Non possiamo uscire", racconta, spiegando che "gli uomini vengono sequestrati e portati via". L'emittente americana spiega di aver potuto vedere un video di un cittadino in cui si vede un convoglio di auto civili accompagnato da alcuni veicoli militari russi mentre arrivavano a Kherson mercoledì notte. "Ieri 50 autobus dalla Crimea sono passati di qui e si sono stabiliti nella sede dell'amministrazione locale", ha spiegato il cittadino, anche se la Cnn precisa di non aver potuto verificare se le auto venissero dalla Crimea. Nel suo racconto, l'abitante di Kherson riferisce che anche la tv ucraina non è più visibile, mentre vengono trasmessi i canali tv russi, che mostrano la situazione nella città calma ei bambini che vanno a scuola. Anche la rete telefonica mobile, spiega l'abitante, è stata interrotta.
Gli abitanti di Melitopol, città nel sud dell'Ucraina, sono scesi di nuovo in piazza per protestare contro le forze russe che controllano la città. In un video diffuso sui social si vedono decine di persone sfilare per le vie della città sventolando bandiere ucraine. Anche ieri i residenti della città avevano sfidato gli occupanti e si erano uditi spari al corteo.
Nella nota del governo italiano si legge: "Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, condanna l'attacco scellerato da parte della Russia alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Un attacco contro la sicurezza di tutti. L'Unione Europea deve continuare a reagire unita e con la massima fermezza, insieme agli alleati, per sostenere l'Ucraina e proteggere i cittadini europei".
Una ferma condanna è arrivata anche dal segretario generale della NATO Jens Stoltenberg: "Bombardamenti irresponsabili. L'attacco a una centrale nucleare dimostra la natura irresponsabile di questa guerra e la necessità di porvi fine".
Attaccare una centrale nucleare costituisce un crimine di guerra, twitta l'ambasciata Usa a Kiev dopo il blitz russo contro l'impianto ucraino di Zaporizhzhia. "È un crimine di guerra attaccare una centrale nucleare. Il bombardamento da parte di Putin della più grande centrale nucleare europea porta il suo regno del terrore un passo più avanti", si legge nel tweet.
Su quanto accaduto questa notte si è espresso anche l'Alto rappresentante Ue per la politica estera dell'Unione, Josep Borrell, che su Twitter ha scritto: "Gli attacchi russi nelle immediate vicinanze delle centrali nucleari ucraine possono avere conseguenze catastrofiche. Devono fermarsi immediatamente. I bombardamenti e il conseguente incendio alla centrale di Zaporizhzhya possono mettere in pericolo l'intera Europa. Chiediamo il sostegno per una riunione d'emergenza del Consiglio di Sicurezza dell'Onu”.












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